
FAENZA – La famiglia Bucci abbandona Faenza? I noti imprenditori manfredi per decenni re delle serrature, investono a Mantova. Con parte dei soldi ricavati dalla cessione della Cisa, di cui sono stati i fondatori, e dopo la lunga trattativa con Rodolfo Errani, spostano i loro interessi economici in Lombardia. Cinque miliardi e 100 milioni. Tanto verserà nelle casse del comune virgiliano la Siclafin, società immobiliare che fa capo a Silvia Bucci (amministratore delegato) per l’acquisto del quattrocentesco palazzo dei conti Arrivabene, uno dei gioielli di Mantova, da anni in uno stato d’incuria pietoso. Il palazzo potrebbe diventare “la reggia” di famiglia. Giovedì scorso il comune lombardo ha aperto le buste con le offerte per l’asta. E la migliore è stata quella della Siclafin Srl, società creata ad hoc dai Bucci per acquistare l’immobile, che dovrà essere ristrutturato. Ha avuto la meglio su altri due concorrenti: l'Amministrazione Beni Stabili Srl di Bologna (4 miliardi e 600 milioni) e la Pegaso Costruzioni di Padova (4 miliardi e 300 milioni). La città piace alla famiglia. Silvia Bucci è da tempo residente a Mantova, dove, appassionata di cavalli è stata fino al 1999 presidente del circolo ippico. “Palazzo Arrivabene sarà trasformato in appartamenti di prestigio. O nella residenza dei Bucci?” E’ questa l’ipotesi avanzata ieri su “La Gazzetta di Mantova” il quotidiano che ha dedicato all’operazione economica degli imprenditori faentini un’intera pagina. «L'obiettivo è una residenza in generale, poi vedremo strada facendo” avrebbe dichiarato il procuratore Dino Vincenzi, che per la Siclafin ha seguito la pratica dell'asta. Il rogito sarà firmato entro 15 giorni. E vi è la piena soddisfazione dell’Amministrazione mantovana che tramite il suo assessore allo “Sviluppo Competitivo” Stefano Montanari ha fatto sapere che “l’offerta è superiore al 25% della base prefissata per la gara, perciò si tratta di una cifra congrua, rispetto al valore dell’immobile”. Grazie ai Bucci il Comune di Mantova potrà ora disporre nuovi investimenti in opere pubbliche. L’operazione è stata fortemente voluta da Silvia Bucci e pare che sia lei la vera manager della dinastia faentina. Dalla città dei Gonzaga segue il poderoso gruppo di famiglia, ramificato in molte attività imprenditoriali sia in Italia che all’estero, con interessi che spaziano dall’agricoltura all’elettronica, dal settore immobiliare a quello metalmeccanico. E vi sono buone probabilità che palazzo Arrivabene diventi proprio “la residenza signorile” dei Bucci”. Riservatezza è la parola d’ordine della famiglia e la bella signora bruna dell’operazione non parla. Ma come Claudio Lipreri, nominato dai Bucci responsabile del progetto di ristrutturazione ha rivelato alla stampa mantovana: “l’intenzione è di trasformare quel palazzo in una reggia”.
Francesco Donati