SPECIALE PIANO SOSTA REDAZIONALE
LE BARRICATE SULLE REGOLE DEI REFERENDUM Brutta cosa la politica, davvero capace di trasformare le persone con quel pizzico di potere che porta un senso di onnipotenza in chi -pro tempore- lo detiene. E qui scatta il paradosso della politica. Ma lui si oppose. Questa domanda di Giovanni Malpezzi cittadino, va ora rivolta a Giovanni Malpezzi sindaco. Tutta la città fece quadrato per aiutare e soccorrere Giovanni Malpezzi -questo sito in prima linea- durante la sua difesa della democrazia durante le primarie. Ma davvero la politica ha poi trasformato a tal punto una persona facendolo diventare un "paladino del cavillo" pur di non sentire il parere di una città che lo ha davvero amato? No, non possiamo davvero credere che sia diventato questo Giovanni Malpezzi e siamo invece sicuri che lunedì sera in Consiglio Comunale tornerà ad essere la persona sana e genuina delle origini: sarà lui il primo non solo a smettere di fare le barricate, ma anzi chiederà alla sua maggioranza di indire autonomamente il referendum, lasciando che Faenza e i faentini decidano liberamente sulle sorti del proprio Centro Storico. FaenzaNet Il Comitato per il No al Piano Sosta ci racconta le prime verità Il Comitato per il No al Piano Sosta dopo nemmeno una settimana di vita si è messo subito all'opera. Intanto ha aperto un INTERESSANTISSIMO BLOG (nopianososta.blogspot.it) ed un account twitter (@ nopianosostafae). Nel sito i promotori sono partiti subito con un'indagine e spunti molto attenti, veramente da leggere in un fiato, coi quali demoliscono pietra su pietra lo studio che ha condotto al Piano Sosta. Ad esempio segnalano come i dati assunti dal Comune siano intanto decisamente incompleti poichè: Il finale è ben riassunto in questa loro considerazione: "E' chiaro che il Comune ha una insaziabile fame di soldi e non gli basta l'IMU che busserà a giorni alle porte di molti cittadini. In un periodo storico in cui la crisi morde e incide su tutti i bilanci familiari, sceglie la strada più semplice, cioè tassare ulteriormente i cittadini, invece di comportarsi come le aziende che in questo periodo cercano di diminuire i costi e aumentare la produttività." Piano Sosta, costituito il Comitato per il Referendum
Ieri sera sala delle Associazioni davvero piena di faentini arrabbiati contro il progetto dell'amministrazine cittadina di istituire un nuovo piano sosta, una sorta di moderna gabella per chi vuole parcheggiare in centro storico. Nel corso della serata è stato formato il Comitato per il Referendum costituito da 11 persone, commercianti e residenti in centro, nessun politico. A presiederlo è stato eletto Francesco Bagnoli -residente- che ha conquistato la platea con le proprie argomentazioni; oltre a lui altri 10 faentini tra cui notissimi commercianti (Maggiorino Bigini, Maria Rosa Melandri, Andrea Burini, Alessandro Fiori, Arianna Cicognani, ecc.). Primo atto del Comitato sarà una richiesta di incontro con Sindaco, poi presenza al Consiglio Comunale del 17 dicembre dove dovrebbe essere discussa una mozione che richiede l'immediato stop di tutti gli atti amministrativi legati al Piano Sosta fino allo svolgimento del Referendum, soprattutto sospensione del bando di gara per l'appalto dei costosissimi meccanismi di pagamento della sosta. Insomma parte una interessantissima sfida dalla società civile al Piano Sosta, progetto che ucciderebbe il Centro Storico esattamente come già accaduto a Forlì ed Imola. Seguiremo passo passo ogni novità in tal senso e vi terremo informati. "Facciamo il referendum sul piano sosta insieme alle Politiche" REFERENDUM: LA GIUNTA E LE SUE PAURE - Al termine della combattuta riunione di commissione consiliare 1^ di mercoledì 12.12.2012, esprimo tutto il mio rammarico e il mio disappunto per la straordinaria arroganza, figlia della paura che questa Amministrazione e la sua maggioranza hanno dell'espressione referendaria. Oltre ad un quorum altissimo (circa il 30%) che la maggioranza vuole imporre per un referendum - si badi bene - esclusivamente consultivo è arrivata, inaspettata e credo inusitata, la proposta di non scrutinare le schede nell'eventualità che non si raggiunga questo quorum altissimo. A volte la paura del libero giudizio dei cittadini può giocare brutti scherzi: io considero illegittimo ed offensivo per i cittadini elettori se il parere di 13/14.000 cittadini non viene neanche preso in considerazione perché le schede non vengono aperte. Non sta a me dare lezioni di democrazia a nessuno, ma ritengo che questo emendamento sia figlio di una cultura veterocomunista inaspettata da un “prode renziano” come Malpezzi, alfiere a suo dire del rinnovamento e della partecipazione. La battaglia proseguirà in Consiglio Comunale per dare voce ai cittadini che hanno tutto il loro diritto di esprimere il loro dissenso verso i provvedimenti presi dall'Amministrazione Comunale, oggi il piano sosta, domani può essere qualsiasi altro. Questa Amministrazione tenta di annullare l'istituto referendario in quanto debole ed insicura delle proprie scelto ed io pubblicamente li sfido, come da statuto (art. 36 - comma 3), a promulgare direttamente dal Consiglio Comunale il referendum sul piano sosta, da tenersi in concomitanza con le elezioni politiche prossime, considerato che ciò è possibile e previsto dalla legge. Questa Amministrazione sta costruendo l'ennesima figuraccia nei confronti dei cittadini dopo le varie disavventure avute nelle nomine negli enti, solo per citare gli episodi più recenti. Oggi non è tanto una battaglia riferita esclusivamente al piano sosta, è una battaglia per i diritti alla libera espressione che qualcuno artatamente vuole negare. Sul regolamento per il referendum la 'casta' fa quadrato In Commissione 1^ che deve decidere sul regolamento del referendum sul Piano Sosta, barricate del Pd e Insieme per Cambiare che con emendamenti per lo svolgimento delle consultazioni, blindano ancora di più' il testo in modo da non poter svolgere il referendum consultivo sul Piano Sosta. Raffaella Ridolfi: "Sintomo indiscutibile di una maggioranza terrorizzata dal poter perdere un referendum sul piano sosta". NON vogliono assolutamente che la città si esprima sull'ennesima gabella. Ieri sera in Comune clamoroso evento mai successo: quasi tutti i membri della Commissione 1^, sia di maggioranza che di opposizione, hanno abbandonato l'aula quando si è presentato il Sindaco in persona imponendo nuovi emendamenti con cui non solo riuscirebbe di fatto a non far svolgere il referendum sul proprio contestatissimo progetto, ma addirittura renderebbe impraticabile la forma stessa del referendum. Ragioni improponibili giacchè si tratterebbe di un referendum consultivo.
La "porcata" del Regolamento E' vergognoso il modo con cui utilizzando ogni mezzo, l'amministrazione comunale tenta davvero di "tirare dritto" col piano sosta sulla testa dei faentini. Come si legge oggi sul quotidiano "La Voce", la bozza del Regolamento presentato dai funzionari dell'AC renderebbe di fatto irrealizzabile un referendum con cui ascoltare i cittadini sul tema. Questo perchè l'art.1 della bozza prevederebbe: "Può essere proposto referendum consultivo su materie di interesse generale per la comunità locale, inerenti le scelte dell'amministrazione che riguardano la vita della città e il suo sviluppo, anche in relazione a procedimenti amministrativi in corso che non siano conclusi con atti esecutivi alla data di presentazione dell'istanza." Siccome la Giunta ha già reso esecutivo il Piano -che però deve ancora diventare del tutto operativo tanto che nemmeno gli appalti sono stati assegnati- non sarebbe più lecito ascoltare i cittadini. Una furbata insomma per non ascoltare il vostro parere e farvi liberamente decidere se volete o no il piano sosta. Insomma la Casta sta facendo davvero le barricate per difendere la gabella con cui vuole asfissiare il centro storico. Presentato il regolamento, ora il voto in commissione Ed oggi stesso ci ha scritto il Presedente del Consiglio Comunale per segnalare che già nella serata di ieri è stato concluso il lavoro dei funzionari comunali con la consegna della bozza di regolamento. Ora discussione in commissione, poi voto in consiglio. Composizione della 1^ Commissione "Affari Generali" (nelle foto, nell'ordine) Piano sosta, entro domani il regolamento per il referendum
Scade domani, giovedì 15 novembre, il termine che il presidente del Consiglio Comunale De Tollis ha assegnato ai "tecnici" per la presentazione del regolamento relativo allo svolgimento dei referendum comunali, secondo quianto comunicato nell'aposita commissione. Le questioni da regolamentare riguardano quorum, partecipazione, modalità di presentazione.
Presentato il regolamento, ora il voto in commissione Ed oggi stesso ci ha scritto il Presedente del Consiglio Comunale per segnalare che già nella serata di ieri è stato concluso il lavoro dei funzionari comunali con la consegna della bozza di regolamento. Ora discussione in commissione, poi voto in consiglio. Il 28 novembre è in programma la riunione della Commissione ed è auspicabile che su questo documento -prettamente tecnico- deliberasse nella medesima seduta onde non far trascorrere ulteriore tempo. Composizione della 1^ Commissione "Affari Generali" (nelle foto, nell'ordine) Piano sosta, entro domani il regolamento per il referendum
Scade domani, giovedì 15 novembre, il termine che il presidente del Consiglio Comunale De Tollis ha assegnato ai "tecnici" per la presentazione del regolamento relativo allo svolgimento dei referendum comunali, secondo quianto comunicato nell'aposita commissione. Le questioni da regolamentare riguardano quorum, partecipazione, modalità di presentazione. A Modena sonora bocciatura del Piano Sosta A fare da cavie al Piano Sosta di Faenza sono i cittadini modenesi: nella città emiliana è stato redatto un piano sostanzialmente identico a quello faentino con tutto il centro storico a pagamento sia per residenti che per chi ci lavora od entra per acquisti. Da agosto è in vigore e da allora le lamentele sono totali; i commercianti hanno dovuto verificare sui propri conti cali a due cifre dei fatturati, ben superiori a quelli riscontrati dai loro colleghi che NON sono all'interno dell'area blu. Chi abita in centro è costretto a pagare un "canone" per parcheggiare, ma paradossalmente ha più difficoltà di prima a trovare un posto vicino a casa. In pratica solo costi, danni per molti e benefici per pochi. Non è forse il caso che Sindaco ed assessore Zivieri valutino un po' meglio i propri intendimenti alla luce delle tante considerazioni che giungono da tutte le parti? La Giunta non molla, sul Piano Sosta tira diritto In risposta ad un'interpellanza, l'Assessore Germano Savorani ha ieri ribadito con molta decisione -nero su bianco- che "questa Amministrazione è fortemente impegnata a darvi corso, nella convinzione che si tratti di un importante strumento per migliorare l'accessibilità del centro storico, anche a beneficio dei commercianti ivi insediati".Quindi in pratica -sunto di Savorani- cari commercianti del centro storico che non volete il Piano Sosta non avete capito nulla, avrete solo benefici dal progetto!!! P.S. "Assessore" si scriverebbe con 4 esse...
Appellandosi anche a presunte problematiche tecniche la mozione è stata respinta dal consiglio comunale che evidentemente non ne vuole sapere di un atto di democrazia diretta. Ora però potrebbe scattare la raccolta di firme in virtù di quanto espressamente previsto nello Statuto di Faenza, all'art.36 "L’iniziativa del referendum può essere presa dal consiglio comunale con deliberazione approvata a maggioranza dei consiglieri assegnati o dal comitato promotore del referendum mediante presentazione di almeno duemilaottocento firme autenticate nelle forme di legge." Lunedì sera il Consiglio Comunale decide sulla mozione riguardante il Referendum per il Piano Sosta
La Voce rivela chi è veramente che spinge a fondo per tassare tutte le auto che vengono in Centro Storico
"Il Sindaco il più accanito sponsor del Piano Sosta" L'articolo de "La Voce" del 25 luglio ci rivela chi sarebbe il vero padre del Piano Sosta, colui che spinge in ogni modo per metterlo in atto. Scrive il giornalista Francesco Zucchini: "Abbiamo scoperto, increduli, che il sindaco è il più accanito sponsor del progetto per mettere a pagamento la sosta in tutto il centro storico". Si comprendono quindi meglio, ad esempio, le parole della consigliere Berdondini: la professoressa con stile 'scolastico' ha parlato di "debito formativo" per il primo cittadino che dovrebbe ripensare all'opportunità di mettere in atto un piano che non era nel programma di governo e che per di più a Faenza solo una piccolissima minoranza tollera. Si comprendono meglio anche le parole della Zivieri che parlava di "scempio" riferendosi ad un Piano di cui quindi la paternità non era sua ma sarebbe soltanto e tutta del primo cittadino. Quanto mai azzeccata quindi una vignetta che creammo l'estate scorsa per sintetizzare. In pratica il piano ha il solo scopo di fare cassa; il problema è che le tasche dei faentini non possono ora sopportare un'altro balzello. "Piano Sosta, decideranno i faentini"
Per il momento ritirata la mozione per il referendum sul Piano Sosta
La consigliere Berdondini ha ritirato ("per il momento") la propria mozione con cui richiede di far svolgere un referendum consultivo sul Piano Sosta. L'obiettivo dichiarato in Consiglio Comunale è quello di dare tempo al Sindaco di correggere la situazione e, in caso il progetto dovesse proseguire immutato il proprio iter, a settembre sarebbe ripresentato.. Clamorose rivelazioni di Silvia Bandini sul piano sosta La Zivieri definiva uno "scempio" il progetto. E nessun vantaggio per i cittadini Nel suo blog Silvia Bandini espone clamore rivelazioni sul piano sosta che stasera dovrà essere ratificato dal consiglio comunale. Racconta infatti come l'Assessore Zivieri avesse dichiarato "davanti agli iscritti e ai tesserati aveva ribadito che mai tale “scempio” sarebbe avvenuto, altrimenti si sarebbe dimessa." Insomma il Piano Sosta è come la riforma elettorale di Calderoli: il ministro leghista definì il suo lavoro 'una porcata', qua a Faenza l'esponente di Giunta parlava di 'scempio'. Leggi le rivalazioni della ex-consigliere dimessasi xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx
Stasera in consiglio la mozione sul referendum: lasceranno decidere ai faentini? Ecco quello che potrebbe essere il compromesso: un referendum consultivo Stasera verrà discussa la mozione presentata da Claudia Berdondini riguardo allo svolgimento di un referendum consultivo riguardante il piano sosta. A lato (ingrandibile cliccandoci sopra) il testo dell'atto. Se invece la mozione non passa in Consiglio per il rferendum rimane solo la strada delle firme. Ne servono 2.800 (così dice lo Statuto articolo 36 ) per avviare la consultazione, una quantità molto alta ma non irraggiugibile dato la popolarità che l'argomento ha suscitato in città nonostante siamo in piena estate. IdV a pezzi: vogliono cacciare anche la Berdondini Le gerarchie del partito vogliono la testa della nuova consigliere Non c'è pace per l'IdV con lo scontro che continua tra eletti e rappresentanti. L'ultimo tassello è la notizia che la professoressa Claudia Berdondini starebbe per essere espulsa dal partito su richiesta del direttivo provinciale. Un IdV a cocci con da una parte le gerarchie del partito (Gabriele Rossi, Davide Zagonara e Claudia Zivieri) e dall'altra gli eletti (Silvia Bandini e Claudia Berdondini) E sono le motivazioni addotte per giustificare la richiesta di esplusione che sono una vera e propria medaglia che la professoressa Berdondini può affiggersi al petto: "la suddetta intende seguire una linea di azione personalistica non rispettosa delle scelte del partito nelle cui liste si è candidata". Siamo davvero a cose dell'altro mondo. Nel mezzo i faentini, che devono subire le volontà di pochi rinchiusi nelle stanzette dei partiti. Per i negozi del Centro Storico potrebbe essere il colpo di grazia
Così come Faenzanet ha platealmente preso le parti di chi non vuole -quantomeno ora- l'avvio del progetto, il Resto del Carlino sul 'Piano Sosta' ha legittimamente assunto invece una posizione diametralmente opposta, appoggiando totalmente l'idea di mettere tutto il centro storico con parcheggi a pagamento. Lunedì sera il consiglio decide: rimanderanno?
Lunedì sera è previsto il consiglio comunale che dovrà dare sostanzialmente il via al Piano Sosta. La città si esprime coralmente con un NO lanciato a larghissima maggioranza, vuoi per i problemi che creerebbe ai commercianti del centro storico, vuoi per la nuova imposta che si abbatterebbe specie su chi in centro vive o lavora. Ciò che è incredibile è che il nostro sondaggio ci dice come il 75% dei faentini sia contrario: ma in Consiglio Comunale la maggioranza di 18 membri (a parte la professoressa Berdondini, come scritto più sotto) viene evidentemente da un altro "pianeta statistico". Dovremmo infatti rilevare che almeno una dozzina di consiglieri siano perlomeno dubbiosi se non contrari, ma invece rischiamo di trovarci con 17 voti a favore del "Piano Sosta". Questa assurdità statistica ha solo 2 plausibili spiegazioni: Noi speriamo sempre di assistere ad un ripensamento. Si verifichi il parere dei faentini con un referendum consultivo e in base a quello si scelga. Oppure almeno si prenda atto del momento di profondissima crisi che anche Faenza sta attraversando e si rimandi il progetto. Il Pdl chiede di rimandare tutto
Ecco il comunicato del PDL, sotto il titolo de 'il Giornale' del 20/7 che si potrebbe adattare all'istituzione del Piano Sosta, nuova gabella faentina
Piano sosta, perchè non sentire cosa vogliono i faentini?
Una sacrosanta protesta è quella che è stata messa in atto dai negozianti del centro storico di Faenza i quali non vogliono assolutamente sia avviato il "Piano Sosta" proposto dalla Giunta Municipale. Il rendere il parcheggio a pagamento in tutta l'area entro le mura porterà un calo certo degli incassi per le attività ivi operanti, nonchè un'ulteriore nuova tassa per chi in centro abita. E la neo consigliere di maggioranza Claudia Berdondini, pur andando parzialmente contro la posizione del proprio partito IdV, chiede di operare un referendum consultivo che però il Sindaco non vuole far tenere. Faenzanet fece un sondaggio nell'agosto scorso, quando il piano era ancora un progetto e non un'incombente realtà come ora diventerà. I faentini risposero con una percentuale "bulgara": il 75% non voleva il piano sosta.
E ricordiamoci che il sondaggio fu fatto 11 mesi fa, quando ancora c'era Berlusconi premier, la crisi non era conclamata come adesso e le nuove tasse di Monti non erano nemmeno tra gli incubi notturni. Nonostante questo il progetto Piano Sosta a Faenza è andato avanti e la Giunta cocciutamente vuole metterlo in atto, nonostante DA TUTTE LE PARTI A FAENZA arrivino invocazioni quantomeno a rimandare almeno di qualche anno questa innovazione. L'Amministrazione, per dare una parvenza di condivisione al progetto, parla di progetto "dibattuto" nei quartieri e con i cittadini. Questa affermazione non è vera, al massimo si potrà dire che il progetto è stato 'spiegato' ai cittadini, ma se si fosse veramente dibattuto tutto il piano sarebbe stato immediatamente abortito. In Consiglio Comunale siamo poi al paradosso. E' entrata come Consigliere Comunale la professoressa Claudia Berdondini (diremmo l'unica della maggioranza abituata ad agire e pensare con la propria testa e non secondo i diktat del partito) la quale ha detto una cosa lapalissiana: "Il Piano Sosta NON era nel programma elettorale, facciamo un referendum per sentire se i faentini lo vogliono" Pensate che mentre la Berdondini fa questa affermazione di buon senso, l'Italia dei Valori (DA RAVENNA !!!) testimonia invece pieno appoggio al progetto, esempio clamoroso di come la vita dei cittadini si giochi non sul territorio ma nelle stanze dei partiti. Viene quindi da chiedersi perchè non si voglia ascoltare il pensiero dei faentini. Questo Piano Sosta è nei fatti una mezza rivoluzione; si faccia un referendum consultivo per sentire cosa davvero vogliono i cittadini! |