Faenzanet@yahoo.it - SPECIALE IMU A FAENZA - 11-12-2012 17:46

LA STANGATA IMU DI MALPEZZI


Dal sindacato critiche alle scelte della maggioranza:
"Sbagliata la mazzata sulle prime case, rimodulare le aliquote IMU"


Mano ai portafogli, le aliquote rimangono quelle proposte

4 ore di discussioni in consiglio comunale, ma nella sostanza i voti sono stati espressi solo in base all'appartenenza a maggioranza od opposizione. Le aliquote Imu sono quelle che il "caro" Sindaco (come egli stesso ha ricordato di essere chiamato per l'elevata pressione fiscale) ha proposto: mano pesante, pesantissima sulla prima casa al fine di rendere la tassa un po' più leggera per le attività produttive.
Momenti anche di tensione ("Dici stron.....e" da Malpezzi al consigliere Padovani che si era lanciato in becere accuse) ma nulla da fare con buona pace delle famiglie manfrede. Tutti ben consci delle difficoltà create dalla crisi, però sulle ricette opinioni diametralmente opposte.


Bisogna riconoscere che il Sindaco Malpezzi e la maggioranza in Consiglio ci hanno "messo la faccia", rivendicando con forza questa loro scelta relativa all'IMU. Con la consueta flemma (spezzatasi nella serata solo per un becero commento di un leghista che, edulcorando, l'accusava di essere più amico delle aziende che dei cittadini) il primo cittadino ha spiegato le sue ragioni. In pratica -è in sintesi il suo ragionamento- "abbiamo consciamente appesantito l'IMU sulle abitazioni ed in particolare sulle prime case, per poter richiedere un po' meno soldi alle attività produttive". Il ragionamento in teoria fila anche, dato che l'idea sarebbe di lasciare ricchezza alle imprese come volano per un futuro sviluppo; purtroppo il progetto, che sulla carta è valido, perde di efficacia quando si scontra con la realtà e la logica dei numeri.
Infatti se applichiamo questa politica da Robin Hood al contrario, (togliamo ai poveri -famiglie- per dare ai ricchi -aziende), diciamo pure che coppie di anziani o di giovani pagheranno 200-300 euro in più mentre un'azienda risparmierà 1000 euro di tassazione. Bene, alla fine dell'anno il bilancio, sicuramente non floridissimo, dell'azienda registrerà un margine positivo maggiorato di 1000 euro: peccato però che gli utili delle imprese vengano sistematicamente falcidiati dalle imposte e quindi sarà già grassa se di quella somma risparmiata ai soci arrivino 500 euro e quindi si sono tolti dalle tasche delle famiglie preziose risorse per riportarne in quelle delle aziende nemmeno la metà. E soprattutto se si impoverisce la "clientela" delle aziende faentine non si capisce che vantaggio ne traggano queste ultime: se anche una pizzeria risparmia un migliaio euro di Imu, ma poi i suoi clienti la frequentano di meno trovandosi con meno soldi in tasca, alla fine non è per il pizzaiolo un gran affare.

E' quindi una sorta di scommessa, quelle della maggioranza, ancor tutta da verificare ed è però ben difficile da condividere. Non pensiamo sia un caso che sostanzialmente nessun Comune abbia ragionato come Faenza: quasi impossibile trovare un Ente che in un momento di crisi abbia portato vicino al massimo l'aliquota sulla prima casa delle famiglie e contemporaneamente concesso risparmi alle attività produttive. Saremo quindi un laboratorio, delle cavie fiscali che sperimentano inedite teorie: speriamo davvero di essere noi in errore e di vedere le aziende faentine che ne traggono vantaggio e portano lavoro e benessere alla città.


QUESTA SERA LE MANI DEL COMUNE ENTRANO IN CASA TUA

Lunedì sera si riunisce il Consiglio Comunale faentino e non è improbabile che venga decisa una vera e propria "rapina" ai danni delle prime case dei faentini. Dovrà essere discussa e votata l'aliquota dell'IMU per tutti gli immobili faentini: il nostro "caro" Sindaco ha deciso di sfruttare in forma ESTREMAMENTE decisa questa leva, spremendo a più non posso i suoi cittadini. Al massimo l'aliquota sulle seconde case -e questo, in un momento di difficoltà, si può anche comprendere- ma è sulla prima casa dei faentini che verrà messa in atto una patrimoniale senza uguali non solo nella provincia, ma ben rara in tutta l'Emilia Romagna regione dove è difficile trovare altro comune che altrettanto pesantemente colpisce la casa delle famiglie, per molte l'unico investimento su cui si sono spesi tutti i risparmi di una vita, per altre un bene che neanche è ancora del tutto proprio dato che magari si pagano con difficoltà rate di mutuo.

Il Sindaco di Faenza proporrà all'assemblea cittadina di portare l'asticella dell'IMU sulla prima casa al 5,8 per mille contro una base del 4 per mille (quella adottata ad esempio da Imola, Cervia, Casola).

Può sembrare una piccola differenza, ma se fate i calcoli (grazie al meccanismo delle detrazioni, 200 euro per famiglia più 50 euro per ogni figlio) potete verificare come a Faenza per lo stesso identico immobile si arrivi a pagare il doppio, il triplo, il quadruplo delle città che non hanno forzato la mano.

Un esempio per capire. Il primo cittadino sulla propria abitazione (rendita complessiva 844 euro e ben 4 figli) pagherà di Imu 422 euro. Con le aliquote base volute da Monti avrebbe versato "solo" 167 euro. In pratica grazie a tale scellerata proposta, una bella ed ampia famiglia come la sua di 6 persone è chiamata a pagare quasi il TRIPLO di imposte, e questo a prescindere da quanto egli guadagni.

Non sarebbe stato più opportuno, se proprio le casse risultano così disastrate, alzare piuttosto l'addizionale Irpef la quale colpisce un reddito che perlomeno è arrivato nel portafoglio del contribuente? Altri esempi in merito: il capogruppo PD Roberto Pasi ha avuto un reddito reale di 7.453 euro ed ha fabbricati con una rendita di 2726 euro. Questo giovane 25enne dovrà pagare circa 4.600 euro di imu, quindi la quasi totalità dei suoi ricavi annuali sarà 'espropriata' dal Comune.
Contemporaneamente il 'Paperone' del consiglio comunale, il dott. Andrea Baldisserri che ha un reddito di oltre 123.000 euro (con una casa a Parigi per la quale già versa una patrimoniale francese ed ora sarà pure chiamato a versare l'Imu italiana....), può invece essere lieto di questa tassazione visto che andrà paradossalmente a risparmiare. Se si fosse appesantita l'irpef ben più equo sarebbe stato il confronto tra questi due consiglieri.
Un'irpef maggiore avrebbe tra l'altro chiamato a contribuire per la propria città anche i quasi 7000 stranieri che vi risiedono; prendendo risorse in forma quasi totalitaria dall'Imu questa fetta di concittadini -che salvo rarissime eccezioni vive tutta in affitto e quindi nulla dovrà versare- NON contribuirà al bilancio cittadino pur godendone invece i vantaggi della spesa sociale in forma percentualmente molto maggiore della propria consistenza numerica.

Grazie poi ad un'aliquota talmente folle praticamente quasi nessuno sarà esente: con il valore base stabilito dal governo le case sotto ai 300 euro di rendita erano esentate, a Faenza per non pagare nulla servirebbe una rendita vicina ai 200 euro ossia sostanzialmente nemmeno chi vive in un monolocale.

Ci racconteranno che la colpa è del governo, che le strade hanno i buchi per la neve ed altre scuse simili. Scuse appunto, dato che nessun comune della Provincia e quasi nessun altro in Regione colpisce con altrettanta durezza i suoi cittadini; se gli altri comuni sono in grado di chiudere i bilanci con aliquote minime d'imu ed i nostri amministratori invece no, vadano dai vicini a prendere lezioni di buona economia!

Un appello quindi ai nostri consiglieri comunali, sperando che stasera votino non con l'uniformità che la stretta disciplina di partito gli vorrebbe imporre, ma facciano quello che il buon padre di famiglia nei loro panni farebbe, ossia un DRASTICO RIDIMENSIONAMENTO ALMENO DELLA SOLA ALIQUOTA IMU SULLA PRIMA CASA, che non si giustifica certamente con valori superiori al 5 per mille. Quando votano pensino alle tante, tante famiglie ora in assoluta difficoltà (anziani con piccole pensioni, giovani coppie alle prese con cassa integrazione e figli in arrivo) cui questa patrimoniale non guarda in faccia e chiede soldi anche la dove magari ora non ci sono proprio. Ed intervengano nel dibattito facendo capire alla Giunta che la strada intrapresa è sbagliata e le risorse devono essere cercate con altre modalità, su risparmi di spesa prima di tutto.


"A giugno arriverà la stangata dell'IMU decisa dal governo Monti.  L'IMU  così come approvata non tiene conto del reddito e colpisce più ingiustamente cassaintegrati, disoccupati, persone in difficoltà economica.
Un Comune dalla parte del cittadino deve ridurre al minimo l'applicazione dell'IMU sulla prima casa  di abitazione (tanto più insopportabile per chi sta pagando mutui da rapina), prevedendo un prelievo progressivo in base al valore catastale."  
Dalle proposte in provincia di Rifondazione Comunista

A Faenza aliquota più alta del 29%, ma con le detrazioni si arriva anche al doppio della tassa su case di pari valore
IMU, a Casola il 4,5 per mille. TUTTI i comuni meglio di Faenza

Diventa sempre più ingiustificabile l'aliquota mostruosa che la Giunta Comunale propone per la prima casa. Anche Casola molto meglio di Faenza con un'aliquota del 4,5 contro il 5,8 della nostra città.
L'ipotesi della giunta Malpezzi è la più massacrante di tutta la provincia, roba che ci accomunerebbe sempre più ai comuni economicamente disastrati di alcune zone depresse del sud Italia.

Morini replica al consigliere Mazzotti. Piuttosto dovrebbero essere le Fondazioni dei partiti a dover pagare l'IMU...
La Fondazione Banca del Monte pagherà l'IMU al Comune

Banca del Monte pagherà già oltre 100.000 euro al Comune per i suoi immobili e poderi (cifra che poi mancherà tra le erogazioni che la Fondazione effettuerà nel 2012), ma il nuovo presidente Alberto Morini ha deciso che, per una giusta questione di principio, anche fossero esentati alcuni immobili di diretta proprietà, i 1800 euro di IMU saranno comnque regalati al Comune di Faenza. E se invece si pensasse di far pagare l'IMU anche ai partiti sugli immobili di loro pertinenza?

Con riferimento al comunicato del Consigliere Regionale Mario Mazzotti (vedi sotto), nel quale il rappresentante Pd rilancia la risoluzione presentata in Assemblea legislativa dai capigruppo di Pd, Fds, Sel-Verdi e IDV sulla necessità che le Fondazioni Bancarie non vengano esentate dal pagamento dell'IMU, la Fondazione Banca del Monte Cassa di Risparmio di Faenza non si esime da alcune precisazioni. «Le proprietà immobiliari e i terreni riconducibili a codesta Fondazione sono tutti iscritti a patrimonio di società di capitali, partecipate in diverse quote della stessa Fondazione, e come tali, essendo società di capitali, in alcun modo esenti dall'IMU -spiega il Presidente Alberto Morini, nella foto a lato- La Fondazione ha altresì direttamente iscritto a patrimonio la proprietà di cinque appartamenti: questi sì, per ora, e da quanto è dato di sapere, esenti dall' IMU. Su queste proprietà la Fondazione avrebbe dovuto al Comune di Faenza ICI per un valore circa di 530 euro e ora, secondo i calcoli disponibili, 1.837 euro di IMU. Sarà nostra cura, nella volontà di trasparenza e servizio alla città, trasferire questo eventuale minore costo per la Fondazione come entrata certa per il Comune di Faenza sotto forma di ulteriore erogazione a sostegno delle diverse forme di collaborazione tra la Fondazione e il Comune stesso. Cogliendo lo spunto offerto da questo importante intervento, auspico che tale attenzione verso le Fondazioni bancarie possa concentrasi anche sui tanti e altri costi di cui le forze politiche sono senz'altro a conoscenza».


Mazzotti (PD): "Anche le Fondazioni bancarie paghino l'IMU - Le Fondazioni bancarie, in quanto azioniste degli stessi istituti di credito, non possono essere considerate alla stregua di associazioni benefiche e non devono quindi poter godere delle stesse agevolazioni sul pagamento dell'Imu, l'Imposta municipale unica." Lo chiede una risoluzione rivolta al governo che è stata presentata in Assemblea legislativa dai capigruppo dei quattro partiti di maggioranza, Pd, Fds, Sel-Verdi e IDV, e che è stata sottoscritta dal Consigliere regionale PD Mario Mazzotti. "La crisi economica che stiamo vivendo - afferma il consigliere Mazzotti - ha portato ad estendere la platea dei soggetti sottoposti al pagamento della tassa sugli immobili. Il Governo ha già deciso di far pagare l'IMU alla Chiesa per gli immobili non riservati al culto. Con la risoluzione presentata dalla nostra maggioranza - conclude il consigliere PD - chiediamo al Governo di ridefinire la classificazione delle Fondazioni Bancarie: non possono godere dello stesso trattamento delle associazioni benefiche e per una questione di equità devono pagare l'IMU anche loro."

Il governo Monti fraziona la tassa: a Faenza una super rata monstre a dicembre
IMU, si pagherà in 3 rate: la stangata a Faenza tutta a Natale

E' notizia di questa settimana che l'odiosa IMU sulle prime case si pagherà in 3 rate di cui le prime due (16 giugno e poi settembre) sull'aliquota base stabilita dal governo
Pertanto si riverbera tutta in dicembre la mega differenza che i faentini dovranno pagare sulla loro prima casa rispetto a case identiche allocate a Cervia od Imola.

Sotto il prospetto di calcolo aggiornato per verificare il tenore della stangata rispetto alla città vicina.

Una complessa analisi del bilancio comunale faentino, ecco perchè le tasse andranno alle stelle

Vi riportiamo una dettagliata analisi del bilancio della consigliere Raffaella Ridolfi: "Analizzando i bilanci di previsione del Comune di Faenza dal 2007 al 2011 è dimostrato come le entrate nel 2011 ammontino a 103,9 milioni di euro in aumento del 19,5% rispetto al 2007 La pressione fiscale complessiva esclusa la tariffa di igiene ambientale è in media di 551 euro per 58 mila cittadini residenti 1. 321 euro per imposte e tasse 2. 320 euro per le tariffe che salgono da 551 euro ad una media di 884 euro se si considerano solo i 36.000 contribuenti del Comune di Faenza "

continua, leggi tutto

In Provincia il comune di Cervia adotta un'aliquota contenuta, da noi il 46% in più
Cervia, IMU prima casa al 4 per mille

Le aliquote adottate dalle altre città della provincia per l'IMU sulla "prima casa" fanno diventare ancor più indigeribili le proposte della Giunta manfreda, che sarebbero da extrema ratio in un comune in dissesto finanziario. Siamo messi così male?

Dalle prime simulazioni emerge un dato "pazzesco"
Più figli si hanno e più in proporzione si paga !!!

FaenzaNet ha fatto una curiosa scoperta. Sotto abbiamo inserito un simulatore di calcolo: oltre a sapere quanto verrete tassati dal nostro Comune, potete verificare l'assurdità di questa "equa" (parole del Sindaco) manovra. Più figli si hanno e percentualmente più cresce l'aggravio di quanto si dovrà pagare rispetto ad altre città. Per un appartamento di 500 euro di rendita, una coppia senza figli pagherà 287 euro contro i 136 di Imola (oltre il doppio), ma una coppia con 2 figli verserà 187 euro che è 5 volte tanto rispetto ai 36 euro dell'altra città.
Un'Amministrazione che tutela la famiglia?

IMU, calcola quanto pagherai a Faenza
(e quanto spendono i vicini...)

Inserire la rendita catasale della propria prima casa, il numero di figli residenti in casa e l'eventuale percentuale di possesso. Poi premere il tasto "Calcola IMU": risultassero valori negativi non si pagherà nulla

Calcolo IMU Abitazioni "Prima casa"
Valore rendita catastale:
Numero figli <26 anni residenti nell'immobile
Percentuale possesso immobile: %
A Faenza pagherai di IMU prima casa
Ad Imola per la stessa casa pagano di IMU

Il "caro" Sindaco scrive su Facebook riguardo all'IMU

In risposta alle primissime critiche che stavano giungendo sulla sua bacheca Facebook, il Sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi inforca la tastiera e scrive ai propri fans:

Carissimi Amici di Facebook,
esattamente due anni fa, il 1° aprile 2010, ho assunto le funzioni di Sindaco di Faenza. In due anni di danni ne ho già fatti tanti, ma vi assicuro che li ho fatti con tanto impegno ! Da diversi giorni non riuscivo a dedicare tempo per seguire adeguatamente il nostro rapporto su Facebook. Sono stati giorni molto intensi, spesi per cercare di far quadrare il Bilancio 2012 del nostro Comune e per proporre aliquote d'imposta IMU (la nuova ICI), aliquote le meno "dolorose" possibili, ma adeguate alle esigenze di Bilancio.
Sapevo in partenza che qualunque scelta fatta sarebbe stata criticata, ma non pensavo di essere costretto a proporre percentuali così elevate.
Purtroppo i tagli prodotti dallo Stato alle finanze dei Comuni sono così rilevanti da non cosentirci di fare meglio, a meno che non si vogliano ridurre i servizi al cittadino attualmente offerti. So bene che lo 0,58% sulla prima casa o l' 1,06% sulle seconde case, per non parlare dello 0,93% sugli immobili produttivi (eccetto i terreni agricoli tassati allo 0,83%) sono un'enormità per le tasche delle nostre famiglie e delle nostre imprese, già gravate da numerosi altri carichi di imposta in un momento di riduzione dei redditi disponibili. So però altrettanto bene, che il nostro Comune è fra quelli con la più elevata spesa per servizi sociali a favore di anziani, disabili e minori (oltre 9 milioni su 47 milioni di spesa corrente). Inoltre, Faenza è fra i comuni della Romagna col più alto benessere sociale: l'indagine commissionata da diversi anni dal quotidiano La Voce, vede quest'anno Faenza al primo posto dei Comuni delle tre provincie romagnole (e da anni eravamo nel gruppo al vertice della classifica).
La quantità e la qualità dei servizi pubblici è uno degli elementi considerati da quell'indagine, insieme ad altri fattori socio-economici.
Allora voi direte: se non ci sono soldì, spendi meno, come in tutte le famiglie. Bene: vi assicuro che lo sto facendo. Negli ultimi due anni ho ridotto la spesa corrente del 5% e quella per investimenti di oltre l'80% (costretto anche dal patto di stabilità).
Posso ridurre ulteriormente la spesa ? In questi giorni di travaglio, mi sono risposto di NO. Ne va della coesione sociale della nostra Comunità.
Tutto ha un prezzo, tutto ha un costo e tutto ha delle conseguenze. Se la prossima volta che nevica, non vi pulissi le strade (quest'anno abbiamo speso 571.000 euro), cosa direste ? Se qualcuno si facesse male a causa della strada dissestata, cosa mi direbbe ? (abbiamo danni da riparare per circa 1.750.000 euro)
Se fossi costretto a chiudere qualche servizio sociale, quante raccolte di firme mi sbattereste sotto il naso ?
Devo chiudere il Museo delle Ceramiche, visto che ci costa circa un milione l'anno ? Qualcuno di voi sicuramente lo proporrebbe; io in due anni gli ho già più che dimezzato i contributi, mettendo in grave difficoltà la direzione e il presidente. Ma non sarà certo il Sindaco Malpezzi a chiudere il MIC, l'istituzione culturale più rappresentativa della nostra città, con oltre 100 anni di storia.
Cosa devo fare, allora ? Stringere i denti, prendermi la mio dose quotidiana di critiche, ma guardare avanti, consapevole della gravità della situazione, ma fiducioso che la nostra Faenza ha le risorse per traghettare questo momento di trasformazione epocale della società.
Vi ringrazio per la comprensione ed anche per le giuste critiche che mi farete certamente pervenire.
Buona domenica a tutti. Ciao Giovanni


EDITORIALE: Però i confronti con i vicini raccontano un'altra verità

La situazione è paragonabile all'episodio Fornero, la quale da un lato si mostrava in un pianto drammatico, ma dall'altro eliminava con un colpo secco le pensioni d'anzianità. Grazie quindi per averci espresso solidarietà, ma questa volta signor Sindaco lei ha sbagliato.
Lette le su parole viene spontanea infatti qualche considerazione: siccome ad Imola non avranno certo un genio della lampada come primo cittadino, come può il Comune che più ci assomiglia per dimensioni e caratteristiche pareggiare i suoi conti tassando la "prima casa" al 4 per mille (invece del suo/nostro 5,8 ossia il 45% in più e che al netto delle deduzioni arriva quasi ad un raddoppio)? Lei invoca la neve -dove senza dubbio alcuno brillò per organizzazione- come esempio di dove deve spendere i nostri soldi. Ma ad Imola c'era forse il sole mentre da noi nevicava?
Ci segnala che non intende nemmeno sfiorare la spesa sociale: è così certo che nemmeno un centesimo possa essere ricavato anche solo da una semplice riorganizzazione dei servizi? Ed i tagli del governo Monti hanno riguardato unicamente il suo Comune od hanno colpito invece nelle stesse proporzioni anche gli enti limitrofi?
Ha detto no all'aumento dell'IRPEF che agiva su un reddito perlomeno presente e certamente conseguito, ed ha invece tassato a livelli inconsulti la "prima casa" (bene che tante giovani coppie e famiglie si sono costruiti tra mille difficoltà e magari si trovano già in una situazione quasi drammatica dovendo pagare mutui con redditi sempre più leggeri) con una patrimoniale che esula completamente dalla posizione economica in cui si trova chi quella casa possiede. Risponde forse ad "equità" tale sua scelta?
Sempre ad Imola hanno definitivamente adottato le aliquote già il 28 febbraio scorso ossia con due mesi di anticipo rispetto a quanto farà Faenza. Perchè avete aspettato fino all'ultimissimo istante per comunicare le vostre scelte? Forse per dare ancor meno tempo ai faentini di digerire la cosa ed al Consiglio Comunale di proporre valide alternative economiche?
Siamo il comune di Romagna (ed ai primi posti in Italia) sopra ai 50.000 abitanti con la più alta IMU. Abbiamo davvero un bilancio così disastrato, che occorre spingere la tassazione a livelli talmente inconsulti?

E voi come la pensate?
Scriveteci a faenzanet@yahoo.it

MARTINA - Bello vivere in una città infestata dalla puzza e dall'inquinamento. Il cui biglietto da visita è un aria maleodorante ed irrespirabile. Una città dove la falde acquifere sono inquinate al punto da bloccare i prelievi idrici. Dove tutti sanno che le distillerie e le centrali a biomassa bruciano quello che gli pare. Dove i politici difendono questi inquinatori. E qual'è il prezzo di vivere in questa città? Avere l'IMU più alta della Romagna. La qualità della vita costa! I faentini hanno la peggior qualità della vita in Romagna e sono quelli che pagano di più....

Aliquote folli per l'IMU, la Giunta tassa al massimo

Francamente shockante l'impatto con le aliquote fiscali faentine per l'IMU (una ex ICI allargata) che l'amministrazione comunale proporrà al Consiglio. Aliquote praticamente sul massimo consentito dalla legge: 5,8 per mille di patrimoniale sulla prima casa, (bene che dovrebbe essere "intoccabile") ed addirittura 1,06% sulle seconde case. Poi 9,3 per mille su capannoni e terreni edificabili, 8,3 per i terreni agricoli.
Una sberla francamente irricevibile, anche perchè ci sono altri aspetti che aggiungono il danno alla beffa come case di proprietà concesse, ovviamente, gratis ai figli, che adesso saranno considerate e tassate come ville al mare.
E' poi il confronto con quanto annunciato da altre città che rende quasi folle la proposta, Faenza diventerebbe la città con l'IMU tra le più alte d'Italia!!!

 
Prima casa
Quanto in più si paga a Faenza
Seconde case
Quanto in più si paga a Faenza
Faenza
5,8
-
10,6
-
Imola
4,0
+ 45,0 %
10,0
+ 6,0 %
Lugo
5,0
+ 16,0 %
10,2
+ 3,92 %
Ravenna
5,0
+ 16,0 %
9,6
+ 10,4 %
Forlì
5,5
+ 5,45 %
9,8
+ 8,16 %
Cesena
5,5
+ 5,45 %
9,8
+ 8,16 %

Purtroppo invece che applicare la spending review (taglio delle spese) a Faenza si è ricorso alle imposte, tassando a dismisura praticamente al massimo assoluto le case dei faentini. Famiglie ed imprese di Faenza pagheranno 32,5 milioni di euro di IMU, che significa 21,5 milioni di euro in più rispetto al 2011: in media ad ogni famiglia queste aliquote verranno a costare circa 800 euro di maggiori tasse da pagare, considerando anche il fatto che gli oneri per le imprese si tradurranno alle fine in un aumento dei loro prezzi. Parliamo di media quindi ci sarà anche chi è esentato, ma per altri significa un salasso da migliaia di euro.

A questo punto l'ultima flebilissima speranza alberga nel consiglio comunale: ma c'è ben poco da attendersi.

Un esempio per capire i termini del "salasso"

Prendiamo un'unità a caso a Faenza, una piccola villetta a schiera come ce ne sono centinaia, in via Giuliano da Maiano (la foto è presa da satellite con la rotonda ancora in costruzione).
Sono immobili anni '70/'80 che certamente nessuno definirebbe di lusso: si tratta della tipica abitazione della "classe media" manfreda.

Una di queste villette ha una rendita catastale di 976 euro.
In base a quanto deciso dalla Giunta una famiglia di pensionati che vi abiti come prima casa, quest'anno sarà chiamata a pagare di Imu 751 euro di imposta (nel 2011 non pagava NULLA).
Lo stesso identico immobile piazzato a Lugo avrebbe invece pagato 619 euro, mentre se fosse stato a Imola solo 455 euro, poco più della metà.
Potete toccare con mano quanto sia abnorme il carico fiscale rispetto alle città vicine: si paga al Comune un "affitto" per abitare in casa propria!

E se poi la stessa casa fosse una seconda casa data in affitto, il proprietario verserebbe la bellezza di 1738 euro.

 

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