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Lettere


Seguo con interesse su giornali ed internet la sfida per le primarie tra De Tollis e Malpezzi. Ho letto che una contestazione di Malpezzi è stata rigettata dalla commissione di garanzia grazie al voto decisivo di Germano Savorani 
Vorrei però capire a quale titolo il sig. Savorani è membro della medesima commissione visto che lo Statuto del PD all'articolo 40 dice che <<L'incarico di componente di una delle Commissioni di garanzia è incompatibile con
l'appartenenza a qualunque altro organo del Partito Democratico.>> Risulta dal sito del PD che il Savorani sia coordinatore comprensoriale e per questo fa parte di diversi organi del partito (direzione provinciale, comunale, ecc.)
Come è possibile una ulteriore simile palese violazione dello statuto?

P**** F****

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Il Partito Democratico Faentino, forse indirizzato da qualcuno posto più in alto... chissà,....persevera in maniera quanto meno testarda, per non dire peggio, nel voler rappresentare in maniera monolitica il proprio appoggio al "CANDIDATO PRESCELTO" e,così facendo, rischia un clamoroso autogol!.
E chi scrive lo dice con la massima benevolenza essendo un elettore di centro-sinistra e senza voler indicare eventuali manchevolezze del suddetto candidato che non conosce.
La candidatura di Giovanni Malpezzi alle primarie può rappresentare un'occasione importantissima per la sua valenza democratica e per la modernizzazione  spesso tanto sbandierata, ma che, evidentemente, sembra  scontrarsi  con certe mentalità antiche e un pò ottuse di partito!
E, cioè, e qui vorrei essere chiaro, assolutamente lecito che anche una gran parte dei rappresentanti del PD Faentino si esprimano per l'uno invece che per l'altro candidato, ma quello che non va bene, prima delle primarie,  è voler indirizzare i propri elettori, cosa questa che molti elettori del PD a Faenza non hano preso molto bene!
Una delle ragioni di questo comportamento molto criticabile è anche, sicuramente, la  quasi assoluta certezza, da parte del PD faentino, che colui che uscirà vincente dalle primarie, sarà il prossimo Sindaco di Faenza, ma le imposizioni fatte sul proprio elettorato, certe elezioni a noi vicine del recente passato lo insegnano, possono portare ad inaspettate sorprese!

M**** M*****


COMUNICATO STAMPA

“LA COMPETIZIONE PER LE PRIMARIE NON DEVE INCRINARE LA COESIONE DEL CENTROSINISTRA FAENTINO”

Faenza, 27 novembre 2009. Il Partito Democratico di Faenza ha deciso, democraticamente nei suoi organi, con sole tre astensioni, di sostenere la candidatura di Luca de Tollis alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato a sindaco per le amministrative 2010. Lo sostiene coerentemente con tutte le sue forze, perché non si comprenderebbe un comportamento contrario. Lo sostiene all’interno di una competizione per le elezioni primarie del centrosinistra, per le quali sono stati costituiti due organi di garanzia, uno di natura organizzativa e uno di natura regolamentare. Organi ove sono pariteticamente rappresentati i sostenitori dei due candidati e che sono esterni al Partito Democratico, che non è arbitro ma concorrente nella competizione delle primarie. Il Partito Democratico è fortemente preoccupato dei toni che sta prendendo la campagna elettorale per le primarie, poiché le forze che sostengono i diversi concorrenti devono sapere che il giorno dopo le primarie sarà necessario ritrovare il terreno per unire tutto il centrosinistra, per affrontare poi la campagne elettorale vera, quella per le elezioni del Sindaco. Facciamo, come PD, quindi appello ai candidati perché non sia mai varcato il limite che renda più difficile la ricomposizione. Questa preoccupazione si estende anche ai contenuti della campagna del candidato Malpezzi, che sembrano mutuare molti degli argomenti strumentalmente usati in questi anni dal centrodestra faentino per attaccare le giunte De Giovanni e Casadio e le politiche territoriali economiche e sociali attuate nella regione Emilia Romagna e in provincia di Ravenna. Nessuno dentro al Partito Democratico si nasconde il fatto che ogni fase storica necessita di innovazione, ma l’innovazione necessaria anche a Faenza per fare sempre meglio non può prescindere da un giudizio complessivamente molto positivo sull’opera svolta fin qua dalla coalizione di centrosinistra e dalle giunte che essa ha espresso. In particolare, va assolutamente evitato che si torni indietro rispetto alla strada del pluralismo economico come fondamento di ogni politica di sviluppo, e rispetto alla strada dell’apertura della città verso l’intero territorio provinciale e regionale come elemento per promuovere l’innalzamento del rango di Faenza, che ha la sua forza nella rottura di ogni residua tentazione di isolamento e arroccamento. Le primarie possono essere, se gestite civilmente, una utile occasione di confronto delle idee per il futuro della città, ma non possono mai diventare il terreno su cui si tenti di consumare una rottura fra forze economiche e sociali e fra culture il cui incontro è stato il fondamento virtuoso dei successi e dei risultati del grande sviluppo della città di questi ultimi 15 anni. Chi lo facesse, si assumerebbe una grave responsabilità storica, rischiando di consegnare questa città alle forze più retrive e conservatrici. Per questa ragione, e solo per questa ragione, pur avendo i democratici faentini il massimo rispetto e la massima stima delle caratteristiche personali di tutti i candidati in campo, il Partito Democratico si batte e si batterà con tutte le sue forze e con la massima determinazione per evitare che dietro lo schermo delle primarie si produca un’operazione politica di tutt’altra natura.

PD FAENZA