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- CRONACA
Il candidato alla Provincia Spadoni chiede spiegazioni Come noto, il defunto rag. Alberto Samorini scomparso nel 2003 ha disposto un lascito di oltre 1 milione 700 mila euro a favore della prestigiosa scuola comunale di musica, “Giuseppe Sarti” di Faenza. Risorse a specifica destinazione che invece di prendere la giusta direzione ed essere correttamente impiegate nella citata scuola, per opinabile scelta della giunta municipale hanno seguito altre strade. In particolare sono servite per finanziare una serie di progetti decisi in completa autonomia dal comune Manfredo, peraltro all'insaputa della dirigenza della scuola stessa, e in parte sono state utilizzate per far fronte a una causa di lavoro per ordine del tribunale di Ravenna. Un chiaro esempio di mala gestio delle risorse pubbliche, di mancato rispetto delle volontà testimoniali, se non, addirittura di vera e propria distrazione di fondi. Una questione molto seria e di eccezionale gravità che, in un'ottica di totale trasparenza, dovrebbe registrare la spontanea dichiarazione con tutti i dovuti chiarimenti dettagliati da parte degli amministratori comunali di allora che oggi si accingono a rivestire cariche istituzionali di primo piano all'interno dell'Amministrazione provinciale. Si tratta, insomma, di un atto dovuto alla comunità faentina il concreto atto di rendere conto in modo assolutamente trasparente ogni sviluppo legato al mancato rispetto del citato lascito vincolato alla scuola in oggetto. La questione, infatti, andrebbe affrontata su un piano etico e di opportunità politica, oltre a rappresentare un palese dovere da parte di chi amministra la cosa pubblica fornire adeguate spiegazioni ai cittadini al fine di fugare ogni ragionevole dubbio. Gianfranco Spadoni |
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CLAMOROSE RIVELAZIONI: la vicenda si offusca sempre più
Spese dirottate all'insaputa della Scuola di Musica! Un'intervista al Coordinatore della Scuola di Musica lascia senza parole: "Neppure conosco alcuni dei beneficiari dei nostri fondi ereditari" Si fa sempre più ingarbugliata la vicenda dell'eredità Samorini. In un'intervista rilasciata a Claudia Liverani del Resto del Carlino il coordinatore della Scuola di Musica Sarti (sostanzialmente l'Ente che risulta danneggiato da questa triste vicenda) Massimo Pauselli (foto) sostiene di aver imparato dai media che alcune associazioni e persone hanno ottenuto dal Comune migliaia e migliaia di euro senza nemmeno aver avuto la minima relazione con la Scuola di Musica, legittima destinataria dei fondi dell'eredità Samorini. Se le cose stessero davvero in questi termini saremmo di fronte ad una vera e propria distrazione di fondi, cui qualcuno dovrà rendere conto innanzitutto alla città dato che ad amministrare quei beni era stato chiamato il "Comune di Faenza" ossia tutti noi. E parlando quindi di gestione di fondi pubblici non è escluso che qualche responsabilità penale inizi pure a delinearsi all'orizzonte. Il coordinatore Pauselli ha altresì dichiarato: "I miei referenti sono il sindaco per la progettualità generale, e la dirigente comunale del servizio cultura Benedetta Diamanti. Io non vedo delibere, della stessa eredità Samorini non ho mai visto le carte" E' possibile leggere l'articolo del Carlino di oggi cliccando qui. Più sotto potete leggere importi e destinatari dei fondi dell'eredità Samorini. INTERROGAZIONE DEL CONSIGLIERE JORICK BERNARDI - ” Sig. Sindaco, faccio riferimento alla nota n. 12438 del 4 aprile corrente, riguardante l'utilizzo dell'eredità del Rag. Samorini. Al riguardo, considerato: che con atto di C.C. n. 4859 del 23/10/2003 è stata accettata dal Comune di Faenza l'eredità del Rag. Samorini, ribadendo nelle premesse dell'atto che i cespiti ereditari “hanno quale chiaro e incontrovertibile vincolo di destinazione a favore della Scuola di Musica “Giuseppe Sarti” di Faenza”; che dalla citata nota del 4 aprile non sembra sia stata rispettata la disposizione testamentaria del rag. Samorini di “destinare il tutto alla Scuola di Musica “Giuseppe Sarti”; che quanto dichiarato nella risposta dall'Assessore alla Cultura non sembra trovare conforme interpretazione da parte del coordinatore della Scuola di Musica Sarti; che l'asserito aumento del numero degli iscritti alla Scuola negli ultimi 5 anni, riportato nella nota del 4 aprile, non sembra trovare un oggettivo riscontro collegato “all'utilità e validità degli investimenti musicali” che, peraltro, non sembrano essere stati tutti organizzati da e per la Scuola di Musica Sarti; CHIEDO i seguenti chiarimenti: a cosa si riferisce la somma già stanziata nella parte corrente del bilancio 2010 di € 250.000 a parziale copertura dei costi della scuola; in quali anni e per quali importi sono stati pagati gli stipendi degli insegnanti pari a € 377.000; se tutti gli strumenti, partiture e materiali diversi acquistati con l'eredità Samorini sono stati inventariati nei beni mobili del Comune; se è stato regolarmente convocato il Comitato di gestione della Scuola, previsto dall'art. 4 dello Statuto della Scuola; quando è stato approvato dal Comune il progetto culturale e didattico di attività della scuola, predisposto di concerto con il CPFP ; se alla chiusura di ciascun anno scolastico, con apposito bilancio e relazione tecnica, sia stato predisposto il progetto di riorganizzazione per conseguire risparmi di spesa Inoltre, rilevato che per i progetti della Scuola di Musica relativi all'anno 2010 la somma relativa ai finanziamenti deve essere ancora prelevata dal conto dell'eredità Samorini, chiedo se non ritenga opportuno congelare i prelevamenti da tale conto fino al necessario chiarimento della questione. Ecco i numeri dello scandalo Eredità Samorini, un assalto alla diligenza
Ed adesso si può correre anche il rischio che gli eredi chiedano la risoluzione del testamento Un articolo di Claudia Liverani pubblicato oggi su Il Resto del Carlino, fa luce su quello che pare rivelarsi come un vero e proprio "assalto alla diligenza" sull'eredità del ragionier Samorini, spolpata per scopi che ben poco avevano a che fare con quella Scuola di Musica a cui il de cuius aveva destinato i suoi averi. Sotto parte dell'articolo Infine con 556mila euro, che con il 2010 divengono oltre 600mila, sono stati finanziati "progetti musicali", progetti realizzati fra il 2005 e il 2010. Che in molti casi con la scuola Sarti non hanno nulla a che vedere e comprendono: Chi è stato l'amministratore pubblico che ha concesso questi fondi ad associazioni che nulla avevano a che vedere con la scuola di Musica?
EREDITA’ SAMORINI: FARE CHIAREZZA "Sign. Sindaco, dopo un’attesa lunghissima viene data risposta al cons. Bernardi ed al sottoscritto circa l’utilizzo dell’eredità Samorini, Spese nella cultura, Giuliano Bettoli denuncia un presunto spreco della passata amministrazione manfreda
In un periodo in cui l'intera città inizia a porsi sempre più numerosi interrogativi su come sia economicamente amministrata la "cultura" a Faenza evidenziandosi fonti di spreco indicibili che hanno portato la nostra città a spendere ben oltre il doppio della media di tutti i Comuni della Provincia, è uscito su "Il Piccolo" del mese scorso un articolo che ha fatto molto clamore a firma di Giuliano Bettoli, notissimo faentino, in cui dava conto di una propria investigazione. Grazie alla trasparenza che ora inizia pian piano a manifestarsi nella res pubblica comunale si è infatti scoperto come una ricchissima eredità lasciata da un poco ringraziato concittadino (il rag. Samorini ) sia stata spesa in rivoli di dubbia opportunità. Tra questi alcuni "progetti musicali" ai quali sarebbe stata dedicata una cifra astronomica, oltre 550.000 euro somma con la quale -per dare un termine di paragone in campo artistico- si potrebbe portare il concorso di Miss Italia a Faenza.
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