I protagonisti delle comunali dicono la loro Vi proponiamo le dichiarazioni in forma integrale, senza tagli e/o censure, esattamente come ci pervengono dalla voce dei protagonisti alla nostra casella e-mail . 22/03/2010
A proposito di Sanità "Alcune azioni che rispondono con fatti concreti al bisogno di salute dei nostri cittadini. Nel PAL 2010-2012 (documento di programmazione sanitaria per i prossimi 3 anni) sono previsti 10,6 milioni di euro di investimenti per realizzare la nuova Corte dell’Ospedale di Faenza, e 2,1 milioni per i Nuclei di cure primarie su tutto il territorio provinciale. Savino Dalmonte Coordinatore PD Faenza Le dichiarazioni a ridosso delle prossime elezioni amministrative non bastano, i teatrini pubblicitari inventati ad arte, le inaugurazioni costruite al bisogno, non sono sufficienti a trasmettere ai Faentini la volontà di mantenere efficiente la nostra struttura ospedaliera. Malpezzi al seguito di Casadio alle pseudo inaugurazioni... ...Malpezzi alla presentazione del PAL durante la quale o non ha capito che il reparto di pediatria sarebbe stato ulteriormente de-potenziato o deliberatamente ha chiuso un occhio.... ....Malpezzi che in seguito alle pressioni del comitato a difesa della pediatria si rende conto di avere numerose lacune e chiede spiegazioni... ...Malpezzi in difficoltà... Forse è meglio affidarsi a persone competenti in grado di leggere e capire le indicazioni del PAL (come fa Minardi) per poter rappresentare cittadini e territorio in sede di confronto con la AUSL di Ravenna che per ripianare i propri bilanci razionalizza senza tener conto delle esigenze del territorio depotenziando il nostro ospedale. Vedo purtroppo Malpezzi in sinergia col suo predecessore Casadio che guarda caso non risponde alla mia interpellanza del 04 febbraio in cui chiedo spiegazioni in merito ad ulteriore impoverimento del reparto di pediatria, ma delega il Direttore sanitario dell’AUSL Carradori. A domande precise indirizzate a chi rappresenta i cittadini ed il territorio dovrebbero seguire risposte precise che purtroppo regolarmente non arrivano. D'altronde che cosa si può inventare dopo aver ripetutamente dichiarato di voler mantenere la degenza ordinaria nel reparto di pediatria, firmando però per l'esatto contrario. Un modo per smarcarsi dalla “linea Casadio” nella gestione dell'ospedale Malpezzi potrebbe coglierlo approfittando della proposta di Minardi per un “patto per la sanità”: “chiunque vada a governare difenderà comunque l'interesse dei Faentini su un tema tanto importante e delicato”. Ma in questo caso Malpezzi dimostrerebbe di poter prendere decisioni in autonomia. Tiziana Bagnolini - Lega Nord Romagna ELEZIONI COMUNALI DI FAENZA - IL VERO SLOGAN DI MALPEZZI: Ridolfi: - Le paure di Malpezzi gli fanno rinnegare anche il taglio degli assessori da 8 a 6 – MALPEZZI NEL PROGRAMMA DI COALIZIONE SCRIVE: 1. 2. Per una Faenza partecipata - Comunicazione e partecipazione : “. Sindaco e Assessori stabiliranno e manterranno un legame forte e partecipato con operatori e utenti di tutte le realtà in cui l'amministrazione interviene direttamente con propri servizi.” NEL PROGRAMMA DELLE PRIMARIE AL PUNTO 34 SCRIVEVA : Meno Assessori e per più tempo: “ riduzione da 8 a 6 del numero degli assessorati, privilegiando negli incarichi persone con professionalità ed elevato tempo a disposizione per lo svolgimento del mandato. Chi ha poco tempo è meglio si dedichi ad altro. Il risparmio di spesa derivante dalla riduzione degli assessorati verrà destinato ad interventi in ambito sociale”. Oggi Malpezzi è come il capocomico del dramma pirandelliano “sei personaggi in cerca d'autore”: - i sei personaggi incarnano ognuno una visione diversa dello stesso dramma che ogni personaggio vive con una "sua" verità inconciliabile con quella degli altri. Il dramma sta nella solitudine e nell'incomunicabilità, spiegato quando il personaggio Padre, rivolgendosi al capocomico, gli dice: - ciascuno di noi - veda - si crede "uno" ma non è vero: è "tanti" signore, "tanti" secondo tutte le possibilità d'essere che sono in noi; "uno" con questo, "uno" con quello - diversissimi! E con l'illusione d'esser sempre "uno per tutti" e sempre "quest'uno" che ci crediamo in ogni nostro atto! Non è vero! -. Malpezzi si è alleato con tutti coloro contro i quali chiedeva il cambiamento e ha rinnegato tanto del suo programma “INSIEME PER CAMBIARE” da lui stesso firmato con la dicitura: f.to (col sostegno dei faentini). Non metto in dubbio la voglia, nel “politicamente” lontanissimo dicembre del 2009, di Giovanni Malpezzi di cambiare, oggi però ne metto in discussione la possibilità politica. Malpezzi non si può permettere di perdere alcun pezzo della sinistra, neanche di quella estrema, altrimenti perde: al tempo delle primarie ha fatto i conti senza l'oste, nello stesso momento in cui ha compreso questo i suoi buoni propositi sono divenuti irrealizzabili e velleitari. Malpezzi ha scelto tra la coerenza di portare avanti un progetto di cambiamento, legata indissolubilmente alla possibilità di perdere e l'abbandono di tutto ciò che lo aveva spinto a candidarsi e partecipare alle primarie ha scelto la seconda, insomma Malpezzi ha scelto di abbandonare la nave e vincere facile. Raffaella Ridolfi Solo con Minardi sindaco un nuovo rapporto piu’ trasparente tra cittadino e amministrazione. Incontrando questi giorni molti faentini durante gli appuntamenti elettorali e nei banchetti si evidenzia l’esigenza di un rapporto piu’ diretto e trasparente tra cittadino e comune di Faenza. Villa Francesco-PDL Marchi (Udc): “Faenza ha (tanta) voglia di cambiare” Siamo stati tra la gente e abbiamo raccolto un messaggio chiarissimo di insoddisfazione e di voglia di cambiamento. “Finalmente Malpezzi, rispondendo al MAR sulla scelta di istituire la Regione Romagna, cala la maschera e fa vedere tutto il suo essere asservito alla politica Bolognese ed alle sue emanazioni partitiche che l’appoggiano anche a livello cittadino” dichiara Fantinelli Stefano della Lega Nord “Sciorina una serie di dati e nozioni, come è solito fare anche agli incontri pubblici, che da anni sentiamo dire da chi è avverso alla Regione Romagna e difende il feudo di sinistra con reggente Errani, bacchettando anche propri amministratori locali che più lungimiranti aprono un dialogo sulla possibilità di referendum.” Fantinelli candidato al Consiglio Comunale prosegue “Come nega che ci sia un “problema sicurezza” a Faenza nega pure che ci sia un “problema Romagnolo” confermando il suo distacco dai cittadini che anche ai banchetti del MAR hanno firmato per avere una Regione Romagna, rischia di ricevere un sonoro ceffone elettorale, come chi lo sostiene ha ricevuto durante il referendum dei sette comuni della Val Marecchia che hanno sentenziato con ampia maggioranza il ritorno in terra Romagnola.” L’esponente leghista conclude “ La Lega Nord riconferma, se ce ne fosse ancora bisogno, che si batterà in ogni sede per ottenere la Regione Romagna, i propri eletti in Consiglio Comunale a Faenza sosterranno la richiesta di indire il referendum, coerenti come sempre, vicini ai cittadini ed alle loro esigenze” Ufficio Stampa Lega Nord Romagna Come oramai da 10 anni a questa parte, Gian Carlo Mianrdi ha risposto all'invito del Presidente dell'Associazione Sportiva Disabili Dilettantistica Ferdinando Alpi, per consegnare i premi agli atleti. Domenica mattina presso la Piscina Comunale di Faenza in P.le Pancrazi 1/a, Minardi ha seguito con interesse le gare del meeting di nuoto "10° De Giovanni", controllando, forse per deformazione professionale, i tempi degli atleti, che poi ha premiato sul podio, non disdegnando a loro un sorriso ed una parola di incitamento. "Sono dieci anni che vengo a premiare questi atleti che non hanno nulla da invidiare ai più blasonati, per impegno e determinazione" ha commentato Gian Carlo Minardi prima di uscire dopo l'ultima gara del 1500 stile libero " ed il loro sforzo deve essere da stimolo per tutti quelli che si apprestano a guidare l'Amministrazione Faentina" Giovedì 18 marzo a Faenza si è tenuta una importante iniziativa politica organizzata dal PD sul tema della scuola presso l'auditorium del liceo classico. Una scuola messa in ginocchio dal Governo Berlusconi, con tagli drammatici che mettono in difficoltà anche il sistema scolastico emiliano romagnolo e faentino. All'iniziativa hanno preso parte il candidato a sindaco del centro sinistra Giovanni Malpezzi e la candidata al consiglio regionale Maria Chiara Campodoni. Insieme a loro era presente anche Paolo Valenti, assessore uscente e responsabile degli enti locali nell'esecutivo regionale del PD che ha affermato come "a fronte di tagli radicali dal Governo, che ha impoverito il sistema scolastico, a Faenza in questi anni si sono raggiunti obiettivi importanti. Abbiamo investito sulla costruzione di nuove scuole, abbiamo contribuito ad allargare l'offerta formativa su diversi livelli educativi, abbiamo realizzato più posti nelle materne pubbliche e paritarie. I nostri enti locali metteranno in campo tutte le azioni di loro competenza per tamponare questa emorragia finanziaria, e per garantire alle comunità di avere un sistema scolastico maturo ed efficace". L'iniziativa è stata chiusa dall'On. Giuseppe Fioroni, ex Ministro della Pubblica istruzione ed ora parlamentare del PD. Fioroni ha parlato davanti ad un folto pubblico, affermando come "la riforma Gelmini parta da una mera valutazione economica, che tende ad impoverire l'offerta formativa nazionale. Meno personale, meno infrastrutture, meno pulizie, meno strumenti tecnologici, meno ore e meno insegnanti, meno ore di inglese, meno tutto, risorse zero alla voce innovazione e investimenti: questa è la scuola voluta dalla destra. Ma questi aspetti sono i più eclatanti, ma non gli unici da sottolineare, anzi. La Gelmini è riuscita e tagliare risorse e mettere in ginocchio il tempo pieno italiano, una delle realtà più interessanti nel panorama educativo europeo, così avremo migliaia di bambini che passeranno i loro pomeriggio davanti alle televisioni, e diventeranno, da adolescenti ed adulti, ottimi consumatori acritici! Ma la riforma della scuola -ha attaccato Fioroni - propone un'altra cosa molto chiara: una idea di società rigida, nella quale la scuola non è più uno strumento decisivo per la mobilità sociale. Per decenni in Italia la scuola ha permesso a migliaia di cittadini di studiare, di formarsi dal punto di vista umano e professionale, senza drammatiche distinzioni sociali. Nei decenni scorsi la scuola ha aiutato l'Italia ad avere maggiore mobilità sociale, ma con questa riforma si torna indietro. D'ora in poi la scuola italiana sarà divisa in due. Da un lato le scuole del fare, le scuole tecnico professionali e di formazione, che saranno una edizione moderna dell'avviamento professionale che parleranno alle classi sociali più popolari del paese, dall'altra i licei, le nuove scuola di elite, alle quali parteciperanno sempre meno ragazzi. La nostra opposizione a questa riforma nasce proprio dall'idea che la scuola debba fare l'opposto, debba rendere i cittadini più liberi, più critici, più colti, indipendentemente dalle origini sociali e debba favorire la mobilità sociale, non frenarla". Nel primo pomeriggio invieremo le fotografie dell'evento. Durante l'iniziativa il gruppo donne candidate al consiglio comunale ha poi proposto un documento nel quale si analizzano i principali aspetti della riforma scolastica e universitaria della Gelimini e le ricadute sul contesto locale. Nel documento sono anche precisate le proposte e le azioni concrete che partiranno dal PD nel futuro consiglio comunale. Di seguito il documento proposto: La scuola italiana e la riforma Gelmini La riforma varata da questo governo non ha coinvolto gli attori del sistema scolastico e non è il risultato di scelte condivise. Non fa perno su una chiara riorganizzazione della rete scolastica e dell'impiego delle risorse, ma si presenta unicamente come una grande operazione di risparmio. Quale scuola esce da questa Riforma? Cosa devono aspettarsi operatori, genitori e studenti? Meno risorse umane: a.. meno docenti e quindi minore possibilità di agire sugli alunni in difficoltà; b.. minore possibilità di arricchire l'offerta formativa; c.. maggiori situazioni di precariato e conseguente eccesso di mobilità a discapito della continuità dell'insegnamento; d.. meno collaboratori scolastici (taglio del 25%) e quindi meno sorveglianza sugli alunni; e.. meno collaborazione , ad esempio nelle scuole dell'infanzia; f.. minore pulizia e decoro degli ambienti. Meno tempo scuola: a.. scivolamento verso una didattica frontale a discapito di un rapporto dinamico di insegnamento-apprendimento (sviluppo del pensiero divergente, del pensiero creativo ecc.); b.. semplificazione e impoverimento della didattica e dei contenuti proposti. Meno risorse economiche: a.. impoverimento dell'offerta formativa (meno laboratori, meno uscite, minore possibilità di sfruttare le risorse e le proposte del territorio) b.. minore possibilità di formazione in itinere dei docenti; c.. mancanza di una proposta di formazione e di reclutamento dei docenti legati alla programmazione degli accessi. a.. in particolare per la scuola media superiore, mancanza di chiarezza sui percorsi unitari di base e sulle regole di passaggio tra gli indirizzi: rischio di un sistema scolastico basato sui licei da una parte, e tutto il resto dall'altra. QUALI CONSEGUENZE? a.. minore qualità dell'offerta formativa b.. minori opportunità per alunni stranieri, disabili, alunni in difficoltà di apprendimento c.. mancanza di opportunità di formazione e di crescita professionale dei docenti d.. malessere generale nella categoria dei docenti che vedono svalutato il proprio ruolo e la propria competenza e.. ricerca, da parte delle famiglie che possono permetterselo, di soluzioni alternative f.. IMPOVERIMENTO DELLA SCUOLA PUBBLICA Il nostro impegno nell'amministrazione comunale per : a.. MANTENERE alta l'attenzione sulla realtà della scuola, promuovendo il dibattito e la ricerca di soluzioni b.. MONITORARE la presenza di stranieri e promuovere iniziative per l'integrazione autentica (sostegno e richiamo costante alla consulta, ricerca di iniziative pomeridiane qualificate per gli alunni in difficoltà: tutoraggio, ecc.) c.. investire risorse per l'integrazione degli alunni disabili (educatori, assistenti ecc.) d.. controllare che la collaborazione delle cooperative con l'amministrazione pubblica, avvenga nel rispetto degli operatori di ogni settore: formazione, contratti di lavoro adeguati ecc. e.. farsi carico delle situazioni di emergenza (vedi liste di attesa negli asili e nelle scuole dell'infanzia) f.. Monitorare e verificare l'impiego dei finanziamenti. g.. programmare percorsi che coinvolgano le scuole in progetti di conoscenza della Costituzione e mantenere quanto già in atto per la crescita della "cittadinanza europea" LA RIFORMA DELL'UNIVERSITA a.. L'approccio generale dell'attuale Governo nei confronti dell'Università è in netta controtendenza rispetto alle scelte operate dai precedenti Governi degli ultimi anni: gli interventi mirati alla valorizzazione e crescita delle autonomie saranno annullati a favore di una rigida ri-centralizzazione della gestione del sistema, attuando così una brusca inversione di marcia nel già faticoso processo dell'autonomia universitaria; b.. Nel complesso, non emerge un progetto organico e lungimirante per una riorganizzazione dell'istituzione universitaria al passo con l'Europa, ma piuttosto un affollarsi di tagli che colpiscono ai livelli più deboli sia per quanto riguarda i giovani docenti e ricercatori, sia gli studenti. Quale Università esce dalla riforma? a.. Le Università sono all'asfissia finanziaria, i tagli già operati hanno costretto gli Atenei a limitare le opportunità di ricerca, in particolare per i giovani ricercatori, e a ridurre le ore di didattica e i servizi agli studenti, penalizzati anche da ulteriori limitazioni delle risorse dedicate ad enti di garanzia del diritto allo studio; b.. Parallelamente alle riduzioni e ai tagli menzionati sopra si assiste all'inevitabile aumento delle rette a carico degli studenti e delle relative famiglie, aumento che rappresenta tuttavia soltanto una temporanea "boccata d'aria" che nel lungo termine si rivela comunque insufficiente e socialmente ingiusto. QUALI CONSEGUENZE? a.. Disparità sociale: l'accesso all'istruzione universitaria sarà possibile soltanto agli studenti più abbienti; b.. Possibile crearsi di una situazione di Atenei di serie A e di serie B e conseguente degrado del sistema, sia in termini di qualità della didattica che di ricerca, per la quale già ci troviamo agli ultimi posti in Europa; c.. Perdita delle migliori risorse e talenti del nostro Paese (cosiddetto fenomeno della "fuga dei cervelli") che si trasferiscono in Università estere, che garantiscono migliori opportunità, e conseguente arretramento generale dell'Italia in termini culturali, di innovazione e sviluppo. Il nostro impegno nell'Amministrazione comunale per a.. tenere alta l'attenzione sui temi legati all'istruzione universitaria, promuovendo il dibattito e la ricerca di soluzioni; b.. attivarsi allo scopo di garantire un livello equo degli affitti da riservare agli studenti, in modo da alleviare alcuni capitolo di spesa di famiglie con figli iscritti all'Università; c.. promuovere iniziative di finanziamenti e borse di studio da dedicare agli studenti e ai giovani ricercatori meritevoli; d.. concordare convenzioni con aziende di trasporti, istituzioni culturali, sociali e sportive per migliorare la qualità dei servizi agli studenti e stimolare positivamente la crescita armonica delle giovani generazioni e allo stesso tempo la vitalità della città. Partito Democratico Unione comunale di Faenza Sabato 20 Marzo 2010, in piena campagna elettorale il Senatore Francesco D’Onofrio, invitato dal Segretario Comunale UDC Massimiliano Dapporto, è stato a Faenza per incontrare i faentini, a sostegno delle candidature di Gian Luca Galletti, per la Regione Emilia-Romagna e di Gilberto Bucci, come Sindaco di Faenza. Il Senatore già Ministro della pubblica istruzione, decano e protagonista della vita politica italiana, ha incontrato alcune realtà faentine sociali, economiche e culturali ed è stato presente al banchetto di propaganda elettorale sito in Piazza del Popolo dalle ore 11,00 alle 12,00 circa oltre ad aver visitato l’inaugurazione alla Sala Forum della mostra di 4 artisti contemporanei, tra cui il modiglianese Giorgio Cavina. Gli incontri sono stati effettuati insieme al Candidato Sindaco Gilberto Bucci ed al Segretario Comunale UDC Massimiliano Dapporto. Dalla faticosa giornata che ha visto molteplici incontri è stato compiuto un importante lavoro per la città, infatti le realtà faentine porteranno a Roma alcune problematiche di primaria importanza, attraverso la stesura di alcuni documenti: - la richiesta di una serie di norme chiare e specifiche per l’applicazione e lo sviluppo delle energie a basso impatto ambientale ed economico, - la richiesta di alcune variazioni da apportare alla riforma della scuola per una maggior tutela della qualità formativa e del ruolo degli insegnanti, oltre ad altri compiti di non secondaria importanza. L’intensa giornata di confronti e di lavoro porterà sicuramente un grosso vantaggio alla comunità faentina che ha approfittato pienamente della presenza in città di un personaggio di tale spessore. Comitato Elettorale Bucci Sindaco Nella giornata di ieri 18-03-10 il candidato a Sindaco Bucci insieme agli altri candidati ha incontrato le realtà industriali ed artigiane di Faenza. Bucci ha sottolineato che in un momento di crisi come quello attuale in cui la rotta dell’economia mondiale si sposta dall’Atlantico al Pacifico,vale a dire dall’Europa all’Asia, è più che mai importante favorire innovazione e qualità produttiva per affrontare il mercato sul terreno della capacità e della qualità. Confido inoltre negli imprenditori faentini e non solo, nella loro responsabilità sociale per superare la grave crisi occupazionale e per lo sviluppo di attività ecocompatibli, ha aggiunto Bucci, rimarcando la concentrazione a Faenza di attività a pesante impatto ambientale. Una città che vuole crescere deve avere infrastrutture adeguate, ha ribadito Bucci, la circonvallazione est ed il collegamento a nord della Via Emilia con Castel Bolognese sono indispensabili per un corretto sviluppo della città, come sono indispensabili servizi sanitari efficienti. In serata nell’incontro organizzato da Confartigianato e CNA , il candidato a Sindaco Bucci , ha ripetuto l’impegno per le infrastrutture , ed ha accentuato il concetto di valore della piccola e media impresa artigiana come primo ammortizzatore sociale, risiede infatti nella capacità ed elasticità della piccola impresa la migliore possibilità di affrontare le crisi come quella attuale. In sostanza pur in un momento di difficoltà, conclude Bucci, vedo negli imprenditori faentini,la capacità e la forza di sapere reagire con il coraggio dell’innovazione, l’ente locale deve fare la sua parte facilitando percorsi amministrativi, programmando il territorio , favorendo l’insediamento di nuove attività ed attrezzando la città con le infrastrutture necessarie. Gilberto Bucci - Candidato a Sindaco di Faenza In occasione della Giornata Mondiale dell'Acqua la Lista Civica Fatti Sentire ribadisce la sua opinione sull'argomento. Opinione che il Meetup faentino degli amici di Beppe Grillo e l'Associazione Fuori dal Coro, le due entità che hanno dato forma alla Lista Civica, portano avanti da ormai cinque anni. Rileviamo che questa, come le altre nostre battaglie, sta divenendo elemento culturale dei programmi politici in città. Questo da un lato ci conforta, poiché significa che il lavoro fatto sino ad ora ha portato qualche frutto, dall'altro ci pone in dovere di vigilare affinchè esse non divengano solo parole al vento da campagna elettorale, ma impegni precisi da rispettare. Noi da parte nostra siamo sempre stati e continueremo ad esserlo, coerenti, liberi e a testa alta. Occorre che l'acqua ritorni ad essere un patrimonio pubblico, un diritto umano fondamentale. Crediamo fermamente che debba essere gestito dai Comuni a totale capitale pubblico, con il dovere di garantire servizi efficienti e distribuzione per tutti al costo più basso possibile. La privatizzazione dell'acqua non è una soluzione accettabile dal punto di vista politico, sociale, economico, ambientale ed etico. Non è ammissibile considerare l'acqua come fonte di profitto. L'acqua è un risorsa per tutti gli esseri viventi del pianeta. Le sue disponibilità non sono inesauribili. È indispensabile preservarle, controllarle e, se possibile, accrescerle. Lo scorso Novembre il governo ha votato la legge Ronchi che ha, di fatto, privatizzato i rubinetti d'Italia. E' criminale affidare alle multinazionali il bene più prezioso dell'umanità. Noi non ci stiamo. E sono in tanti che la pensano come noi. La reazione popolare è di grande rilievo. Ora ad Aprile partirà la raccolta firme, lanciata dal Forum dei Movimenti per l'Acqua pubblica, per il referendum abrogativo della legge Ronchi. Noi saremo in prima linea, come sempre. Qualsiasi sia il risultato elettorale. Faremo pressione (speriamo anche dall'interno) affinchè il nostro Comune affidi la gestione dell'acqua ad un soggetto totalmente di diritto pubblico. Come dice anche padre Alex Zanotelli: “Sull'acqua ci giochiamo tutto, anche la nostra democrazia. Ce la possiamo fare anche noi. Mobilitiamoci! E' l'anno dell'acqua!” Fatti Sentire Purtroppo ai Faentini a pochi giorni dal voto col quale dovranno decidere a chi far governare la città, non è consentita la consultazione dei documenti che certificano l'operato dell'amministrazione uscente di sinistra. Tiziana Bagnolini - Lega Nord Romagna FAENZA, CHE SIA UNA CITTA’ SPORTIVA Rendendo merito alle varie società sportive che portano il nome di Faenza in giro per l’Italia e non solo (peraltro con pieno merito) riteniamo che a Faenza manchi un’incentivazione dell’avviamento allo sport per i bambini ed i giovani ragazzi. Unione di Centro - Comitato Comunale di Faenza - Il Segretario Massimiliano Dapporto Dichiarazione di Silvia Bandini - Candidata al Consiglio Comunale di Faenza - Italia dei Valori - www.silviabandini.org Il programma di coalizione, che abbiamo sottoscritto come Italia dei Valori, e a cui abbiamo contribuito in maniera assolutamente significativa, recita, nella parte dedicata ai diritti civili: Valorizzazione culturale e sociale del ruolo della donna attraverso il rispetto e la tutela che si realizza tramite azioni mirate, volte al riconoscimento dell'identità, dell'immagine, del ruolo e delle scelte che incidono sulle pari opportunità. Parole belle, che dovranno essere declinate in interventi significativi, in grado di dare veri risultati. Le energie e la sensibilità che il mondo femminile è in grado di esprimere dovranno essere una delle colonne portanti della ripresa, non solo economica, dei prossimi anni. Un nuovo ruolo, realmente da protagoniste, è non solo auspicabile, ma necessario. Purtroppo in Italia pare davvero difficile allontanarsi dagli stereotipi, che vogliono la donna perfetta come segretaria, come elemento d'immagine, ma inadatta al potere e alle grandi decisioni. Come meravigliosamente spiega Elena Zannoni nel suo blog, è giunto il momento di abbandonare le reticenze che molte di noi hanno avuto nei confronti di interventi come le famigerate "quote rosa": per quanto odiose come concetto puro in una democrazia moderna che per sua stessa definizione dovrebbe dare le stesse opportunità a chiunque, sono un grimaldello necessario, uno strumento utile a scardinare stereotipi e cattivi costumi. Dunque non dobbiamo avere remore: anche a livello comunale si possono e si devono prendere iniziative che consentano alla donna di poter intraprendere la propria strada. E' possibile, ad esempio, tentare di alleggerire il carico familiare che normalmente grava sulla donna: incentivi per asili aziendali, sperimentazione di asili condominiali, incentivi alla formazione di nuove imprese in grado di fornire servizi integrativi a sostegno del carico familiare (spesa a domicilio, servizi disbrigo piccole pratiche, assistenza diurna anziani...). L'alleggerimento del carico familiare non può essere comunque l'unica azione possibile, è necessario trovare metodi per premiare le aziende virtuose, che fanno dell'uguaglianza fra i sessi un metodo serio di lavoro: promuovere dunque la conoscenza e l'applicazione della "certificazione di genere", che è diventata realtà effettiva dal 2009. Sono convinta che questi "piccoli" passi, tranquillamente affrontabili da una amministrazione comunale, potrebbero contribuire in maniera significativa a cambiare le cose, non è più tempo di indugiare, è tempo di agire. Silvia Bandini - Candidata Consiglio Comunale Faenza - Italia dei Valori 18/03/2010
MALPEZZI IN VISITA ALLA CISA - E’ una settimana densa di appuntamenti questa per Giovanni Malpezzi. E’ in particolare il confronto con il mondo delle attività economiche a tenere banco in questi giorni. Dopo il confronto con il mondo dell’agricoltura, ove al centro è stata la proposta di istituzione di un Assessorato con delega alla politiche agricole e ambientali, è la volta del mondo degli artigiani e dell’industria. Giovanni Malpezzi lancia alcune idee tratte dal proprio programma elettorale che investono le tematiche educative: "Per contribuire a realizzare una comunità educante e educativa, - sottolinea il candidato a sindaco del centro sinistra - verranno valorizzate progettualità formative nelle scuole faentine, sostenendo concretamente percorsi che sviluppino un approccio alleducazione in chiave culturale-pedagogica e non solo socio-assistenziale. Presteremo particolare attenzione ai progetti in materia di promozione della multiculturalità, della non violenza e delleducazione civica e ambientale. Ci impegneremo per promuovere la conoscenza della Costituzione della Repubblica Italiana nelle scuole. Deve essere stimolato e reso efficiente il circuito scuolaimpresa, attraverso una programmazione di indirizzo, cercando sempre maggiori intersezioni tra le scuole superiori tecniche e professionali e i bisogni del territorio, pianificando lo sviluppo di specifiche competenze. In questa direzione centrale è il rapporto tra scuola, formazione e ricerca, valorizzando il rapporto tra le nostre realtà scolastiche e il tecnopolo faentine e il tema Università. L'approdo di un polo universitario a Faenza è un potenziale strumento e unopportunità per lo sviluppo della città. Faenza deve puntare su una formazione universitaria di alta qualificazione, strettamente collegata con leconomia ed i bisogni del territorio. La progettualità avviata, e in raccordo con un rinnovato ed equilibrato impegno dellUniversità, dovrà dare garanzie di qualità e sostenibilità economica. L'applicazione del'accordo con l'ALMA MATER dovrà svilupparsi e adeguarsi nella linea internazionale e di alta formazione, costituendo un essenziale collegamento con il territorio. Lutilizzo del contenitore dei Salesiani messo a disposizione dalla società partecipata Faventia Sales S.p.a. - dovrà rispondere allobiettivo di base della formazione, educazione e socializzazione, ricercando inoltre gli indispensabili livelli di redditività, necessari alla sostenibilità del progetto formativo. In ogni caso, dovranno essere integrati con la rete culturale cittadina gli altri corsi universitari già presenti sul nostro territorio, per renderli luoghi d'incontro culturale e di diffusione del sapere. " Organizzazione elettorale Giovanni Malpezzi “Regione Romagna, referendum per l'autodeterminazione dei Popoli, temi da sempre cari alla Lega Nord non solo in campagna elettorale, ma tutto l'hanno, quando gli altri partiti pensano solo alle loro poltrone a Roma o a Bologna, ricordandosi di questa lotta solo nei momenti elettorali o sotto stimolazioni esterne” così Stefano Fantinelli dichiara con fermezza “Siamo l'unica partito politico che ha due segreterie, una Emiliana ed una Romagnola, paritetiche sin dal lontano 1991, quando la Lega Nord si diede la sua attuale organizzazione e quindi ha nel suo DNA la Regione Romagna e non fa nessuna fatica a rispondere all'appello del MAR a favore della Regione Romagna” continua Fantinelli che ricoprì il ruolo di Segretario Romagnolo per la Lega fino al 1999 e candidato Consigliere Comunale a Faenza “ La Lega Nord appoggia Gian Carlo Minardi a Sindaco di Faenza, che è l'unico candidato che ha, al punto 9, nel suo programma “Promozione del referendum per l'istituzione della Regione Romagna” conclude l'esponente leghista “sono certo che tutti gli eletti della Lega Nord in Consiglio Comunale si batteranno, come tutti gli eletti della Lega Nord negli altri comuni Romagnoli, per ottenere finalmente una Regione Romagna, con concretezza, la stessa che l'Onorevole Gianluca Pini ha usato per riportare i sette comuni della Val Marecchia in Romagna” Lega Nord Romagna - Sezione di Faenza Sconcerta leggere affermazioni come quelle di Mario Mazzotti (PD) sulla gestione dei servizi sanitari a Faenza. In questi anni abbiamo dimostrato con cifre e fatti incontestabili,reparto per reparto, come il nostro ospedale sia stato lentamente ,ma inesorabilmente depauperato di specialità e servizi accentrati poi a Ravenna. I dati, caro Mazzotti, li abbiamo diffusi poco tempo fa, basta leggerli e rendersi conto delle responsabilità politiche del partito e dello schieramento che lei rappresenta. Ma forse le conviene rifugiarsi in una polemica sterile, fare la voce grossa per conto del padrone, e tentare di sfuggire a quelle responsabilità cui i fatti la inchiodano. A Faenza,torno a dire, nella vana speranza che anche il PD comprenda, si è speso per gli adeguamenti necessari per legge altrimenti alcuni reparti non erano più agibili, si sono spostate a Ravenna specialità come emodinamica e relativi macchinari pagati dai faentini, e siamo nella condizione di dire che esistono reparti che hanno valenza solo ambulatoriale ed oramai ricoveri solo sulla carta. Se non si cambiano le relazioni finora votate all’asservimento, se non si prepara una fase nuova in cui il Sindaco apre un contenzioso con la direzione ASL per il futuro dell’ospedale ed i servizi ad esso collegati, continuerà il lento declino. La questione “Stacchini” è emblematica: si chiude una convenzione con una casa di cura privata per la gestione delle lungodegenze e della riabilitazione senza sostituirla con altrettanto servizio: il concetto di sussidiarietà dov’è ? Non si preoccupi Mazzotti, noi de La Tua Faenza –UDC abbiamo capito benissimo, adesso lo vada a spiegare a chi per una gastroscopia deve andare a Ravenna,oppure ad una neo mamma che deve ricoverare il figlio neonato sempre a Ravenna perché a Faenza non si può: qui non siamo ancora ,e per fortuna, in quell’angolo di Unione Sovietica precipitato in Italia che è la Bassa Romagna dove lei vive e dove il “Partito unico” ha sempre ragione, vedremo di fare in modo di non finirci anche noi come faentini, anche se per qualche tempo gli amministratori faentini (bontà loro) le hanno delegato anche la rappresentanza dei nostri interessi con gli effetti che conosciamo. Gilberto Bucci - Candidato a Sindaco di Faenza 17/03/2010 Il candidato a sindaco Gian Carlo Minardi, indipendente appoggiato da Pdl, Lega e dalla lista civica “Faenza è Futuro”, ha incontrato ieri sera i residenti di Reda al ristorante “la Ròda”. Minardi ha illustrato i punti principali del suo programma: restituire ai faentini la sicurezza, riportare la sanità a livelli di eccellenza e rilanciare lo sviluppo del territorio. Il candidato a Sindaco ha poi ribadito l'impegno ad amministrare in modo rigoroso la spesa pubblica, qualificando e rendendo efficiente la pubblica amministrazione. L'efficienza, lo snellimento della burocrazia sono fattori indispensabili per migliorare i servizi ai cittadini. Durante la serata, Minardi ha risposto alle numerose domande del pubblico che ha chiesto chiarimenti sugli interventi nel settore dell'agricoltura, sulla situazione dell'Omsa e sullo sviluppo artigianale. Per l'agricoltura, il candidato a sindaco si è impegnato ad attivare tutti i canali possibili per affrontare le problematiche che negli ultimi anni hanno colpito le imprese agricole, dal crollo della redditività all'incapacità di incidere sulle politiche nazionali e europee da cui dipende il futuro del settore primario, anche a livello locale. In particolare, Minardi ha ricordato la possibilità di accedere a forme di finanziamento attraverso la costituzione di piccole cooperative che possono rivelarsi importanti anche per l'artigianato. Per gli artigiani, il candidato ha garantito l'impegno a facilitare l'insediamento di piccole aziende. Gian Carlo Minardi ha poi ribadito l'intenzione di sfruttare al massimo le opportunità offerte da eventuali finanziamenti nazionali ed europei perché non vada dispersa nessuna possibilità di convogliare risorse per lo sviluppo di Faenza e dell'intera comunità. In questo senso, si attiverà la pubblica amministrazione. Sulla questione Omsa, ha confermato il suo impegno diretto nella ricerca di una soluzione che salvaguardi l'occupazione richiamando nuovi investitori che possano concretizzare un progetto industriale per il mantenimento, nel nostro territorio, dello storico stabilimento. Infine, a quanti chiedevano rassicurazioni sul Palio, Minardi ha smentito con decisione le voci che lo vedrebbero intenzionato a limitare gli eventi legati alla manifestazione equestre e all'attività dei Rioni che intende invece valorizzare come fattore di sviluppo per il turismo e per salvaguardare le tradizioni e l'identità locale. Comitato Minardi Sindaco In merito alle sollecitazioni provenienti dal MAR, il candidato a Sindaco per LTF-UDC Gilberto Bucci ha rilasciato la seguente dichiarazione: da sempre nei nostri programmi e nei nostri intendimenti esiste la precisa volontà di creare le condizioni per la costituzione della Regione Romagna. Lo riteniamo un passaggio importante per decidere con la necessaria autonomia di ciò che ci riguarda a partire dalla sanità, per decidere delle grandi opere infrastrutturali e per i grandi progetti come le Olimpiadi in Romagna per il 2020. Se la via amministrativa prospettata è quella già intrapresa da parte dei comuni della Val Marecchia per essere aggregati alla Romagna, con la presa di posizione dei Consigli Comunali e relativo referendum confermativo, siamo d'accordo con tale percorso amministrativo. Il comitato elettorale Gilberto Bucci La Lista Civica Fatti Sentire ha fatto tappa all'ISIA per incontrare studenti e docenti. Ringraziamo il Prof. Ossani e la scuola per aver organizzato questo momento, che riteniamo molto importante, perchè dà la possibilità ai più giovani di avvicinarsi al mondo della politica, per poter andare al voto con una maggior conoscenza e informazione su chi si presenta per amministrare il futuro della città. Maurizio Montanari ha esposto i punti cardine del programma, in cui la Lista Civica Fatti Sentire vede nella cultura il fulcro dell'integrazione, dello sviluppo e dell'arte. E' dalla cultura personale che nasce il progresso, la consapevolezza, l' informazione. La base da cui partire è la necessità, anche a Faenza, di tornare ad occuparsi di cultura, non solo come momento artistico, ma come tramite per far vivere una comunità, per rilanciare il turismo, ma anche per creare un momento di condivisione e scambio artistico tra gli operatori culturali. Collaborazione tra associazioni, attraverso il sostegno e lo stimolo di laboratori artistici, disegnando nella città gli spazi per l'arte e soprattutto favorendo la libera iniziativa e la produzione artistica. Uno dei passi importanti da cui si ritiene logico partire è la verifica di quanti fondi vengono assegnati e come, a determinate associazioni culturali, per comprovarne l'utilizzo ed il ritorno, non solo economico, ma sociale e culturale. Essendo una voce in bilancio importante è necessario fare chiarezza. Ci riteniamo soddisfatti dell'incontro tenutosi, anche per l'interesse dimostrato dagli studenti sul tema rifiuti. Alla domanda riguardante il porta a porta, il candidato Montanari ha ben spiegato i benefici di tale pratica, che deriva dalla cultura come rispetto dell'ambiente, della salute e dell'economia, sottolineando anche la necessità di ridurre i rifiuti all'origine. Argomento trasversale a più generazioni, che sentono il bisogno di sentirsi spiegare perché questa svolta fondamentale per un progresso anche “culturale” tardi nel venire attuata. Durante il week-end ed anche nei giorni successivi molti di voi avranno incrociato il nostro camion vela…. Un risciò. Si, avete capito bene, un risciò, di quelli che si usano in villeggiatura sulla nostra riviera. Continuiamo a fare la nostra campagna elettorale in maniera diversa, originale, allegra, coerente. C'è chi in piazza offre salviettine igienizzanti invitando i cittadini all'utilizzo delle stesse in caso di contatto con i clandestini…questa è la nostra risposta. Può darsi che abbiate anche sentito i nostri altoparlanti…. Si tratta di un'impianto per la fonica montato su una nostra automobile……naturalmente a metano!! Fatti Sentire 16/03/2010
“La gente chiede al sindaco di risolvere i problemi e Gian Carlo Minardi, nella sua esperienza di imprenditore, ha già dimostrato di saperlo fare. Minardi è un uomo del fare come me, non ha interessi occulti da difendere, si è messo a disposizione della città unicamente perché vuol bene alla sua città, Faenza. Per Faenza è un’occasione unica per voltare pagina. Spero che i faentini sappiano cogliere questa opportunità”. Così Flavio Tosi, sindaco di Verona, il primo cittadino più amato d’Italia secondo la classifica del Sole 24Ore relativa al livello di soddisfazione dell’operato dei sindaci italiani, arrivato oggi pomeriggio a Faenza per sostenere la candidatura di Gian Carlo Minardi, indipendente appoggiato dalla Lega Nord, dal Pdl e dalla lista civica “Faenza è Futuro”, si è espresso in una conferenza stampa in municipio. Comitato Minardi Sindaco “Abbiamo spesso sostenuto che le liberalizzazioni di Bersani ex Ministro dello Sviluppo economico del Governo Prodi fossero delle false liberalizzazioni a tutto vantaggio delle coop. Oggi a distanza di due anni iniziano a pagarne le conseguenze i gestori delle pompe di benzina che si vedono fiaccati da una concorrenza spietata. Una concorrenza che concorrenza non è e si fonda su di un sistema tendenzialmente iniquo. Le coop infatti beneficiano di un sistema fiscale che indubbiamente le avvantaggia. Rispetto al distributore di Faenza è necessario sottolineare anche come questo sia self e non dia lavoro a nessuno. I cittadini devono essere consapevoli che oggi possono effettivamente pagare qualche centesimo in meno al distributore conad ma che il resto lo pagheranno domani con la dichiarazione dei redditi perché dovranno farsi carico anche dei benefici fiscali di cui godono le coop; non solo devono essere coscienti anche del fatto che rischiano di far calare i dipendenti delle pompe di benzina tradizionali e quindi dovranno pure pagare i costi sociali, costi che gravano su tutti i cittadini grazie alle tasse locali, regionali e statali, derivanti anche solo da un disoccupato in più a Faenza. E’ necessario quindi che i faentini si pongano la questione se risparmiare qualche centesimo oggi oppure pagarne diversi in più domani come propone l’annoso dilemma “meglio un uovo oggi o una gallina domani”? Chi invece sicuramente beneficia “della gallina e dell’uovo oggi e domani” continuano ad essere le coop.” Raffaella Ridolfi - PDL La Lega Nord Romagna, nel comunicato firmato dal sig. Fantinelli, afferma che "...l'Amministrazione aiuta le famiglie in difficoltà se sono immigrati ed extracomunitari, come è evidenziato dall'atto consigliare numero 360 del 18 dicembre 2008 che da mandato al Comune di pagare la Tassa dei Rifiuti agli extracomunitari, in nome dell'integrazione e della solidarietà." A me risulta invece che gli aiuti di cui si parla siano erogati alle fasce economicamente più deboli della popolazione - come deliberato dal Consiglio Comunale nel giugno dello scorso anno - alle quali appartengono cittadini immigrati (extra- e intra-comunitari), così come "Romagnoli DOC". Pare quindi che quanto affermato dal sig. Fantinelli non risponda a verità, ma si tratti dell'ennesimo sfoggio di "cattivismo" leghista, strumentale e funzionale ad una becera campagna elettorale, nonché approssimativo, tanto più che l'atto consigliare citato riserverebbe i contribuiti agli extracomunitari, e non agli immigrati in senso lato. Resto in attesa di documentazione dalla quale risulti quanto citato dal sig. Fantinelli. Sergio Deggiovanni, Rifondazione Comunista - Circolo di Faenza Si è tenuto in tarda mattinata l'incontro di alcuni dei candidati a Sindaco di Faenza, con gli studenti dell'ISIA . A questa prima tornata di incontri ha partecipato il Candidato LTF-UDC Gilberto Bucci. In un aula affollata di studenti e docenti Bucci ha ribadito le ragioni del suo impegno politico negli anni al servizio della città,affrontando poi la necessità di spezzare le catene politiche del bipolarismo che trasformano i partiti in tifoserie e le discussioni in risse permanenti. Ha affrontato il tema della cultura a Faenza dichiarando che : i copiosi investimenti devono avere una ricaduta importante sulla città, la nuova ala del MIC, inaugurata sabato, pur bellissima, costituisce un patrimonio ed un impegno per la futura amministrazione per il suo funzionamento e ricaduta sulla città,per ripagare i faentini dei sacrifici fatti in tanti (troppi) anni. Bucci affrontando ,su richiesta del Direttore, il tema dell'Università a Faenza,ha ribadito la necessità che i corsi, anche quelli degli ex Salesiani, siano legati all'economia ed alla storia della nostra comunità, per costituire una sinergia positiva con la città intera. Ad una domanda ai candidati , da parte degli studenti,sulla gestione dei rifiuti ,Bucci ha confermato l'impegno per la raccolta differenziata porta a porta, sul modello già in essere in molte città ,unico sistema per evitare inceneritori e discariche. Al termine dell'incontro tutti i presenti hanno concordato sulla positività dell'iniziativa promossa dal Prof. Ossani. Il comitato elettorale Gilberto Bucci Risposta alla proposta di Minardi sul patto per l'Ospedale di Faenza La proposta del Candidato Giancarlo Minardi di sottoscrivere un patto per difendere l'Ospedale di Faenza mi genera un po' di imbarazzo. Cosa devo difendere? Il mio lavoro, quello di tutti i dipendenti che lavorano in Ospedale e tutto ciò che di buono si fa ogni giorno in Ospedale per i cittadini. In tanti ci siamo finalmente accorti di una cosa fondamentale: l'Ospedale non è dei dipendenti ma è degli utenti, o meglio, come amava chiamarli un mio maestro, dei pazienti. E l'Ospedale funziona e si difende se sa dare una risposta ai pazienti. Risposta che a volte è: “questa cura non la possiamo fare qui, bisogna andare da un'altra parte”. E' questo il punto fondamentale che mi divide dalle affermazioni di molti cittadini e politici in merito all'Ospedale che confondono a volte la qualità del sevizio con la presenza di uno o più reparti, di uno o più primari. Sapere quando fermarsi e quando muoversi altrove è una delle principali competenze che spetta ad un ospedale periferico come quello di Faenza, una competenza a cui non sfugge neanche Ravenna e altri Ospedali della cosiddetta Area Vasta Romagnola, che io preferirei chiamare “rete ospedaliera”. So bene che trasferire dei pazienti altrove è un grosso disagio e, mi consenta, a volte è anche tecnicamente difficile. Ma se il trasferimento per “competenza tecnica” è per molti inevitabile quello che io vorrei evitare nel modo più assoluto sono i trasferimenti dovuti a ricoveri “sbagliati”. Ci si sbaglia a ricoverare nell'Ospedale che non ha la competenza sufficiente, non importa se Faenza, Ravenna, Lugo tante volte in buona fede, qualche volta perché si è “troppo generosi” o “troppo accoglienti”, qualche volta perché si lavora ancora nel chiuso del proprio reparto senza mettersi in relazione con tutto il sistema “Ospedale”, salvo poi accorgersi che il sistema Ospedale in sé non è in grado di affrontare l'evoluzione della situazione! So bene che molti medici e interi reparti dell'Ospedale sarebbero in grado di fare di più di quello che fanno per la competenza che hanno, per la passione e l'impegno che mettono nelle cose che fanno. E devono fare di più per progredire, ma quando perdono il contatto con il resto della struttura il loro fare di più comporta rischi in più per i pazienti. Allora che fare? Dobbiamo adattarci ad un Ospedale depotenziato, in grado solo di affrontare piccoli ricoveri, di essere solo una grande astanteria? No, io credo che l'Ospedale sarà in grado di essere “eccellente” perché in grado di fare bene il proprio lavoro, cioè curare e dare risposte adeguate ai pazienti conoscendo bene la rete dei servizi di tutti gli ospedali regionali e anche di quelli nazionali per non fare perdere tempo a nessuno e inviare le persone nel posto giusto. Questo non significa abbandonarle o non farsene carico, ma proprio il contrario; è cercare le soluzioni migliori. Mi è rimasto impresso l'episodio a cui ho assistito anni fa nella terapia intensiva pediatrica dell'Ospedale Sant'Orsola quando un collega decise di inviare un suo piccolo paziente in Belgio convincendo e accompagnando la famiglia in questa difficile scelta perché era la migliore. Io sono critico rispetto al concetto di eccellenza che a volte viene diffuso: viene confuso con la specializzazione. Non sempre invece questi due concetti sono sinonimi. Avere un primario in più non credo significhi automaticamente potenziare l'Ospedale! E avere dei reparti ultraspecializzati come la Terapia Intensiva neonatale può essere addirittura rischioso perchè inevitabilmente saranno sproporzionati rispetto al resto della struttura che non potrà fornire l'aiuto adeguato nel momento del bisogno. E' invece necessario avere e rinforzare il punto nascita già attivo e avere molti medici e infermieri che conoscano le manovre di terapia intensiva neonatale e facciano ogni tanto un po' di pratica negli ambienti di riferimento. La sfida nel nostro sistema Regionale, che non per forza è il modello migliore , ma è quello che abbiamo è l'Ospedale in rete. Rete che però va fortemente potenziata e diretta in tutti i suoi settori con il principio basilare su cui è costruita: il rapporto reciproco, senza sudditanza ma con vera collaborazione nel rispetto delle reciproche competenze. Come avviene ad esempio nella rete nazionale dei trapianti dove ogni piccolo Ospedale fa la sua parte necessaria e fondamentale . E qui c'è tanta strada ancora da fare! Nel PAL che difendo perché invita tutti gli operatori ad agire per primi, cercando di scoprire il bisogno prima diventi troppo grande o prima che sia troppo tardi non è sufficientemente rimarcato un concetto fondamentale: per lavorare in rete occorre conoscere la rete dal di dentro, occorre cioè ogni tanto “girare” e “ stare” nei vari nodi della rete cioè lavorare un po' a Ravenna, a Lugo, a Rimini, a Cesena, a Forlì. E così accogliere anche a Faenza altri operatori, come già si sta iniziando a fare per utilizzare e conoscere ciò che alla rete noi possiamo offrire. Molti medici e infermieri lo fanno già da tempo perché partecipano a progetti di intervento globale sulla salute: penso al sistema della risposta territoriale all'infarto Acuto, alle malattia chirurgiche del cuore, alle patologie neurologiche rare, al sistema dei traumi, al sistema dei trapianti e delle donazioni, solo per citarne alcune , dimenticandole tante altre! Questo è il futuro che mi aspetto per l'Ospedale di Faenza, forte di condivisione, scambio e confronto reciproco e non di cattedrali nel deserto che oggi sono superate e che alla fine non servirebbero a niente. Pierpaolo Casalini candidato sindaco per la Lista civica “Faenzachevuoi”. 15/03/2010
Luigi Marchi (Udc): “Un Consiglio comunale rinnovato” Luigi Marchi (Udc): “Coerenti nei valori, ma non solo” Il candidato sindaco Gian Carlo Minardi, indipendente sostenuto da Pdl, Lega e dalla lista civica “Faenza è Futuro”, interviene sul botta e risposta tra l'Ausl e le forze politiche che lo sostengono. “Chiedo – dichiara Minardi, candidato sindaco di Faenza - a tutti gli attori della vita politica faentina e a tutti gli altri candidati sindaco un gesto di responsabilità - in considerazione del fatto che anch'essi in campagna elettorale hanno più volte ribadito la necessità di tutelare il presidio ospedaliero di Faenza - di sottoscrivere un patto per la salvaguardia del nostro ospedale in cui chiediamo che rimangano le Specialità con i primari e un adeguato numero di posti letto soprattutto per la Pediatria e la Cardiologia”. “L'ospedale di Faenza – conclude Minardi - non può avere solo due strutture complesse – la Geriatria e la Medicina Nucleare - come indicato dal Piano attuativo locale (Pal), avallato da tutti gli amministratori locali il 5 febbraio scorso, perché questo significa continuare a depauperare un ospedale che serve un bacino di 90mila abitanti”. Comitato Minardi Sindaco Sentire la parola “ristrutturazione” in ambito sanitario mette di defualt in allarme chi la sente o chi la legge. Il termine è usato spesso per significare “chiusura”di funzioni o reparti che vengono sostituiti da prestazioni ambulatoriali riservate alla diagnostica od a situazioni di patologie lievi, questo comporta per i faentini ,nel caso dovessero essere ricoverati , per molte patologie la necessità di migrare altrove. Sarebbe necessario conoscere il numero dei faentini che, propria sponte, si recano negli ospedali limitrofi di Forlì o Imola efficienti e ben collegati, in rapporto a quelli che d'ufficio da Faenza vengono inviati a Ravenna attraverso il Pronto Soccorso o da altri reparti non sufficientemente attrezzati. Circa il trionfalismo del Direttore Generale e del Sindaco uscente, riportati dalla stampa locale,sorgono parecchi dubbi ed interrogativi: si parla ad esempio di investimenti per 2 mln di € ,in quanto tempo? Se sono quattro anni citati all'inizio le cifre sono irrisorie ,ma anche se si trattasse di uno stanziamento annuale basterebbe appena per mantenere l'aggiornamento. Basti pensare che per l'acquisto di un apparecchio sostanzialmente semplice come un mammografo, occorrono ben 500.000 euro! Se poi si sostiene come un fatto di grande utilità e di grande efficienza avere spostato ed accorpato gli ambulatori ORL e Oculistici e si omette di dire che fine hanno fatto le degenze o che il servizio non copre i giorni festivi o le domeniche, è logico chiedersi ancora una volta quale sarà il futuro del nostro antico e glorioso Ospedale per gli Infermi. Si evince dalle dichiarazioni oltretutto, che le principali dirigenze sono a Ravenna ,quindi non a Faenza, e che questo non produce certo eccellenza per il nostro Ospedale il cui ruolo rischia di diventare sempre più quello di “piccolo polo satellite” in cui neanche una semplice gastroscopia può essere effettuata come dimostrano purtroppo i fatti avvenuti,con le tragiche conseguenze che conosciamo.Da rilevare ancora il trattamento riservato ai “post acuti”,malati non ancora stabilizzati e bisognosi di assistenza medica,che spesso presentano episodi di acuzie di notevole gravità. Ora sono affidati solo a personale infermieristico,che, per quanto ben preparato, non può risolvere casi di drammatico aggravamento e di assumersene la responsabilità. Vorremo una Sanità non solo più efficiente, ma anche più umana che trattasse nei documenti ufficiali la persona ammalata non come “utente” o “inviato”,ma da uomo o donna in difficoltà e bisognosa di cure e non come un arido DRG. Nonostante la disponibilità ed il lodevole spirito partecipativo del personale nel rapporto con il paziente, i cittadini faentini saranno costretti sempre più costretti a trasferte onerose e poco riguardose del rapporto umano con i propri cari: basti pensare ad una neo mamma con un piccolo in precarie condizioni costretta al trasferimento a Ravenna perché a Faenza in Pediatria non si ricoverano più i bambini! Il mio impegno sarà quello di ridiscutere in tutte le sedi del futuro dei servizi sanitari nel faentino, per invertire una tendenza inaccettabile. Gilberto Bucci Candidato a Sindaco di Faenza In questo momento di crisi globale, che non colpisce solo l'Italia, Faenza non ne rimane immune e la nostra Amministrazione Comunale si sta prodigando con forza per aiutare le famiglie in difficoltà. Questo è quello che l'amministrazione di centro sinistra, che ha in Giovanni Malpezzi il candidato a Sindaco che sarebbe la naturale continuazione politica e partitica , vorrebbe far credere ai Faentini che si apprestano ad andare alle urne per rinnovare il Consiglio Comunale. Il risultato è invece ben diverso, ai proclami della coalizione cattocomunista bisognerebbe mettere una postilla, l'Amministrazione aiuta le famiglie in difficoltà se sono immigrati ed extracomunitari, come è evidenziato dall'atto consigliare numero 360 del 18 dicembre 2008 che da mandato al Comune di pagare la Tassa dei Rifiuti agli extracomunitari, in nome dell'integrazione e della solidarietà. Integrazione e solidarietà che però non ne hanno diritto i Faentini che hanno, aimè per loro, la sfortuna di essere Romagnoli, magari figli di Romagnoli, che capiscono i nostri anziani se parlano in dialetto, che non arrotondano lo stipendio o, ancor peggio, la cassa integrazione vendendo merce contraffatta nei parcheggi dei supermercati o dell'Ospedale. La Lega Nord è stanca di questo finto buonismo che va sempre a discapito dei Faentini che rispettano le leggi, che devono sopportare la convivenza forzata con zingari che degradano il territorio e importunano la gente per la strada, che devono scansare gente di colore nei parcheggi della città. Noi abbiamo sempre detto e riconfermiamo la nostra netta opposizione all'immigrazione clandestina, ai venditori ambulanti con merce contraffatta, al degrado del territorio da parte degli zingari, al sostegno in via primaria ai residenti da almeno cinque anni sul nostro territorio. La Lega Nord continuerà le sue battaglie nel prossimo Consiglio Comunale, sia dalla maggioranza che dall'opposizione, coerente come sempre e non cavalcando argomenti popolari solo perché in campagna elettorale. Stefano Fantinelli - Lega Nord Romagna Una class action per tutelare i cittadini dagli errori delle giunte. La propone Gianguido Bazzoni, candidato per il Popolo della libertà al Consiglio regionale. “L'arroganza delle giunte di sinistra nei confronti dei cittadini in tutta la Romagna è atavica - spiega Bazzoni - in quanto i danni per le spese procurate dalla pubblica amministrazione ai cittadini non sono a carico degli amministratori comunali che rimandano alle calende greche ogni decisione. Invece di accettare il giudizio dei tribunali e di applicare le sentenze, ricorrono nuovamente agli avvocati per rimandare nel tempo la decisione e creare ulteriore danno a chi avuto ragione. Le giunte mai pagano di tasca propria per gli errori". “Il caso della Ghiarona, a Brisighella, è emblematico - aggiunge Bazzoni -: case autorizzate illegalmente dall'amministrazione ma risultate poi fuori legge perché costruite fuori dalle norme urbanistiche. Oltre al danno c'è stata anche la beffa perché la sinistra invece di chiedere scusa e risarcire i cittadini ha tergiversato, ha provato a trovare scappatoie legali e con i consiglieri regionali del Pd Fiammenghi e Mazzotti ha avuto perfino il coraggio di dirsi vicina alla tutela dei valori paesaggistici". “La vicenda dell'autodromo di Imola è simile - prosegue Bazzoni -. Attraverso l'ente pubblico Conami, i Comuni hanno investito nel pessimo affare dell'autodromo. Si tratta di una situazione poco cristallina dove si intrecciano alta finanza e servizi ai cittadini. Per i disastri della prima aumenteranno i costi dei secondi. Anche in questo caso la sinistra vorrebbe uscirne con la coscienza e le mani pulite". Per questo in caso di mia elezione a consigliere regionale promuoverò una class action, legge recentemente approvata dal governo Berlusconi, nei confronti dei sindaci di sinistra che governano da sempre i Comuni della provincia di Ravenna, atto necessario per tutelare i cittadini ravennati sui quali i sindaci scaricano le spese delle proprie colpe". PDL Ravenna Inaugurata la sede del Comitato Elettorale Bucci Sindaco in Corso Mazzini, 165/a, il Comitato sarà aperto tutti i giorni, dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.00, per permettere a chi lo volesse di informarsi sulla campagna elettorale del candidato sindaco per La Tua Faenza-UDC Gilberto Bucci. All’inaugurazione hanno presenziato: Gian Luca Galletti – Candidato Presidente della Regione Emilia-Romagna per l’UDC, il quale ha affermato: “L’unico vero utile è quello dato all’UDC, perché permette di scardinare questo finto bipolarismo che non rappresenta l’elettorato” ed inoltre “Siamo molto orgoglioso della candidatura di Bucci a Faenza, perché rappresentativa di una larga fetta dell’elettorato, ma sopratutto pienamente rappresentativa dei programmi del nostro partito, uomo di grande esperienza politica”. Gilberto Bucci – Candidato sindaco per La tua Faenza-UDC, il quale ha affermato: “Sono onorato di correre per la carica di sindaco di Faenza, soppratutto perché la mia candidatura è sostenuta da una importantissima lista civica: La Tua Faenza insieme all’UDC. Insieme cerchiamo di portare Faenza fuori dal tunnel e risollevarla dopo anni di mal governo” Giuseppe Bentivoglio – Candidato Consigliere della Regione Emilia-Romagna per l’UDC il quale ha affermato: “Condivido completamente il programma predisposto per le Regionali dall’UDC e porterò in Regione l’esperienza che ho maturato nella mia attività lavorativa, ma soprattutto quanto di buono ho appreso come dirigente Regionale e nazionale dell’Associazione dei Genitori delle Scuole Cattoliche”. Massimiliano Dapporto – Segretario Comunale UDC il quale ha affermato: “Invito tutti i candidati al massimo impegno perché siamo chiamati ad un compito importantissimo e cioè far capire alle persone l’utilizzo del buon governo, non vogliamo caratterizzare la nostra azione politica da spot o proclami, ma da idee e progetti finalizzati al buon governo delle comunità” L’UDC anche qui non ha scelto né destra, né sinistra, ma il buon governo. Comitato Elettorale - Bucci Sindaco Molto si è scritto e si è detto sul tema dell'evoluzione del sistema sanitario e del nostro storico ospedale negli ultimi anni, ma in particolare, ancora una volta, la campagna elettorale ha infiammato gli animi, l'attenzione e la sensibilità all'argomento. Non conosco le reali possibilità di influenza ed indirizzo sulla politica decisionale e gestionale dell'Asl, da parte dell'amministrazione comunale, in modo da poter esprimere un parere sulla condotta delle giunte passate nella gestione di casi spinosi come il ben noto ridimensionamento del reparto di Pediatria, ma sento di poter fare una considerazione personale in prospettiva futura, come cittadino, come genitore, come utente e come candidato al consiglio comunale. Nei due passaggi seguenti del paragrafo del Pal 2010-2012 che riguarda lo scenario per la sanità del futuro, sta a mio parere la risposta a quello che noi tutti chiediamo per la tutela della nostra salute. Tra le altre cose, vengono definiti e presentati due concetti basilari che si precisa dovranno orientare e servire da guida per l'operatività della Asl nel prossimo triennio: ? “è la centralità del cittadino, “in quanto titolare del diritto di salute e partecipe alla definizione delle prestazioni, della organizzazione dei servizi e della loro valutazione, che dovrà ispirare i cambiamenti attesi e prospettati e dal quale discendono altri conseguenti principi come l'obbligo di qualità tecnica, professionale e relazionale per tutti i servizi e le prestazioni resi da parte delle Aziende sanitarie e la trasparenza nei confronti dei cittadini, degli utenti e delle loro rappresentanze organizzate. ? “Praticare la sanità pubblica significherà coordinare azioni ed interventi che hanno un impatto sulla salute della popolazione, anche al di là dell'ambito dei servizi sanitari in senso stretto, ma anche, ovviamente, fornire tutti i servizi sanitari necessari alla promozione della salute, alla prevenzione della malattia, alla riabilitazione fisica, sociale e lavorativa.” Poche pagine dopo c'è l'analisi della sostenibilità economica dell'attività di assistenza sanitaria da parte dell'Asl, in termini ovviamente di incidenza dei costi in relazione ai servizi erogati. Il difetto di fondo che, a mio avviso, negli ultimi anni ha provocato lo scollamento tra ciò che i cittadini vorrebbero e quello che pare essere l'attuale offerta di servizi sanitari deriva dall'attuale gestione troppo “aziendale” della Azienda Sanitaria, che vede il management impegnato al rispetto di budget orientati al contenimento dei costi per l'ottimizzazione delle risorse a disposizione. L'Asl non può essere considerata, e di conseguenza amministrata, alla stregua di una qualsiasi azienda, perché la sua attività caratteristica riguarda l'erogazione di servizi alla persona e per di più nel settore della salute, da tutti ancora giustamente identificato come il bene più prezioso. L'obiezione ovvia della controparte, potrebbe essere che con questo approccio si vuole evitare di incorrere in situazioni di dissesto come ad esempio quella in cui versa la nostra confinante Asl di Forlì, piuttosto che interi sistemi sanitari regionali, soprattutto delle regioni meridionali. Quello che più infastidisce il comune cittadino, a mio parere, è la sensazione che comunque le decisioni aziendali vengano prese a dispetto del parere di quelli che sono i suoi utenti e che nemmeno i rappresentanti scelti dai cittadini prendano le dovute posizioni a loro tutela, questa è infatti una delle accuse mosse al comune che ha collaborato alla stesura del documento. Per correttezza mi pare giusto elencare tutte le parti, esterne all'Asl, che hanno contribuito e definitivamente sottoscritto il documento il 5/2 scorso. Nelle premesse del PAL, si scrive che la CTSS di Ravenna ha curato l'informazione e la partecipazione incontrando in fase iniziale e finale: CGIL - CISL – UIL provinciali, Associazioni Industriali – Confindustria, Associazione Piccola Industria (API), Confederazione Nazionale Artigianato (CNA), Confartigianato FAPA, ASCOM, Confesercenti, Lega Provinciale Cooperative, Unione Provinciale Cooperative, AGCI, Federazione Provinciale Coltivatori Diretti, Confederazione Italiana Agricoltori, Associazione Agricoltori, Forum Provinciale Terzo Settore e Associazioni di Volontariato, Consiglio provinciale di Ravenna, Consiglio comunale di Ravenna, Assemblea dei Consiglieri dei Comuni del lughese ed Assemblea dei Consiglieri dei Comuni del faentino. Quello che la nuova amministrazione si deve prende carico di fare è, secondo me, vigilare affinché coloro che hanno preparato il documento non si dimentichino quali sono le linee guida che essi stessi hanno identificato e ben espresso. Naturalmente ci si aspetta che le maggiori attenzioni riguardino coloro che paiono essere le controparti più indifese e che necessitano perciò di maggiori attenzioni e cure, ma alla fine riflettendo il malato è sempre parte debole, in quanto sofferente, dalla più tenera età fino ad arrivare agli ultimi anni della vita, quindi si conviene che davvero al centro di tutto il sistema sanitario debba esserci l'attenzione ed il servizio all'individuo, per garantire la tutela del suo fondamentale diritto alla salute in modo che possa condurre una esistenza la più dignitosa e serena possibile. Di fronte all'importanza di questa mission aziendale, terminologia usata nel PAL anch'essa puramente economica, che mal si sposa al contesto sanitario che invece vede i medici e gli infermieri svolgere la loro professione con capacità, zelo, come fosse una vera e propria missione, i budget e la questione economica e di profitto possono e dovrebbero fare un passo indietro e per questo si confida nell'elasticità e nel buonsenso degli amministratori dell'azienda e nella loro voglia di tutelare efficacemente, prima di ogni altra cosa, quel prezioso bene che è la vita. Il progetto di FAENZA CHE VUOI, parte dall'estate 2008 dalle chiacchiere di alcuni amici sulle problematiche della città che amiamo, sui possibili contributi da apportare per risolverle, sull'impegno che ci si sarebbe potuto mettere in prima persona. L'entusiasmo di questa nuova e giovane voce, contagia ben presto tutti gli altri attuali componenti della lista civica e parte il cammino difficile e tortuoso che ci porta fino a qui, convinti che solo dal confronto ampio, sincero e democratico, dal coinvolgimento di tutti i faentini, ciascuno con la propria forza, storia ed esperienza, si possa cercare di costruire un luogo migliore in cui vivere, un luogo di cui essere contenti e fieri, non solo per il passato ma anche, e specialmente, per quello che sarà il futuro. Siamo partiti dai sogni e dai desideri delle persone che abbiamo incontrato in questi mesi perchè crediamo che essi siano il vero motore del cambiamento. Attraverso le opinioni della gente comune, di chi lavora nei settori di intervento pubblico, di chi se ne occupa come semplice passione personale, con le orecchie ben aperte e consapevoli che nessuno ha la verità, ma che i grandi cambiamenti passano attraverso i piccoli contributi di tutti, e che ottimizzando le risorse a disposizione, essi potranno diventare realtà. Il primo principio fondamentale da cui parte, ed attorno a cui ruota, tutto il nostro programma è l'individuo, concepito come risorsa unica ed insostituibile, per questo da valorizzare e da tutelare in ogni suo aspetto ed in ogni momento della sua esistenza. Migliorando la condizione degli ultimi e garantendo il rispetto dei loro diritti si aumenta la coesione sociale, la partecipazione attiva, il tenore di vita di una comunità intera. Riteniamo quindi necessario che ognuno sia responsabilizzato e sensibilizzato a divenire protagonista delle scelte per il futuro della comunità, che le persone si sentano a casa, che coloro che hanno bisogno, i poveri, gli ammalati, gli anziani, i disabili e le loro famiglie, siano raggiunti là dove si trovano e non al contrario e come spesso succede emarginati. Quando si parla di “politica dal basso” e si dichiara di “ripartire dalla città” non si dice nulla di nuovo. Sono concetti fondamentali, con radici antiche quanto il pensiero dell'uomo, è necessario recuperarli dalla banalizzazione generata dall'uso comune delle parole per riportare la politica al suo originario significato di servizio di tutela e valorizzazione del bene pubblico per il mantenimento ed il miglioramento del benessere del cittadino. Questo è il nostro impegno e il nostro ambizioso progetto. Per realizzarlo la lista sarà composta solo da persone che non hanno tessere di partito e non sono legate a poteri economici forti. Questo ci garantisce la possibilità di affrontare le scelte in assoluta libertà e di pensare solo alle esigenze della comunità. Per mantenere fede agli impegni presi con quanti fin qui ci hanno supportato, per rimanere coerenti con gli ideali ben specificati nella nostra carta dei valori e nel programma elettorale, abbiamo come logica conseguenza deciso di andare da soli alla meta, nel rispetto di ogni avversario, nel sostegno al nostro candidato Pierpaolo Casalini. Gloriano Peroni – candidato al consiglio comunale per “Faenza che Vuoi" Non poteva mancare il faentino Gian Carlo Minardi questa mattina alla Fiera di Forlì dove si è inaugurata la settima edizione di “Old Time Show”, la vetrina nazionale dedicata alle auto e ai motori d'epoca. L'ex patron del Minardi Team era allo stand di EpocAuto nei padiglioni di via Punta di Ferro ad autografare il volume, fresco di stampa a da oggi in vendita, intitolato “Gian Carlo Minardi racconta 35 anni di gare: dalla Formula Italia alla Formula 1”, scritto da Stefano Pasini ed edito dalla faentina C&C (info: www.minardi.it). Il volume, 190 pagine con oltre 200 immagini racconta la storia esclusiva del team manfredo che sfidò i giganti dell'auto. Minardi ripercorre la sua lunga carriera nel mondo delle automobili dai primi anni Settanta fino al 2005, dalla Formula Italia, alla Formula 2 fino alla Formula 1. Le gare, le classifiche, i risultati, i protagonisti, le schede delle auto e dei piloti – alcuni dei quali sono proprio oggi protagonisti sulla pista del Bahrein -, corredati da tante curiosità, fanno di questo libro un'opera interessante non solo per chi da sempre segue il mondo dell'automobilismo, ma anche per chi vuole semplicemente conoscere la storia di un uomo che ha fatto di una passione, un'impresa eccezionale portando con la Scuderia Minardi il nome di Faenza in tutto il mondo. A rendere il libro particolarmente accattivante, in molte pagine sono graficamente isolati aneddoti e curiosità che Gian Carlo Minardi racconta in prima persona: piccoli avvenimenti che hanno, uno ad uno, fatto grande la storia della Scuderia, dal primo incontro con Ferrari a Maranello, a quello con l'Avvocato Agnelli a Montecarlo, al racconto di quando il Minardi Team fu la prima squadra al mondo a dotarsi di un servizio di ristorazione, rigorosamente di cucina tipica romagnola, naturalmente sempre pieno di ospiti. Aneddoti che lasciano il sorriso sulla bocca, ma anche una punta di malinconia perché il mondo della Formula 1 raccontato attraverso le parole di Gian Carlo Minardi è probabilmente scomparso con il suo addio alle corse. Un mondo lontano dagli ingaggi milionari di sponsor e piloti, costruito giorno dopo giorno dal lavoro duro dell'intera squadra guidata da Gian Carlo Minardi. La presentazione ufficiale del libro si terrà a Faenza sabato 20 marzo, alle 17, nella Sala Bigari della residenza municipale, alla presenza dei tecnici e dei piloti che hanno contribuito a scrivere la meravigliosa storia del Minardi Team. Comitato Minardi Sindaco PRI UNICA NOVITÀ DELLA CAMPAGNA ELETTORALE Tra gli ultimi rantoli dell'antipolitica e i soliti rigurgiti estremisti, tra nomi nazionalpopolari improvvisamente prestati alla cultura amministrativa e chi continua ad attribuirsi buffe patenti di lista civica disprezzando il ruolo che la nostra Costituzione riconosce ai partiti, l'unica vera novità di questa campagna elettorale in cui molti paiono solo inseguire il voto cattolico, è il ritrovato impegno politico del Partito Repubblicano Italiano. Un rinnovamento generazionale e di contenuti programmatici che ha portato la mia segreteria comunale, eletta il 25 ottobre scorso, a realizzare il suo primo obiettivo: riportare l'Edera mazziniana sulla scheda elettorale dopo sedici anni di assenza, in una valida coalizione di centrosinistra di cui, confermando autonomia di giudizio e proposta, vogliamo essere l'area laica e liberaldemocratica, garantendo rappresentanza e stimoli partecipativi a chi crede prima di tutto nel progresso civile e nelle libertà individuali. La partecipazione del PRI alle elezioni comunali del 28 e 29 marzo 2010 è per noi, oltre ad un risultato organizzativo degno di attenzione, un nuovo importante punto di partenza. In questa campagna elettorale stiamo registrando tra i nostri concittadini interesse ed entusiasmo alla notizia della presentazione di una lista repubblicana anche in questa città. Il rinnovato impegno del PRI è stato costantemente affiancato e sostenuto dalla ricostituita Federazione Giovanile Repubblicana che, dopo aver deciso di re-intitolare la sezione faentina al compianto Luigi Rava, ha animato tutte le nostre presenze in piazza e curato i materiali della campagna elettorale. Per tutto questo, e per ribadire in prima persona il mio impegno al servizio del partito, ho accettato di guidare da capolista il gruppo dei nostri candidati al Consiglio comunale della città. Un gruppo vario e variegato, fondato su una maggioranza di giovani (sei under 30 e altrettanti under 40) e che proprio per questo non ha bisogno di inseguire la vetta della classifica di età media più bassa, onorandosi piuttosto di candidare ancora una volta Luciana Bassi, classe 1922, ex custode della Biblioteca Manfrediana, iscritta al PRI dall'immediato Dopoguerra e da sempre anima della sezione faentina, intitolata a Maria Mazzini, del Movimento Femminile Repubblicano, che, come già avvenuto in Romagna negli ultimi mesi a Cesena, dopo le elezioni si ricostituirà pure nella nostra città. Il Partito Repubblicano Italiano è dunque vivo, forte della sua grande eredità storica e insieme consapevole della curiosità suscitata da tutte le autentiche novità politiche. Il Partito Repubblicano Italiano è deciso ad un suo ruolo da protagonista in Consiglio comunale per Giovanni Malpezzi sindaco di Faenza. Claudio Ossani segretario PRI Faenza 12/03/2010
LE NORME DEL PACCHETTO SICUREZZA A FAENZA Fra le norme introdotte dal pacchetto sicurezza per quanto riguarda la lotta all'immigrazione clandestina sono state introdotte alcune possibilità di controllo da parte dei comuni per quanto riguarda la verifica delle condizioni di vita: In seguito a richiesta posta dalla sottoscritta all'Amministrazione Comunale uscente se, nel merito, i competenti uffici comunali siano stati attivati per effettuare le suddette verifiche e quante siano state le verifiche ed i controlli effettuati nel comune di Faenza, la risposta è stata la seguente: Ecco come nel Comune di Faenza, possono tranquillamente insediarsi elementi pericolosi; voglio ricordare che proprio il comune di Faenza ha ospitato l'islamico che è stato arrestato con l'accusa di “associazione terroristica internazionale e truffa aggravata dalle finalità di terrorismo” Tiziana Bagnolini - Lega Nord Romagna QUALE FAMIGLIA? Leggiamo che Malpezzi vuole mettere la famiglia al centro, ma ci stiamo chiedendo quale famiglia? Unione di Centro Comitato Comunale di Faenza - Il Segretario Massimiliano Dapporto MALPEZZI: AL CENTRO I CITTADINI “Candidarsi ha un significato preciso”. Così Giovanni Malpezzi alla vigilia della serata dove riunirà attorno a sé tutti i candidati delle liste di centro sinistra che lo sostengono, cittadini e sostenitori. “Essere un buon amministratore ed un buon rappresentante per la città è sinonimo di essere candidi, mettendo in gioco la propria onorabilità, sapendo che la vita di un uomo pubblico non può avere zone d'ombra. Spero di essere all’altezza della fiducia che tanti cittadini mi stanno dando in questi giorni, in un percorso che viene da lontano e vuole abbracciarli tutti: noi, la politica, i partiti, veniamo dopo, dovremo essere al loro servizio e io mi sento responsabile di tale patto. Al centro ci saranno loro i cittadini, soprattutto coloro che con discrezione, a volte pudore, vivono situazioni di disagio. L’ascolto che ha caratterizzato il mio percorso prima di vita, ora politico, certo non frutto di alchimie last minute di segreteria, sarà una costante: stare in mezzo alla gente significa ascoltare e assumersi anche pesanti responsabilità. Ascolto, sobrietà, sviluppo, sostenibilità saranno temi che non dovranno abbandonare mai la proposta di Malpezzi, con l’obbligo di dare una prospettiva alla città e una speranza a chi oggi fa fatica a trovare nella politica una risposta a questi momenti difficili”. La serata, in programma dalle ore 19.30 di giovedì 11 marzo, alla Sala Zanelli presso il Centro Fieristico Provinciale, è un passaggio importante di due settimane di appuntamenti fitti con il vasto mondo della città, fino alle elezioni. Organizzazione elettorale Giovanni Malpezzi Minardi: “Migliori servizi per difendere il mondo agricolo” Il candidato indipendente Gian Carlo Minardi, sostenuto da Pdl, Lega e dalla lista civica “Faenza è Futuro” è intervenuto ieri sera al confronto organizzato dalle associazioni agricole nella sede del Consorzio Agrario per illustrare la politica che intende portare avanti per il sostegno all’agricoltura. “Rioni, una priorità per Faenza” Con l’incontro con il Gruppo Municipale, il candidato a Sindaco Gian Carlo Minardi, ha chiuso il ciclo di consultazioni riguardanti il Palio del Niballo, iniziato prima dell’inizio della campagna elettorale con il confronto con i singoli Rioni. Comitato Minardi Sindaco
La sera dell' 8 marzo ha visto una folta partecipazione di pubblico, l'incontro organizzato dall'Associazione Culturale “La Tua Faenza” e dal Rione Giallo con tema “Dagli ospedali di quartiere al grande ospedale settecentesco”. Il relatore,Dottor Veniero Casadio Strozzi ha coinvolto il nutrito pubblico con la descrizione e la funzione di quelle che erano le peculiarità medioevali e rinascimentali degli ospedali di Faenza poi raggruppati nel Grande Ospedale. Ha poi illustrato quello che l'ospedale di Faenza rappresentava per il panorama sanitario dell'epoca, fino a spingersi a riconoscere che il nostro amato ospedale era uno dei più importanti per la Romagna con eccellenze mediche e di specializzazione invidiateci anche a livello europeo. Questa lode non gratuita ha però provocato nell' attento pubblico, al termine dell'incontro, un serie di domande e di pensieri su quello che è invece l'ospedale di Faenza oggi. Il riferimento sicuramente non era casuale sul costante indebolimento del nostro presidio sia per numero di posti letto che di reparti, fino alla previsione che, se non si attuerà un cambiamento di rotta ci troveremo solamente con un pronto soccorso e forse qualche posto letto generico per una popolazione servita intorno alle 90.000 unità. Sicuramente, è stato detto, la causa di tale indebolimento è dovuta alla non capacità di imporsi nelle scelte relative alla sanità, attuate negli ultimi 15 anni, e al mettere al primo posto mere questioni economiche a scapito di quello che è il bene per i cittadini e per la salute pubblica. Ma soprattutto si è osservato che tale indebolimento sistematico va ricondotto ad una precisa volontà politica regionale che ha continuato a penalizzare la realtà faentina grazie alla connivenza dei politici locali. Si ricorda infatti che il termine azienda sanitaria non preclude il fatto che in primo luogo si parla di persone e soprattutto di persone in difficoltà. Il Presidente de LA TUA FAENZA Claudio Valmori Incontro dei candidati Sindaco con le organizzazioni sindacali agricole (Coldiretti-Cia-Confagricolura-Copagri) - Grati di essere stati invitati a far parte di tale dibattito, a fronte di un documento scritto da più associazioni, il Candidato Sindaco Maurizio Montanari ha affrontato le tematiche principali che sono risultate focali nella discussione, non dilungandosi in punti o spot elettorali. Montanari ha affrontato il problema della risorsa acqua in modo chiaro, constatando che per quanto riguarda le acque degli attingimenti dal CER (Canale Emiliano Romagnolo) i lavori per l´estensione delle reti stanno avendo con buon esito: nell´area Lamone - Senio già finanziato ed ultimato; in fase di concessione il finanziamento per quanto riguarda l´area del Lamone lato Formellino – Ronco. Si sottolinea di fatto che non si necessita di miracoli politici, o interessamenti di imprenditori, eludendo il pensiero che qualcuno possa o meno influenzare il compimento di tale opera che è avviata in modo positivo e che non presenterà colpi di scena. Per quanto riguarda la zona monte è possibile ottenere permessi per invasi interaziendali di notevoli dimensioni, che però, al momento, si prestano a maggiori discussioni e sono in fase di rivalutazione da parte della Regione (Provincia) per una questione di impatto ambientale (sono diventati troppo numerosi ed incidono esageratamente sul paesaggio e sull´equilibrio dello stesso). La necessità è anche quella di risparmiare la risorsa acqua, in quanto studi recenti di Arpa e del Ministero dell'Ambiente (molta documentazione è anche disponibile in internet) evidenziano un aumento dei processi di desertificazione interessanti anche una vasta area romagnola (comune di Faenza compreso), ponendo l´acqua come punto di partenza da cui progredire nelle culture.Gli studi identificano anche in alcuni tipi di impianti il fulcro di un consumo eccessivo e sconsiderato. La necessità di mantenerla disponibile a tutti, e quindi anche per lavorazioni agricole che alimentano l'economia vitale, passa attraverso una consapevolezza del maggiore spreco che viene attuato; è comprovato infatti che l'elevato bisogno idrico stia portanto ad un notevole impoverimento delle falde, fenomeno mai avvenuto, che preoccupa i tecnici del settore. Fatti Sentire pone l´agricoltura, essendo per definizione il settore primario perché dà cibo e vita, come base dell´economia locale e nazionale e ritiene che la stessa debba essere incentivata e supportata, con la tecnologia e la conoscenza, dedicandole gli spazi necessari per operare perché di importanza ambientale ed economica, sia per il commercio che anche per l´energia (fotovoltaico in primis). Argomenti tutti trattati nel programma depositato per la candidatura e in cui da tempo si crede. Incentivare quindi la filiera corta, anche detta km zero, proponendo l´idea di creare un circuito di prodotti biologici a DOC che rappresentino le nostre origini e, perché no, anche con un marchio di provenienza, per uscire dalla regola del prezzo indotto e saltare qualche passaggio restituendo parte di quel denaro, trattenuto da chi non fa altro che spostare carte senza nemmeno vedere il prodotto. Non riteniamo opportuno, a differenza degli altri candidati, parlare di investimenti dei privati con facili promesse, ben consci delle attuali difficoltà degli imprenditori agricoli nel fare reddito (perché sottoposti a regole di mercato fatte da pochi); questi non farebbero altro che trovarsi strozzati da debiti con le banche o con gli enti finanziatori. Il produttore si deve riappropriare del mercato, anche in piccoli consorzi privati, facendo rete, tornando a collaborare per un bene comune. Per concludere si nota con piacere che, riguardo a rifiuti ed energia, alcuni candidati si sono rivelati propositivi (Minardi escluso, oramai convito che bruciare sia una boccata di salute). E' facile cavalcare idee o cause giuste (incentivare le energie veramente pulite, la raccolta differenziata porta a porta, favorire iprodotti locali a km zero, ecc...), peccato iniziare a farlo solo ora. Quei partiti di cui fanno parte osteggiavano, fino a poco tempo fa, tali idee. Ben venga davvero. In consiglio comunale poi, queste opere del bene comune saranno da portare avanti: ne chiederemo conto! Promesso da Fatti Sentire. 11/03/2010
SCIOPERO DEL 12 MARZO INDETTO DALLA CGIL Ridolfi:- in alcune scuole di Faenza lo sciopero del 12 marzo è stato “incentivato” “Venerdì 12 marzo 2010 i lavoratori che vorranno aderire allo sciopero indetto dalla CGIL lo potranno fare anche a Faenza così come garantito dall'art. 40 della Costituzione, non saranno altrettanto tutelati i lavoratori di alcune scuole di faentine che invece vorranno recarsi come d'abitudine al lavoro. In un Istituto scolastico della nostra città è successo che pur di garantire un pieno successo politico allo sciopero del 12 marzo della CGIL si è tentato di mandare a casa anche coloro che volevano recarsi normalmente al lavoro. Non riuscendo a far scioperare alcuni insegnanti con opera di convinzione politica, un dirigente scolastico, scrupoloso nel dimostrare che la scuola chiude a causa di uno sciopero massiccio, ha fatto un ordine di servizio agli insegnati che non avevano dato la loro adesione allo sciopero cambiando il loro normale orario di lavoro e concentrandolo in 6 ore consecutive dalle 8,30 alle 14,30, disdicendo il servizio di mensa scolastica e le lezioni degli esperti di educazione fisica previste proprio per venerdì 12. La scuola così chiuderà alle 12,30 nonostante la presenza di alcuni insegnanti che nelle due ore di lavoro rimanenti si dovranno recare negli ambienti della scuola media a fare non si sa che cosa. Alcuni dipendenti della ditta che garantisce il servizio mensa vista la situazione si sono visti costretti a prendere addirittura un giorno di ferie non volendo scioperare. Sembra che la scusa del dirigente scolastico sia stata che causa sciopero non vi sarà alcun bidello nel plesso scolastico dopo le ore 12,30, senza l'ordine di servizio però gli insegnanti che avessero ritenuto di rimanere in classe con i propri alunni per svolgere la normale lezione l'avrebbero potuto tranquillamente fare. Possiamo quindi sostenere che a Faenza in alcune scuole è garantito il diritto di sciopero ma non il diritto al lavoro. Possiamo anche sostenere che se si è costretti ad adottare tali metodi per garantire il successo di uno sciopero vuol dire che si sa fin dall'inizio che sarà un flop. ” Raffaella Ridolfi Un’ora di chiacchierata a ruota libera. Da questa semplice idea nascono gli incontri con i sette aspiranti sindaco di Faenza ospitati nell’Aula Magna dell’Istituto Superiore per le Industrie Artistiche (ISIA) manfredo. Il 15 e il 22 marzo – dalle 13 alle 14 – studenti, docenti e tutti i cittadini che vorranno partecipare, potranno essere attori di un dibattito politico made in ISIA. Un modo per avvicinare i giovani, e non solo, al confronto politico e per lasciare spazio anche al lato umano dei concorrenti alla poltrona di primo cittadino. Lunedì 15 marzo saranno della partita Gilberto Bucci (Udc), Vincenzo Fanelli (Forza Nuova) e Maurizio Montanari (lista Fatti Sentire). I politici ospiti all’Università del design di lunedì 22 marzo saranno Pier Paolo Casalini (lista Faenza Che Vuoi), Palmiro di Maria (Federazione della Sinistra), Giovanni Malpezzi (centro-sinistra) e Gian Carlo Minardi (centro-destra). Si ricorda che gli incontri sono aperti al pubblico, per ulteriori informazioni visitare il sito www.isiafaenza.it oppure chiamare allo 0546/22293. Sono David Ruscelli, candidato consigliere Italia Dei Valori, invio la presente a risposta delle dichiarazioni della lista "Fatti Sentire" (Amici di Beppe Grillo) Mi preme sottolineare che sono stato e sono tuttora simpatizzante di Beppe Grillo e attualmente iscritto al meetup dei Grilli, ricevo infatti con piacere e regolarià le newsletter. E' stato con grande entusiasmo che in conferenza stampa ho detto, e qui ribadisco, che i punti dei nostri programmi sono sostanzialmente gli stessi. Io penso tuttavia sia giusto non sottrarsi al dialogo con i movimenti amici, pertanto trovo nell'Italia Dei Valori elementi di particolare concretezza e sono certo che Giovanni Malpezzi sarà un ottimo Sindaco, con lui si potrà attuare il programma a cui tanto teniamo e che in buona parte corrisponde al vostro. Avete realizzato un bellissimo programma di 37 pagine pieno di buoni intenti, quando poi è stato il momento di unire le vostre forze alle nostre per andare a fare goal tutti assieme, vi siete tirati indietro. Non si può sperare, con tutto il rispetto, che dopo un atteggiamento di questo tipo il vostro movimento venga giudicato diversamente da come fatto dal sottoscritto in conferenza stampa. Senza rancore e con molta simpatia. David Ruscelli Candidato Consigliere lista Italia Dei Valori Faenza Gentile Redazione, apprendo oggi da alcuni nostri associati di una sgradevole dimenticanza da parte della vostra redazione in merito ad un vostro articolo contenente i nomi dei candidati al consiglio comunale, elencati in ordine alfabetico con annessa appartenenza di lista. Ebbene vorrei ricordarvi che il candidato a sindaco Gilberto Bucci è sostenuto da una lista composta oltre che dall'UDC come da voi menzionato, anche dalla LISTA CIVICA “LA TUA FAENZA”, che non è l'UDC e che trasmette una identità e dei valori propri di una Lista Civica. Certi che si tratta di una dimenticanza da parte vostra e che vorrete darne ampia correzzione inserendo accanto a quanti sono candidati in questa lista il vero nome della lista stessa e cioè: “LA TUA FAENZA – UNIONE DI CENTRO” abbreviabile come “LTF- UDC”, presso il vostro stimato sito, si porgono i più cordiali saluti Il Presidente Claudio Valmori NOTA DI FAENZANET - Diciamo subito che effettivamente avevamo riduttivamente riportato la dizione UDC a fianco di tutti i componenti la lista a sostegno di Gilberto Bucci (ed ora in tutto il sito non dovreste più trovare incongruenze), probabilmente così urtando diverse anime/correnti presenti all'interno della stessa lista. La chiusura dell'Omsa, con tante famiglie in difficoltà, ci impegna ad una riflessione, per programmare il futuro della nostra città e dei nostri figli. E' di tutta evidenza che non possiamo reggere lo tsunami della globalizzazione senza una conversione profonda che punti sul valore aggiunto. La crisi Omsa insegna a tutti che le calze si possono fabbricare ovunque, quel che conta è la filiera del marketing: ricerca, creatività, promozione del marchio, commercializzazione. Sono queste le attività che creano valore, con il vantaggio che non possono essere delocalizzate. La fine dell'Omsa, purtroppo, era segnata da anni, dal momento in cui Faenza è diventata solo l'ultimo anello della filiera: quello della produzione. Il compito della politica è investire sull'eccellenza: preparare i giovani per nuovi lavori più qualificati; aggiornare chi nel mercato del lavoro c'è gia; rapportare la scuola con il mondo del lavoro; favorire l'insediamento di aziende innovative; sostenere le filiere che fanno eccellenza. Penso alla nostra agricoltura. Certamente siamo in una terra generosa, ma ce n'è anche da altre parti. Eppure noi siamo riusciti a imporre i nostri prodotti agricoli in tanti paesi che pure sarebbero vocati. Merito delle nostre filiere di eccellenza in agricoltura, che fanno ricerca di prodotto, organizzano i produttori, supportano le lavorazioni con le cooperative, promuovono il prodotto, lo commercializzano con le più opportune reti di vendita. Andando nei paesi dell'est si trovano nelle bancarelle di frutta le cassette marchiate Agrintesa o Zani: è motivo di orgoglio e di riflessione. A Faenza non abbiamo solo l'agricoltura, c'è anche un comparto metalmeccanico di eccellenza, che però non decolla, perché non fa filiera. Al riguardo preoccupa la Cisa che si è integrata in un gruppo multinazionale, ma che non ha più la testa pensante a Faenza. Il piccolo commercio e l'artigianato di servizio sono in una posizione meno debole, perché, attraverso le organizzazioni di categorie, riescono in qualche modo a fare rete. Bisogna quindi pensare, con intelligenza, al rinnovamento della nostra economia, in collaborazione con le strutture di ricerca presenti a Faenza e valorizzando il rapporto virtuoso con l'università e le banche locali motori di sviluppo. La situazione non è facile, ma ci sono le condizioni per uscire bene dalla crisi: ciascuno deve fare la sua parte. Il ruolo della nuova amministrazione di Faenza è cruciale. Marchi Luigi (Udc) Agricoltura un settore da tutelare Nel dibattito politico relativo alle amministrative è piombata con forza la discussione sulla crisi dell’ agricoltura. Una crisi lancinante che mette in difficoltà le aziende ed i progetti di sviluppo del settore. L’intero sistema della commercializzazione dei prodotti agricoli oggi più che mai è in difficoltà nell’affrontare sia la globalizzazione, che il controllo dei mercati più interessanti da parte della GDO. Il settore ha perso capacità contrattuale ed il problema, spesso sottovalutato, ora esplode in tutta la sua gravità: sono in difficoltà le aziende condotte da giovani perlopiù votate a nuovi investimenti che non hanno riscontro sufficientemente remunerativo,tant’è che occorrono risposte nuove. Quale può essere quindi il ruolo dell’ente locale nel sostenere il settore agricolo? Non vi sono grosse possibilità di intervento ,ma quello che si può fare va fatto senza escludere strumenti innovativi. Condivido il documento delle organizzazioni agricole che almeno su questo tema hanno trovato unità di intenti,mi preme solo aggiungere un dato che proviene da Europe Direct:il reddito agricolo per occupato è calato in Italia del 25% tra il 2008 ed il 2009,peggio di noi ha fatto solo l’Ungheria con il 35%, contro una media europea del 12,2%,ritengo perciò la situazione molto grave ed occorre riportare da subito alle aziende il valore aggiunto del mercato dei prodotti agricoli, oggi ad appannaggio di altri. Non si può prescindere dal sostegno alla cooperazione che anche in campo agricolo ha dato spesso buone risposte economiche alle aziende associate. Gilberto Bucci Candidato a Sindaco di Faenza Faenza che Vuoi considera l’argomento culturale molto importante perché fondamentale per la crescita dell’individuo. Ritiene sia necessario mantenere il livello di offerta di cultura che c’è già, assumendolo come punto di partenza potenziandolo e perseguendo l’obiettivo di renderlo più efficace individuando anche all’occorrenza rappresentanti autorevoli locali che possano fungere da guida e controllo dei progetti in cantiere. L’aumento dell’attenzione e dell’impegno in questo settore, produrrebbe giocoforza importanti ricadute benefiche sulla accessibilità turistica della nostra città, con la possibilità di aumentare anche l’affluenza al Mic, in modo che questo diventi finalmente una risorsa per la crescita e la valorizzazione della città e non l’attuale assorbimento di risorse, che rappresenta una parte decisamente rilevante del budget che l’amministrazione comunale assegna alla cultura a Faenza. I nodi problematici che abbiamo identificato e riteniamo siano da affrontare per raggiungere questi ambiziosi obiettivi sono: Adeguata valorizzazione di “C”, Festival dell’arte contemporanea: è una iniziativa interessante che non ha però coinvolto in maniera efficace le associazioni locali, quanto invece è avvenuto per le realtà partecipanti provenienti da fuori città. Verifica della possibilità di aderire a bandi europei per la realizzazione di eventi di ampio richiamo, con la garanzia di un adeguato e conseguente patrocinio. Un esempio potrebbe essere la promozione di un festival sul neoclassicismo che coinvolga tutti i soggetti culturali interessati, dalla musica alla filosofia, alla storia, alla ceramica alla pittura, alla musica di Sarti che possa ricevere una attenzione internazionale. Faenza è stata da sempre la patria di personaggi illustri e conosciuti anche a livello sovranazionale in ognuno di questi settori, compreso quello della scienza e della ricerca, ed è ora di valorizzarli per quanto meritano. Rivisitazione di un periodo storico come il quattrocento di cui sono conservati a Faenza importanti documenti storici che vanno dalla presenza di un Codex musicale a documenti storici di alto rilievo che potrebbe essere messi a disposizione e resi fruibili coinvolgendo le associazioni in grado di offrire e affrontare il tema. Creazione di un indotto sulla cultura, come già avviene sul Palio, la cui ricaduta dovrebbe coinvolgere anche il vissuto sociale dell’epoca. Non tanto e non solo gli elementi coreografici, agonistici, che sono già ben “confezionati”, ma anche una rivisitazione popolare a largo respiro del vissuto dell’epoca che possa coinvolgere, in tempo utile, anche le scuole eventualmente interessate. Realizzazione di un vero network museale che migliori l’offerta sostenendo soprattutto gli elementi più in difficoltà come il museo Malmerendi e mettendo le mani sul Museo Archeologico attualmente sostanzialmente inaccessibile Riduzione della carenza di spazi per creare arte, per incontrare sul campo gli artisti, i maestri e con loro sperimentarsi e confrontarsi. Lo stesso anche per la musica e i giovani: valorizzare gli eventi che già ci sono, in primis il Mei che ha raggiunto livelli di eccellenza, che sono e devono essere fucina ed occasione per i giovani musicisti e prevedere altri eventi collegati che permettano la loro piena crescita artistica. Migliore fruizione di strumenti e di attività già presenti in biblioteca o in altri ambienti (ad esempio biblioteca con internet caffè ), riducendo anche limiti “ambientali e architettonici” che creano la attuale scarsa accessibilità della sala ragazzi a carrozzine e a famiglie numerose Aumento degli eventi culturali che trattino temi di rilevanza sociale e bioetica e come tali coinvolgenti larga parte dei cittadini. Facilitare la vera e piena comprensione delle scelte legislative prese su temi, come il testamento biologico, che interessano tutti, ma quando non conosciuti appieno originano spesso false convinzioni: a prescindere dalla “valutazione etica e morale personale”, non è ancora materia regolata da apposita legislazione nazionale e quindi non ha nessun valore legale, al momento, la creazione dei tanto pubblicizzati registri comunali. Sviluppo di progetti di intercultura: l’idea dell’incubatoio aziendale, ma arricchito e finalizzato ad iniziative di interscambio culturale, fino ad arrivare al gemellaggio fra le culture dei residenti nella nostra zona, per facilitare una reciproca conoscenza che permetta una corretta e leale integrazione e convivenza. Un’esperienza interessante è quella della Scuola di Ceramica del Centro Africa. Università: necessità di rinforzare la presenza dando spazio ad eventi culturali specifici di alto livello collegati alle lauree in essere e sono espressione del nostro territorio faentino, ambito ceramico e agricolo-vinicolo, per evitare la temuta chiusura o riduzione della presenza nel tempo, data la tendenza attuale delle Università italiane a riaccentrare e a concentrare corsi e sedi nelle città principali, in seguito al taglio dei fondi destinati alle università. Incubatore aziendale: evitare il rischio attuale che perda la sua mission per la presenza elitaria di alcune aziende e per la difficoltà reale di farne accedere altre. E’ invece una opportunità importante, specialmente in questo periodo di crisi, per sviluppare ricerca a vari livelli e rendere in prospettiva più competitive le aziende del nostro territorio. Necessità di un Assessorato forte che eserciti un’azione incisiva propositiva e di governante sull’intero processo di crescita e sviluppo culturale. Realizzazione di un Urban Center, evoluzione dell’urp (ufficio relazioni con il pubblico ) che a vari livelli diventi un luogo di primo scambio e raccordo fra i cittadini e l’amministrazione pubblica orientando l’approfondimento ulteriore ad uffici più specifici per i bisogni dei cittadini e assumendo in diretta le impressioni e le sollecitazioni dei cittadini stessi. E’ strumento più diretto di trasparenza, partecipazione, collaborazione e crescita della “cultura” e coscienza politica di tutti . Gloriano Peroni per “Faenza che Vuoi” 10/03/2010
Testamento biologico, Leoni (PdL): “Registro comunale ingannevole ed ideologico. I cattolici del PD sposano la linea radicale e la deriva pro-eutanasica”In merito all'approvazione dell'ODG sul testamento biologico, il Consigliere regionale e comunale del PDL, capolista alle prossime elezioni regionali, Andrea Leoni, ha dichiarato: “L'istituzione del registro comunale a Modena sulle dichiarazioni di fine vita è una iniziativa ideologica e propagandistica, che inganna i cittadini su un tema così delicato come quello del testamento biologico. Non si può fare passare per la cantina di un comune ciò che non è passato dalla porta del parlamento. I sindaci non devono inventarsi strumenti per sostituirsi a chi le leggi le fa. Dopo i magistrati ed i notai, ora anche i sindaci vogliono farsi garanti del fine vita? Questo è un vero e proprio delirio istituzionale che va fermato. I politici e gli amministratori PD hanno prestato il fianco ai movimenti radicali e pro eutanasia che a Modena hanno uno dei loro centri di propaganda. Con tanto di suggello politico da parte dei cattolici di sinistra, annientati su posizioni tutt'altro che moderate e di cui dovranno rispondere ai loro elettori” "Ci provoca molto dispiacere leggere le parole pronunciate nel corso della conferenza stampa di IDV, soprattutto per la stima che ci ha sempre legato, pensavamo in modo reciproco, alla Prof. Berdondini, con cui abbiamo condiviso in tempi recenti diverse importanti battaglie per la legalità e che ci dovrebbe conoscere bene. (NdR Come ben indicato nell'articolo di Faenzanet le dichiarazioni sui 'grillini' sono venute da Gabriele Rossi e non dalla prof.ssa Berdondini). Crediamo che in vista di una contesa elettorale ogni gruppo abbia democraticamente il diritto di scegliere il proprio percorso, senza per questo doversi macchiare di protagonismo. Fatti sentire ha deciso di correre sganciata dai partiti anche per non trovarsi in casa, come è capitato agli amici dell'IDV di Faenza, un personaggio come il segretario provinciale Rossi che da Ravenna piomba in assemblea, ti dice qual'è la tua linea politica e ti impone anche suoi candidati. Tant'è che diversi attivisti di rilievo hanno platealmete buttato la propria tessera sul tavolo in assemblea. Riguardo alle possibilità di realizzare in giunta quello che per noi resterà un sogno, spero proprio che IDV non si trovi con le mani legate nel chiedere in giunta quello che Fatti Sentire sarà invece fiera e libera di fare dalla sua posizione di totale autonomia. Per finire vorremmo dire al signor David Ruscelli, che magari avrà avuto e forse perduto simpatia per Beppe Grillo, ma che del nostro gruppo non ha mai fatto attivamente parte, che crediamo un po' fuori luogo dire che Fatti Sentire sia per una "politica del no", quando la nostra lista civica ha presentato un programma di 37 pagine piene di cose da fare. Senza rancore, ma con molta amarezza." Lista Civica Fatti Sentire Ieri sera il candidato Gian Carlo Minardi, indipendente appoggiato da Pdl, Lega e dalla lista civica “Faenza è Futuro”, ha incontrato le società sportive di Reda e di Prada. Comitato Minardi Sindaco Basta una semplice visita guidata alla nostra pinacoteca per capire lo straordinario valore delle opere esposte e delle possibilità di attrazione per un turismo di tipo culturale. Ad oggi mi fa specie essere messo a conoscenza di famiglie venute a Faenza per visitare le opere d’arte della città e che non sono state sufficientemente indirizzate verso percorsi precisi ed atti a conoscerne le bellezze artistiche. Risulta anche una dichiarazione di un noto critico d’arte come Vittorio Sgarbi ne”L’Italia delle meraviglie” (Bompiani) in cui si loda la qualità della Pinacoteca Faentina ma se ne critica anche la mancata divulgazione tant’è che risulta sconosciuta ai più. Il patrimonio culturale faentino potrebbe essere divulgato maggiormente se vi fosse una vera azione di Marketing territoriale a partire dall’itinerario neoclassico, periodo in cui Faenza fu il centro assoluto della cultura nella nostra regione. Un itinerario che partisse da edifici pubblici come il Teatro Masini e la Galleria dei Cento Pacifici e proseguisse in Palazzo Laderchi, concludendo a Palazzo Milzetti ove c’è l’apogeo della decorazione pittorica e plastica , sarebbe l’ideale per valorizzare solo una parte del patrimonio artistico della città. Si può ragionare anche di un itinerario per la visita di esterni :vi è specialmente in corso Mazzini tutta una serie di facciate di palazzi di grandissimo valore architettonico. Quello che manca ancora una volta la divulgazione e la valorizzazione delle nostre migliori peculiarità. Dalla rete museale alle bellezze architettoniche, va resa viva e vitale l’offerta turistica di qualità per rianimare il centro storico attraverso azioni di marketing territoriale che non può essere confinato in un ambito anonimo come uno spazio all’interno di un ipermercato. Il luogo ideale per promuovere le eccellenze della città è e rimane il centro storico e lì vanno concentrate le azioni e gli investimenti non necessariamente ingenti,ma ben mirati. Gilberto Bucci La Lista Civica Fatti Sentire ringrazia sentitamente i ragazzi del Liceo Torricelli che hanno voluto organizzare l'incontro con i candidati Sindaco. Tra le altre cose il nostro candidato Sindaco Maurizio Montanari ha ribadito l´importanza dell´informazione come diritto fondamentale per una crescita coerente e consapevole. In tutte le sue forme, anche attraverso la promozione di internet libero ed accessibile a tutti. La prova della stessa utilità e necessità ad essere informati si è riscontrata quando è stata rivolta ai candidati una domanda sull´argomento inceneritori. Il Sig. Minardi si è dichiarato a favore di tali impianti affermando che le nuove tecnologie a riguardo sono ad "emissioni zero". Un' assurdità colossale che ha denotato la non conoscenza della materia, che purtroppo Minardi condivide con molte persone. Come si può leggere dettagliatamente nel nostro programma esistono alternative concrete, che rispettano l'ambiente e di conseguenza tutelano la nostra salute, sia per la produzione di energia, sia per il trattamento dei rifiuti. Un'esempio su tutti è l'utilizzo del sistema delle tre R: Riuso, Riutilizzo, Riciclo. Gli impianti di incenerimento ad oggi sono a norma di legge, perché la legge è fatta ad uso e consumo degli imprenditori del settore, e la loro gestione sarebbe fallimentare senza l'aiuto statale che ricevono attraverso i Cip 6. L´incidenza tumorale, provata con studi scientifici, è negata in Italia solo perché chi ha tradotto gli studi esteri ha cambiato il senso letterale delle parole, per interesse e disinformazione. Meglio un popolo di ignoranti che uno informato e pensante. Avremmo voluto che Minardi fosse presente nella serata che abbiamo organizzato il 22 Gennaio scorso con la Dott. Patrizia Gentilini, oncologa facente parte dei Medici per l´ambiente; avrebbe potuto chiarirsi le idee a riguardo. Montanari ha anche affrontato il tema della creazione di un consiglio dei ragazzi, un modo per avvicinarli al mondo della politica, cioè delle scelte che riguardano anche il loro futuro. Lista Civica Fatti Sentire 09/03/2010
"In tutta la mia vita, e ancora oggi, ho sempre cercato di valorizzare il più possibile i giovani”. Così il candidato sindaco Gian Carlo Minardi, indipendente sostenuto da Pdl, Lega e dalla lista civica “Faenza è Futuro”, questa mattina si è rivolto agli studenti del Liceo “Torricelli” in un incontro nella palestra della scuola. Comitato Minardi Sindaco Nel corso della mattinata di oggi il candidato a Sindaco de La Tua Faenza –UDC, Gilberto Bucci ha partecipato all’incontro organizzato dagli studenti del Liceo stesso,sui programmi elettorali. Dopo avere donato una mimosa alla Vicepreside, comprendendo idealmente tutte le donne presenti, Bucci ha illustrato rapidamente il proprio programma ove vi è uno spazio specifico dedicato ai giovani. Le proposte di un maggiore coinvolgimento ,per la creazione di un ampio luogo di ritrovo in centro,di un’attenzione verso le loro aspettative fino alla creazione di un forum all’interno del sito del comune di Faenza, sono state ascoltate da una platea attenta nonostante si avvicinasse la fine dell’orario. Le domande degli studenti rivolte a Bucci sono state principalmente riguardo la scelta coraggiosa dell’UDC- La Tua Faenza di correre da soli; la risposta è stata rapida “non vogliamo partecipare all’occupazione politica della città favorendo la sinistra ed abbiamo un programma ed una proposta politica più forte e competente rispetto alla destra”. L’incontro si è concluso con altri stimoli interessanti rispetto all’economia della città ed alla questione dell’immigrazione cui il candidato a Sindaco Bucci ha risposto citando i capitoli del suo programma ed esponendo la lunga esperienza amministrativa che gli consente di affermare che” in una situazione di crisi come questa occorre affidare la città a mani esperte”. Il comitato elettorale per BUCCI SINDACO Lunedì 8 marzo Giovanni Malpezzi, candidato a sindaco del centrosinistra, ha incontrato, insieme agli altri candidati a sindaco, gli studenti del Liceo Torricelli di Faenza. "Coinvolgere i giovani alla vita civile della città è un compito fondamentale della politica e degli amministratori - ha detto Malpezzi - una comunità viva è tale se riesce a parlare alle nuove generazioni e a stimolare la loro partecipazione. Come prima azione in questo senso, proporrò l'istituzione di una Consulta dei giovani, uno strumento concreto attraverso il quale le nuove generazioni possono confrontarsi, analizzare problemi e proporre idee da condividere con l'amministrazione comunale. La Consulta può aiutarci a rendere protagonisti i giovani che potranno così avere un canale diretto di dialogo con l'amministrazione". Non solo la consulta dei giovani, però. Malpezzi ha proposto alla platea altre idee mirate. "Per coinvolgere i giovani alla vita pubblica occorre metterli in condizione di potersi esprimere attraverso i loro linguaggi - ha sottolineato - per questo cercheremo un grande contatto tra politiche culturali e giovanili, investiremo su una cultura che possa intercettare le loro richieste. Musica, teatro, arte, creatività: la cultura aiuta ad includere i giovani nel dibattito sociale e nuovi punti di vista possono aiutarci ad intepretare il nostro tempo, arricchendo l'intera comunità, intrecciando con più forza i cambiamenti sociali e la voglia di innovazione della quale abbiamo bisogno. Il centro storico, nel quale cercheremo di estendere il wi-fi, la biblioteca, i luoghi di aggregazione, gli spazi pubblici nei quali fare musica e esprimersi tra i diversi registri espressivi, saranno strumenti con i quali cercheremo di creare un rapporto forte tra il governo della città e le nuove generazioni". Nel corso del dibattito sono emerse alcune tematiche che stanno a cuore ai giovani studenti faentini, primo fra tutti lo sviluppo sostenibile. "La sostenibilità della crescita, insieme all'estensione dei percorsi sociali - ha affermato Giovanni Malpezzi - è uno degli assi portanti del nostro programma. Per fare questo sarà necessario investire sulla ricerca e la formazione. Abbiamo un tecnopolo, che valorizzeremo insieme alla Regione, un polo innovativo che attorno al CNR, Enea, incubatore di impresa ed altri soggetti privati, ci può aiutare ad essere innovativi e ad intrecciare le nuove tecnologie e le nuove proposte energetiche con il nostro tessuto produttivo. Così usciremo con più forza dalla crisi. Nello specifico energetico ci muoveremo in due direzioni: da un lato prenderemo in esame la possibilità di istitutire una Esco ( società mista pubblico e privato) come avviene in altre realtà, cercando un ruolo attivo del Comune per intercettare risorse e proporre investimenti sulle energie alternative, dall'altro affiancheremo i privati e le imprese, prime fra tutte quelle agricole, nel percorso di investimento sulle energie legate alle fonti rinnovabili. Stiamo pensando anche a realizzare un parco dedicato al fotovoltaico, un luogo dove creare un impianto che possa aggregare singole esigenze, e contribuire in modo deciso a creare energia pulita per la città". Infine, il tema della partecipazione. "Il mio percorso politico è partito alle scuole superiori, nei consigli di classe - ha precisato il candidato del centro sinistra - poi, da giovanissimo, sono stato consigliere comunale. Quindi ho abbandonato la politica attiva e mi sono dedicato alla cooperazione, al volontariato, all'impegno sociale ed al mio lavoro, ed ho imparato tanto. Ad ottobre, a fronte di una nuova richiesta di partecipazione politica partita dal basso, ho partecipato alle primarie del PD ed ho vinto. Ora mi candido con l'obiettivo di allargare la partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Vista la mia esperienza personale, mi pare decisivo. In questo senso coinvolgere i giovani sarà un obiettivo impegnativo, ma che penso possiamo realizzare". Organizzazione elettorale Giovanni Malpezzi "La famiglia al centro". Così Giovanni Malpezzi a margine di un incontro con alcuni simpatizzanti di Insieme per Cambiare, la lista che lo sostiene nella candidatura a Sindaco. "Fa già parte del programma di coalizione, ma è bene ribadirlo: occorre rivedere i criteri e le condizioni per l'accesso e la compartecipazione ai servizi sociali, attraverso la revisione delle tariffe oggi parametrate sull'indicatore ISEE, che verrà corretto col sistema del quoziente familiare, tenendo maggiormente conto del numero dei componenti la famiglia e della presenza di persone disabili o non autosufficienti. Stesso discorso per la casa e la concessione di alloggi pubblici. Inoltre, verrà promosso lo sviluppo del microcredito e dei mutui casa per giovani coppie, mediante convenzioni con le banche per l'abbattimento degli interessi sui mutui. Infine, sarà ricercato l'azzeramento delle liste di attesa nei nidi, senza escludere la concessione di contributi a favore delle famiglie che decidessero di non avvalersi del servizio. Non potremo ottenere un solido sviluppo economico, se questo non sarà controbilanciato da politiche di coesione sociale, partendo dalla famiglia e dalla sua centralità nella comunità civile." Organizzazione elettorale Giovanni Malpezzi Concordiamo con Marchi dell’Udc sull’importanza dell’argomento volontariato ed impegno sociale, per questo teniamo a esprimere il nostro parere evidenziando il punto della sezione Faenza.Sociale del programma elettorale della nostra lista, che prende in esame quello che nel suo intervento denuncia mancare all’attenzione dei candidati sindaco . Molto altro abbiamo previsto e vogliamo fare nell’ambito del sociale e per questo invitiamo tutti a visionare il nostro programma al sito www.faenzachevuoi.org essendo questo estratto molto sintetico e riduttivo. Per il nostro gruppo, l’impegno nel campo del sociale, con al centro di tutto l’individuo, la famiglia e i loro diritti fondamentali che troppo spesso vengono accantonati e messi in secondo piano di fronte ad esigenze di carattere economico e ad interessi di ogni genere, rimane l’elemento fondante. “Faenza che vuoi” è nata proprio dall’idea che “se fossimo capaci di cambiare la città per fare vivere bene i più deboli, staremmo benissimo tutti”. Questo concetto che è uno degli elementi di base anche di tutte le politiche di cooperazione internazionale allo sviluppo umano sostenibile, pare una considerazione semplice e banale nella sua condivisibilità, eppure più passano gli anni più si amplia il divario all’interno della comunità civile, tra coloro che stanno bene e quelli che vivono nelle difficoltà. Vogliamo per questo impegnarci perché a Faenza non succeda più. COMUNICATO STAMPA “FAENZA CHE VUOI” 08/03/2010
Il candidato Minardi ha regalato la mimosa alle donne di Faenza “Un piccolo gesto alle donne di Faenza, capaci ogni giorno, con il loro amore, di fare fiorire anche una città”. Con questo pensiero, oggi, il candidato Gian Carlo Minardi, indipendente appoggiato da Pdl, Lega e dalla lista civica “Faenza è Futuro”, ha consegnato le mimose alle donne di Faenza passeggiando per le vie del centro. Comitato Minardi Sindaco In occasione dell’8 marzo, i Giovani Democratici di Faenza hanno distribuito in città trecento mimose assieme ad un documento con le proposte del Partito Democratico a sostegno delle donne. “Le donne hanno un ruolo fondamentale nella nostra società ed il documento ricorda i prinicipali punti sui quali il nostro partito intende operare per arrivare alla loro parità di diritti – ricorda Roberto Pasi, segretario dei Giovani Democratici faentini – Il primo problema è quello del lavoro femminile: in Italia siamo agli ultimi posti in Europa per occupazione femminile. Altri punti riguardano il sostegno alle imprese femminili, l’accesso al credito, l’incremento della rete degli asili nido e dei servizi per infanzia, e non ultimo i fondi per la violenza contro le donne”. Giovani Democratici di Faenza Leggiamo con stupore l'articolo del Sig Raggi pubblicato sul Resto del Carlino di domenica 7 marzo. L'autore accusa le forze dell'ordine faentine di una presunta congiura del silenzio nei confronti della stampa in quanto le stesse avrebbero “omesso d'informare i giornali cittadini di due gravissime aggressioni” e del successivo arresto dei sospetti, inoltre lo stesso giornalista afferma che è “dovere delle forze di polizia informare, oltre che dei fatti accaduti, anche dell'esito delle indagini”. Francamente le due affermazioni sono, oltre che palesemente errate dal punto di vista giuridico, anche totalmente incomprensibili; in forza di quale inesistente “dovere” le suddette Forze avrebbero tali obblighi non ci viene detto, inoltre l'autore dimentica il sacrosanto principio della riservatezza delle indagini la cui violazione potrebbe portare all'inquinamento delle prove. In una nazione dove, purtroppo, le “soffiate” hanno spesso vanificato il paziente lavoro degli inquirenti siamo arrivati al paradosso che il comportamento serio e corretto delle nostre forze di polizia faentine viene criticato proprio per la riservatezza che è uno degli obblighi istituzionali delle stesse. Invece di attaccare chi ha svolto in modo esemplare il proprio dovere, sarebbe stato meglio evidenziare la politica miope di una amministrazione che ha deliberatamente trasformato il centro cittadino in un Bronx multietnico. Se è vero che è obbligo delle forze di polizia il reprimere i reati, è altrettanto vero che è obbligo di una amministrazione cittadina prevenire le situazioni di potenziale pericolo e di degrado foriere di delinquenza. Mentre le forze dell'ordine faentine sono sempre state all'altezza dei propri compiti lo stesso non si può certo dire di chi ha amministrato la città in questi ultimi anni, proprio perché ha facilitato l'insorgere di quella delinquenza da strada che ha portato alle violenze ripetute di questi ultimi tempi. Ovviamente la Lega Nord stigmatizza questo immotivato attacco alle nostre forze dell'ordine e rinnova la piena fiducia nelle stesse ed assolutamente condanna questo tentativo di scaricare le colpe della politica locale su colorO che tutti i giorni rischiano la propria pelle in nostra difesa. Gianluigi Forte Segretario Provinciale Lega Nord Romagna Ravenna Nel comunicato stampa, che riportiamo sotto, relativo ai dati statistici del Comune di Faenza risulta che c'è un'eccedenza di soli 957 appartamenti, realizzati negli ultimi dieci , rispetto alle famiglie residenti. La notizia più eclatante però, denunciata dal sottoscritto e dalla consigliera comunale Raffaella Ridolfi da sempre, è che gli oneri incassati dai privati negli ultimi dieci anni è stata di 38,7 milioni di euro pari a 78miliardi di vecchie lire! Se almeno una metà degli oneri di urbanizzazione pagati dai privata per costruire fossero stati destinati per le opere di urbanizzazione primaria (parcheggi, strade di collegamento e scuole) Faenza non sarebbe carente di parcheggi in diversi punti strategici della città: all'Ospedale, alla Stazione Ferroviaria, alla stazione delle Corriere, nel Centro Storico. E' necessario inoltre far comprendere che i parcheggi realizzati e tanto pubblicizzati dai dati statistici sono obbligatori per le zone di nuova costruzione, anche se è bene sottolineare che la maggiore parte dei parcheggi invece di essere costruiti sono stati monetizzati, ovvero non realizzati, creando non pochi problemi ai residenti, e gli oneri di urbanizzazione utilizzati nei bilanci per coprire la spesa corrente ovvero per pagare gli stipendi. Nel contempo hanno realizzato piste ciclabili che nella maggiore parte hanno ristretto le strade provinciali e che risultano non utilizzate da nessuno. Anche questo ci sembra un buon motivo per mandare a casa la sinistra a Faenza. PDL Provincia di Ravenna. Questo il comunicato del Comune di Faenza - Bilancio di sostanziale tenuta per l'attività edilizia faentina, secondo i dati statistici del Comune. In aumento anche le nuove superfici costruite, passatedai48.055 metri quadrati del 2008 ai 63.433 metri quadrati del 2009. La zona più attrattiva del Comune risulta essere quella produttiva, in cui si è concentrato il 52% delle nuove superfici. In calo il numero degli appartamenti costruiti nel 2009: 226 rispetto ai 333 del 2008. Complessivamente dal 1998 al 2009 sono stati costruiti 4.972 appartamenti:957 inpiù rispetto alle nuove famiglie. Il numero medio dei componenti i nuclei famigliari è di2,31, mentre la superficie media degli appartamenti è di78 metri quadrati. A fine 2009 le aree attrezzate a verde pubblico sono di7 ettari. Dal 1998 oggi il Comune di Faenza ha acquisito circa107 ettari di aree pubbliche, di cui21ettaridestinati a parcheggio pubblico (3,65 mq per abitante) e45ettaria verde pubblico (7,77 mq per abitante). I procedimenti in materia edilizia sono stati pressoché identici: 1.114 nel 2009contro i 1.115 nel 2008. Infine, per quanto riguarda gli oneri di urbanizzazione incassati dal Comune di Faenza, nel 2009 si sono attestati a 3,77 milioni di euro; l'anno precedente, invece, erano stati 4,04 milioni di euro. La media degli oneri incassati negli ultimi dieci anni è stata di 3,87 milioni di euro. Ospedale di Faenza Raffella Ridolfi: - sul destino dell'Ospedale di Faenza mentre Malpezzi tace da Carradori “PAROLE PAROLE PAROLE” “Quella che sarebbe stata la risposta del Direttore generale della AUSL Carradori era stata anticipata alla stampa due giorni fa, le sue risposte sono come i vincitori del Festival di Sanremo stranamente non si sa perchè, per un'alchimia strana, le conoscono tutti in anticipo. Alle tante parole di Carradori noi presentiamo il conto dei fatti: l'ospedale di Faenza è stato impoverito, depotenziato vedi pediatria e cardiologia. Carradori parla di illazioni, troppo comodo, prima che lui arrivasse a gestire l'AUSL di Ravenna sostenevamo con forza che i bilanci della AUSL di Ravenna erano preoccupanti, erano i bilanci di un'azienda pronta a portare i libri in Tribunale, le risposte che ci venivano date dai dirigenti della AUSL e dai politici locali erano: siete dei pazzi e dei visionari, sono solo illazioni. Peccato che in seguito proprio lo stesso Carradori più volte abbia sostenuto pubblicamente che i bilanci della AUSL di Ravenna prima della sua gestione erano da brivido, che la AUSL era ad un passo dal fallimento. Ribadiamo il concetto togliendo i primari dall'Ospedale di Faenza lo si condanna a diventare un mega reparto geriatrico, lo stesso meccanismo è stato adottato per chiudere gli ospedali di Brisighella, Castelbolognese e Modigliana, è un'eutanasia: i cittadini dopo un po' preferiscono rivolgersi alla struttura dove è presente il primario e quindi andrà spontaneamente a Ravenna e Faenza in 3-4 chiuderà e saranno stati proprio i faentini inconsapevolmente con il loro comportamento a deciderne le sorti. Carradori Parla di investimenti ma se il suo comportamento è similare a quello della Giunta uscente non ne vedremo nessuno di investimenti basti pensare al tanto sbandierato parcheggio dell'Ospedale che io ho visto progettato in sede di commissione referente ma che non c'è e non ci sarà mai. Il vero problema però continuo a ribadire non è Carradori è Malpezzi, perché chi oggi lo sostiene e mi riferisco all'intera ex giunta comunale ha in data 5 febbraio 2010 dato il via libera al PAL, quindi Malpezzi deve dire cosa farà se dovesse essere eletto Sindaco continuerà sulla strada segnata dai suoi predecessori quindi acconsentirà alla lenta agonia dell'ospedale oppure intende difendere e perorare le tante ragioni di un ospedale al servizio di un ampio bacino di popolazione, sicuramente il fatto che taccia non è una bella premessa. Raffaella Ridolfi Il candidato sindaco Gian Carlo Minardi, indipendente appoggiato da Pdl, Lega Nord e dalla lista civica “Faenza è Futuro” risponde alla lettera aperta di Legambiente illustrando alcune azioni del suo programma per l’ambiente. “Nel settore dell’edilizia – dice Minardi - le scelte devono tornare a essere dettate da una politica capace di rispondere alle esigenze della collettività nel suo complesso e contemporaneamente accogliere nel modo più ampio possibile quelle individuali favorendo il lavoro delle imprese e degli artigiani, sempre nell’ottica della sostenibilità ambientale. Intendiamo definire un piano di ristrutturazione degli immobili del centro storico con incentivi nei confronti dei privati che investono e, in particolare, per il ricambio degli impianti di riscaldamento e l’utilizzo di nuove tecnologie volte al miglioramento della qualità dell’ambiente e alla riduzione dell’impiego di energia. Per la mobilità sul territorio è necessario modificare la viabilità, costruire nuovi parcheggi con l’obiettivo di eliminare il più possibile il traffico passivo soprattutto nel centro urbano e favorire l’accesso al centro storico migliorando il servizio di trasporto pubblico. Per la gestione dei rifiuti procederemo a un’attenta verifica e valutazione con i fornitori di servizi come Hera e alla riorganizzazione dei servizi sperimentando nuove forme di raccolta e di utilizzazione dei rifiuti. Alla riduzione dell’inquinamento e al miglioramento dell’ecosistema contribuiscono poi sia una migliore organizzazione della viabilità cittadina, sia azioni, in campi diversi, come l’adozione di energie alternative e l’applicazione di sistemi di risparmio energetico per gli edifici pubblici e, infine, la realizzazione del collegamento con il Canale Emiliano Romagnolo per favorire l’utilizzo dell’acqua da irrigazione da parte delle aziende agricole del comprensorio faentino”. Comitato Minardi Sindaco Giovanni Malpezzi è convinto che il patrimonio di competenza e creatività riunito sotto il nome e la secolare tradizione della faience, la maiolica faentina universalmente nota, debba essere valorizzato in termini strutturali, con interventi di settore che non si possono limitare alla promozione delle strutture di eccellenza o di eventi importanti ma necessariamente circoscritti nel tempo, come Argillà. Per questa ragione, in collaborazione con il gruppo di Polis – Nuovi Percorsi di Cittadinanza che sostiene Giovani Malpezzi e si è occupato più volte in passato di queste questioni, Malpezzi promuove un incontro con i ceramisti per riflettere insieme sulle prospettive del settore e su quali interventi possano favorire la promozione e la diffusione tanto delle botteghe di tradizione quanto dei ceramisti più impegnati sul versante del design e del contemporaneo. Promuovere il rapporto tra il MIC e la città, ottimizzare le risorse pubbliche e i canali di finanziamento, promuovere tutte quelle attività ed intraprese del territorio che ruotano intorno al mondo delle ceramica (compresi non solo gli eventi ma la produzione scientifica editoriale, le pubblicazioni di settore e le opportunità fieristiche), salvaguardare i mestieri della tradizione artistica con interventi mirati a tramandare il sapere e le tecniche, rendere più incisivi il ruolo e la funzione dell’Ente ceramiche, mettere in rete la ceramica con la creazione di un portale web dedicato, e infine valutare la possibilità di identificare una struttura che lavori per potenziare le relazioni strategiche e di marketing della faience, in Italia e all’estero. Questi saranno alcuni dei temi sul tappeto; nella convinzione che la ceramica faccia parte in tutte le sue componenti e a tutti gli effetti del sistema culturale del territorio e che la cultura sia a sua volta un sistema di reti in cui scorre costantemente il flusso delle idee e dei progetti piuttosto che un catalogo di manifestazioni slegate tra loro, e non possa esserelimitata a singoli momenti di spettacolo o di impatto mediatico. Organizzazione elettorale Giovanni Malpezzi Gilberto Bucci (Ltf-Udc): “Le cooperative sociali, un grande patrimonio della città !” La salute è un bene prezioso da difendere e tutelare. Gilberto Bucci L'esito della vicenda dell'OMSA di Faenza che si profila è molto grave: l'Azienda è attualmente libera di fare ciò che vuole, quindi di licenziare le lavoratrici ed i lavoratori e di chiudere lo stabilimento faentino. Questo avviene dopo un accordo sindacale sottoscritto presso il Ministero del lavoro. Riconosciamo l'estrema difficoltà della situazione in cui si sono trovati i dirigenti sindacali nazionali, rispetto alla quale due anni di cassa integrazione possono apparire una via d'uscita anche a molte lavoratrici. Resta il fatto che l'accordo stabilisce gli oneri dei dipendenti, che perderanno il posto di lavoro, e dello Stato, che impegnerà le risorse per gli ammortizzatori sociali, ma non impone alcun obbligo concreto all'Azienda! Molte lavoratrici lamentano di non essere state a conoscenza della convocazione dell'assemblea dei dipendenti (che si tenuta all'aperto, in un freddo piazzale), di non aver ottenuto copia dell'accordo scritto e criticano il sistema di voto, senza una precisa rilevazione dei presenti e degli aventi diritto al voto. Oggi i Sindacati possono ancora recuperare il rapporto con i lavoratori: più di 180 dipendenti dell'OMSA (cioè la maggioranza assoluta) hanno sottoscritto la richiesta di riconvocare l'assemblea, chiedendo che l'accordo sia votato a voto segreto dopo una piena informazione. E' davvero singolare il silenzio dei Partiti di Faenza su questa vicenda, a fronte di prese di posizione provenienti dai vertici della Chiesa Cattolica. Anche per questo, è necessario che il 28 e 29 marzo gli elettori faentini all'interno del centro-sinistra scelgano una lista unitaria di Sinistra, come SINISTRA PER FAENZA – AMBIENTE, DIRITTI per i diritti del lavoro e la democrazia sindacale. I PORTAVOCE DI SINISTRA PER FAENZA – AMBIENTE DIRITTI 05/03/2010
Il piccolo prototipo della politica, anzi la pulce, infastidisce il Sindaco Malpezzi Raffella Ridolfi: “onorata del fatto che il Comitato per Malpezzi Sindaco si occupi di me segno che le mie punzecchiature infastidiscono. Chissà come si arrabbierà quando leggerà che attinge alle idee del Popolo della Libertà ” “Capisco che Malpezzi ed il suo comitato avrebbero voluto far passare in sordina il fatto che si erano alleati nuovamente con verdi e comunisti, che avevano di nuovo imbarcato tutto l'apparato contro il quale si erano scagliati con tanta veemenza durante le primarie e che avevano ceduto nella redazione del programma elettorale all'inserimento del testamento biologico segno della resa ai comunisti per racimolare anche i loro voti. Raffaella Ridolfi A FAENZA SI GIOCA UN’ALTRA PARTITA Il candidato di centrosinistra, quando intende polemizzare con l’UDC, usa l’argomento delle poltrone. Come se noi ne dovessimo difendere qualcuna: sono decenni che non ne abbiamo e siamo sopravvissuti benissimo! La Tua Faenza - UDC
Comunicato stampa Minardi al Clandestino: “La cultura deve diventare generatore di ricchezza e riportare il nome di Faenza nel mondo” Il candidato sindaco Gian Carlo Minardi, indipendente sostenuto da Pdl, Lega e dalla lista civica “Faenza è Futuro”, martedì sera è stato protagonista nello “speakers corner” al Clandestino per rispondere alle domande del pubblico, tra cui tanti giovani, relative alle idee per la città sul tema della Cultura. MALPEZZI: “BENESSERE E COESIONE SOCIALE, LE SFIDE DI DOMANI” “Faenza è arrivata ai vertici delle classifiche nazionali del benessere, almeno fino al 2008, prima della grande crisi. Coniugare benessere e coesione sociale sarà la sfida per la Faenza nei prossimi anni. Capacità di visione, cogliere le opportunità per lo sviluppo della città, con l’imperativo di tenere strette le maglie della coesione sociale, sarà un impegno che Giovanni Malpezzi, candidato sindaco del Centro Sinistra, avrà come priorità.” Così Giovanni Malpezzi nel confronto con Natalino Gigante presidente di CNA. “La non facile situazione economica ma, più in generale, il modello di sviluppo impone una forte riflessione per non raccogliere nel medio periodo i frutti amari della sottovalutazione di una difficoltà nel tenere inclusi ampi settori della società faentina. Grande attenzione, energia e sensibilità dovrà dimostrare la prossima amministrazione a coniugare sviluppo e benessere: condizioni di vita materiale, la salute, l'istruzione, le attività personali, la partecipazione alla vita politica, i rapporti sociali, l'ambiente, l'insicurezza economica e fisica. Saranno fattori dirimenti su cui agire e bilanciare un azione di governo nella città che verta sulle famiglie, il sostegno ad esse con un occhio di riguardo ad ambiente e sostenibilità. Aree a costi sostenibili, accesso al credito, cabina di regia permanente con le associazioni degli imprenditori, i sindacati e gli istituti di credito e politiche per le famiglie e a sostegno dei fenomeni di disoccupazione dovranno andare di pari passo.” Alla cortese attenzione del circolo Legambiente Lamone Leggo con interesse la vostra comunicazione ed intendo affrontare i punti essenziali della questione “ambiente” a Faenza. Ho perplessità nel ragionare di crescita urbanistica “zero”. Già il mercato immobiliare è in gravissima difficoltà e mettere vincoli a priori può creare ulteriori problemi sul costo delle abitazioni. Va gestito con assoluta attenzione il territorio, uno dei più fertili della provincia. L’attenzione alla mobilità ed al trasporto merci è un’altra priorità, ma sappiamo perfettamente che occorrono grandi spazi per lo scalo merci ferroviario da troppo promesso e mai realizzato. La gestione dei rifiuti va indirizzata verso la raccolta differenziata ed il riciclo, ma occorre essere fermi nel criticare l’uso dei rifiuti come combustibile per produrre energia, Faenza deve gestire con attenzione la riconversione del comparto distillatorio ed evitare che la nostra città diventi sempre più un punto ove si inceneriscono i rifiuti, limitando all’attuale le quantità. (sarebbe utile che Legambiente convergesse su questo punto). Occorre altresì intervenire sulla qualità dell’aria e limitare le emissioni inquinanti. Concordo sul il risparmio energetico e sul fatto che l’acqua rimanga un bene a gestione pubblica:per evitare errori e speculazioni occorre maggiore controllo dei Consigli Comunali sulle aziende speciali collegate. Ringrazio Legambiente per gli spunti di riflessione, molto utili per aprire un dibattito volto al miglioramento della qualità della vita nella nostra città. Gilberto Bucci In relazione al “patto per l’ambiente” proposto da Legambiente a mezzo stampa, la lista civica “Faenza che vuoi” ritiene di dover sottolineare quel che si prevede nel proprio programma in merito ad ambiente ed urbanizzazione rispondendo tempestivamente alla richiesta al dialogo lanciato dagli ambientalisti faentini. Noi di Faenza che Vuoi vorremmo una città verde e pulita, in cui le abitazioni, i quartieri, e, prima di tutto, gli edifici pubblici, siano pensati per il recupero dell’acqua, per il riciclo dei rifiuti, per il risparmio energetico, per la produzione e l’uso di energia ricavata da fonti rinnovabili. Una città con “l’aria fina”, con meno polvere e meno rumore. Per fare questo ci impegneremo a rispettar la Terra, coinvolgendo le associazioni locali per il mantenimento del verde pubblico, valorizzandolo con attività di sua promozione come punto di riposo, di ritrovo, di trapasso generazionale fra nonni e nipoti, sviluppando il parco fluviale. Il Fuoco, supportando la riqualificazione energetica degli edifici sul territorio ed introducendo le centrali di co-generazione a livello di singoli edifici o di quartiere, promuovendo l’adozione di energie rinnovabili, a partire dagli edifici pubblici; creando un Parco Energetico Comunale, abbassando da subito il fabbisogno energetico degli edifici di nuova costruzione a valori uguali o inferiori a 50 Kwh/m2; istituendo un Urban Center, sezione dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico, dedicato allo sviluppo del territorio, all’attuazione del PSC, alle nuove tecnologie per la costruzione della casa, all’uso delle nuove energie. L'Aria, intensificando la raccolta differenziata porta a porta, incentivando economicamente i comportamenti virtuosi, aderendo al progetto AzzeroCO2, sostituendo i mezzi pubblici con nuovi di dimensioni e impatto ambientale ridotti, sviluppando il progetto Piedibus per asili e scuole. L'Acqua, riconosciuta come un diritto umano fondamentale, impegnandoci a mantenere pubblica la distribuzione e il controllo dell’acqua potabile, rendendo il servizio idrico un servizio pubblico a rilevanza economica nulla, promuovendo la sensibilizzazione e adottando tutti gli strumenti contro lo spreco dell’acqua. In merito ai processi di urbanizzazione poi, vorremmo una città in cui le strade e le piazze si trasformano in luoghi in cui ci si può incontrare, una città più rilassante, dove circolano più biciclette e mezzi pubblici ad energia pulita. Una città che sostiene il proprio centro storico e al tempo stesso rispetta la campagna che lo circonda, in cui tutti possono costruire la propria casa in armonia con il territorio e in maniera economicamente sostenibile. Per questo ci impegneremo ad intervenire per il Centro Storico, estendendo le aree pedonali, valorizzando il Centro Storico, in collaborazione con le Attività Commerciali, trasformandolo in un “Salotto Urbano”, utilizzando i vuoti urbani per il potenziamento dei parcheggi, valorizzando e completando il sistema di collegamenti ciclopedonali verso la periferia, potenziando il servizio di trasporto pubblico, insistendo nell’eliminazione delle barriere architettoniche. Per una Città Compatta, riducendo l’espansione o comunque non allargando ulteriormente la città, riqualificando il patrimonio esistente e limitando le nuove espansioni della città sul territorio agricolo. Per un' Edilizia Sociale, utilizzando le aree edificabili pubbliche come strumento di controllo dei prezzi di mercato, stabilendo criteri di assegnazione di alloggi sociali per bisognosi secondo logiche di distribuzione uniforme sul territorio, costituendo una Società di Trasformazione Urbana per la riqualificazione degli ambiti periferici degradati, promuovendo e facilitando l’autocostruzione della propria casa, tutelando le aree rurali, sostenendo le iniziative di aumento della superficie verde. Comunicato stampa - Eutanasia per l’ospedale di Faenza Questa mattina nella sede del Comitato elettorale di Gian Carlo Minardi, Raffaella Ridolfi, consigliere comunale uscente e candidata per il Pdl, e Tiziana Bagnolini, capogruppo uscente e candidata per la Lega Nord, hanno tenuto una conferenza sul Piano attuativo locale (PAL) dell’Ausl ravennate. PDL - Lega Nord 04/03/2010
Le dichiarazioni gratuite del candidato Malpezzi sui "compitini" ai quali darebbe lettura Gian Carlo Minardi - che sempre secondo Malpezzi non conoscerebbe i problemi della Città e formulerebbe solo soluzioni fumose - non ci scompongono. Non è, questo, il nostro modo di fare politica e non sarà questo il nostro modo di amministrare. Solo una nota: il volto "buono" e "nuovo" del catto comunismo faentino ha deciso forse di togliere la maschera troppo presto. Non gli basta avere scelto di compromettersi con chi ogni giorno non nasconde di calpestare i valori profondi e veri della famiglia (quei valori che lo stesso Card. Caffarra, a nome della CEI regionale, ha ridefinito come non negoziabili per tutti gli uomini). Non gli basta cavalcare l'amibiguità dialettica per assicurarsi i voti di tutti quelli che incontra e ai quali deve promettere una poltrona. Comitato Elettorale SANITA’: OCCORRE CAMBIARE MOLTO Nel quadro di una riorganizzazione “calata” dall’alto e condivisa solo dalla sinistra faentina,inesorabilmente l’Ospedale per gli Infermi è stato “riqualificato” vale a dire depauperato delle sue prerogative principali,trasferendo il polo sanitario quasi totalmente a Ravenna: -le Dirigenze per recuperare a Faenza punti di eccellenza non solo ambulatoriali Va ricordato infine l’ultimo aspetto troppo spesso sottovalutato : l’Ospedale è uno dei maggiori punti occupazionali della città ;la diminuzione certa dei servizi provoca anche un danno globale all’economia cittadina, oltre alla perdita dei posti letto vi sono anche i posti di lavoro .Come abbiamo già visto nel caso della sciagurata chiusura del convenzionamento con la Casa di Cura Stacchini, oltre a servizi indispensabili per la città si sono persi numerosi posti di lavoro nella cooperativa sociale che gestiva tutta l’attività. Gilberto Bucci 03/03/2010
INSIEME PER CAMBIARE ricorda a Ilario Farabegoli segretario provinciale di rifondazione e a Laimer Armuzzi dei comunisti unitari, ancora sofferenti per l’esclusione dalla coalizione del centro sinistra faentino delle rispettive falci e martello (e non certo della sinistra faentina, ampiamente rappresentata dalla lista Sinistra per Faenza), che essi o hanno la memoria corta o non si sono accorti di cosa sia successo a Faenza in questi mesi. Essi dimenticano evidentemente l’atteggiamento tenuto da Rifondazione e Comunisti fin dall'ottobre scorso nei confronti di Malpezzi e del suo programma, dichiarando strumentalmente che la sua candidatura puzzava di banca e che aveva proposto un programma di destra. A questi signori che da Ravenna e dintorni si prendono ora la briga di preoccuparsi della futura amministrazione di Faenza e ci rammentano la necessità di una “omologazione regionale", ricordiamo che con le primarie i faentini hanno ribadito a chiare lettere che le scelte per il futuro della loro città si devono fare a Faenza, evitando tristi accordi fatti fra segreterie di partito dove spesso prevale l’attaccamento a logiche di potere e interessi distanti dalla realtà e dai bisogni dei cittadini, tra cui molti di quei lavoratori e lavoratrici di cui queste forze si illudono ancora di custodire la rappresentanza esclusiva. A Faenza, nel centro sinistra, grazie a Malpezzi e alla lista INSIEME PER CAMBIARE, spira un forte vento di novità, di partecipazione e di condivisione delle scelte. Se questo è avvenuto in Emilia Romagna, in provincia di Ravenna e, in particolare, a Faenza c’è un motivo: questa città ha sempre guardato avanti nell'orizzonte politico, aprendo percorsi futuri, che non è escluso si estendano anche fino alle prossime elezioni provinciali. Ad altri lasciamo una politica che sa solo guardare mestamento indietro, agitando gli spettri di conflitti e identità ideologiche degni di un album dei ricordi più che di un programma di governo. INSIEME PER CAMBIARE non può non replicare alla sig.ra Ridolfi, consigliere Pdl uscente e prototipo della piccola politica nostrana. Accusare Malpezzi di illusionismo è per altro curioso proprio da parte di chi, pur di tentare una competizione elettorale per le amministrative che non fosse un flop annunciato, ha racimolato transfughi trasformisti qua e là dopo aver scaricato il proprio primo candidato sindaco, per sostituirlo con uno di pura immagine, nel peggior stile da tele politica, che, come da lui stesso dichiarato, non avrebbe rapporti con la realtà locale e non riesce a fare proposte per la città se non affidandosi a un misterioso trust di cervelli. Quanto all'elettorato Cattolico viene da suggerire prudenza visto che tutti quelli che se ne sono autoproclamati paladini hanno dato pessimi risultati. Esso richiede misura, rispetto e soprattutto esempi virtuosi costanti nel tempo, non imbonitori dell’ultima ora. La politica che INSIEME PER CAMBIARE propone e Giovanni Malpezzi incarna è fatta di concretezza e di presenza tra le persone, misurandosi con i loro problemi con costanza e convinzione e non solo perché c’è da fare la campagna elettorale. Quanto al presunto ticket, vogliamo rassicurare la signora del Pdl: gli unici ticket che Malpezzi perseguirà saranno i voucher per le famiglie, tema messo al centro di INSIEME PER CAMBIARE e ben lontano dal candidato del centro destra che, anche nella serata organizzato dal Forum delle Famiglie, si è distinto per incertezza nella conoscenza dei problemi e fumosità delle proposte, limitandosi a leggere il compitino dei suoi consulenti. Apprezzabile il tentativo di soccorso a mezzo stampa, a posteriori della magra performance della serata precedente, tentativo però che non fa che confermare nell’ambito locale quello stile propagandistico indifferente alla realtà a cui ci hanno abituato, a livello nazionale, le imbarazzanti veline e gli ancor è più imbarazzanti silenzi che caratterizzano i telegiornali asserviti al potere personale del capo del centro destra. L’unico pedaggio che vediamo è quello che la Lega, imponendo il suo candidato, ha fatto pagare al Pdl, svuotato oramai di ogni serio contenuto e proposta moderata, con l’UdC a fare da controcanto. L’UDC che ora si erge a baluardo dell’elettorato di centro, spacciando per “politica” un triste tentativo di mercato delle poltrone, pronta ad acco(r)darsi al vincitore se niente niente ne varrà la pena. "La Corte europea dei diritti dell'uomo ha accolto il ricorso presentato dall'Italia contro la sentenza che, a novembre, ha sostanzialmente bocciato la presenza del crocefisso nelle aule scolastiche. Il caso sarà quindi esaminato di nuovo nei prossimi mesi." Ufficio Stampa Lega Nord Comunicato stampa “Sostegno alla famiglia e centralità della persona Il modello del welfare va riformato” Gian Carlo Minardi, candidato a Sindaco di Faenza appoggiato da Pdl, Lega e dalla lista civica “Faenza è Futuro”, è intervenuto ieri sera al confronto sui temi riguardanti la famiglia organizzato dal Forum delle associazioni familiari. Minardi ha esordito ricordando che la famiglia è il nucleo fondamentale della società e, per questo, l’amministrazione pubblica deve mettere la famiglia al centro e perseguire l’equità sociale. Comitato Minardi Sindaco COMMERCIO IN CENTRO: LACRIME E DOLORI Dall’incontro avuto in sala Bigari organizzato da Ascom e Confesercenti emerge un quadro a dir poco desolante del commercio faentino nel centro storico e non solo. Faenza è sempre più condizionata dalla presenza e dall’arrivo di grandi centri commerciali ,gli iper ,che hanno squilibrato in negativo l’assetto economico della città. Oggi le categorie chiedono alla politica uno sforzo per rimettere in sesto il commercio in centro storico, ma occorre fare dei distinguo. I grandi centri commerciali non sono arrivati per caso:ci sono state le forze politiche della sinistra” tutta insieme” che hanno approvato varianti ,ampliamenti a posteriori, facilitazioni e piani provinciali cervellotici pur di dotare Faenza di ben 2 grandi centri commerciali,scrivendo di fatto il testamento biologico ,votato all’estinzione ,delle attività commerciali in centro storico. E’ nota la “simpatia” delle società di gestione degli iper per la sinistra in generale: molti personaggi politici sono transitati dal PD alle Coop e viceversa , per grandi doti manageriali e politiche o per altro? Oggi con il controllo di gran parte del settore alimentare e l’assalto ad altre tabelle merceologiche si completa il quadro dell’occupazione della città da parte di organizzazioni che porteranno i denari dei faentini non più ad essere reinvestito in città ,ma in società magari con conti anche esteri. Non appare credibile il candidato della sinistra Malpezzi nel sostenere il cambiamento ed il recupero del centro storico, quando ha alle spalle e ripropone tutti coloro che ne hanno fatto scempio,e per altro non appare sufficientemente forte la proposta programmatica della destra. Noi de La Tua Faenza –UDC ci siamo impegnati da sempre per evitare lo squilibrio del commercio faentino, i guai li hanno combinati altri ,sordi ai richiami al buon senso ed all’equilibrio,oggi dobbiamo recuperare una condizione in cui la dura legge del mercato provocherà una perdita di fatturato per gli operatori del centro. Per evitare ciò occorre da subito partire con nuovi parcheggi, migliorare il decoro urbano e la pulizia delle vie e dei marciapiedi, recuperare immobili fatiscenti, creare iniziative socio culturali attraenti e favorire il rinnovo dei negozi e dell’arredo urbano. Insieme agli operatori del settore ed alle loro associazioni dobbiamo costruire un percorso concreto fatto di azioni e sostegno per limitare i danni, senza chiacchiere o stucchevoli speculazioni politiche. Gilberto Bucci Lettera aperta al futuro sindaco di Faenza Ad oggi è conclusa la …corsa alla definizione di chi e con chi si va alle urne dalle quali i cittadini dovranno eleggere il futuro sindaco, le forze politiche e sociali di Faenza hanno espresso i loro candidati. - RISPETTARE IL PAESAGGIO E FERMARE IL CONSUMO DI SUOLO CIRCOLO LEGAMBIENTE “LAMONE” - FAENZA 02/03/2010
COMUNICATO STAMPA NO A CENTRI CULTURALI ISLAMICI A FAENZA Siamo profondamente rispettosi del diritto a professare la propria religione, diritto peraltro negato ai cattolici in tante parti del mondo, ma siamo contrari a che l’Amministrazione Comunale “sostenga luoghi di socializzazione e di aggregazione per le principali comunità etniche presenti in città”. Unione di Centro Comunicato stampa ELEZIONI COMUNALI FAENZA Ridolfi: “Malpezzi tanto fumo e niente arrosto un vero illusionista della politica” “A dicembre Malpezzi si proponeva come l’uomo del cambiamento, attaccava senza remore il blocco di potere che aveva governato la città per dodici anni, si spacciava come il nuovo, il civico senza tessera del PD, un Davide contro i poteri forti della città, scriveva “insieme per cambiare…………………“Oggi il buon Malpezzi perde “pezzi cattolici” e rimane con il “Mal di pancia” ingoiando il ticket Malpezzi De Tollis, che dimostra come le primarie del PD siano state solo un’operazione di facciata e che il cambiamento tanto invocato è servito solo a lasciare tutto come prima, e se si è cambiato qualcosa si è cambiato solo il rapporto di forza nel PD per una successiva spartizione di poltrone. Un’abbuffata partitica quella di Malpezzi che dimostra la sua grande paura di perdere, tanto da dover far marcia indietro su tutto ed imbarcare proprio tutti, anche quelle forze politiche che aveva sostenuto che non avrebbe mai imbarcato verdi e comunisti, che hanno rinunciato alla falce e martello, accollandosi anche nel programma il peso ideologico, il fardello, il dazio alla estrema sinistra del testamento biologico. In termini concreti, che sono poi quelli che contano davvero, questa finta rivoluzione per la città significa che ad esempio l’ospedale di Faenza perderà quel poco che resta di pediatria, perderà la cardiologia; significa che alla sicurezza si provvederà solo con qualche telecamera; significa che si penserà alla crisi solo aprendo nuovi ipercoop, impoverendo ancor di più il centro storico. ” Raffaella Ridolfi
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